Si è tenuto giovedì scorso il secondo appuntamento, dopo quello di ottobre, promosso da Caritas, Ceis, Conpartecipo, Cooperativa Odissea, Croce Rossa, Gvai, Misericordia, Ufficio Missionario in collaborazione con le Acli con lo scopo di far conoscere e riflettere sui vari aspetti legati all'immigrazione, per comprenderne motivi e cause. Antonio Russo della Presidenza nazionale delle Acli e Luca Piazzi dell'Ipsia, hanno parlato del fenomeno migrazioni, sottolineando che l'argomento ha come riferimento delle persone, e delle cause che lo producono introducendo l´atlante delle disuguaglianze (link sulle pagine web delle Acli e di conpartecipo) elaborato dall´ufficio studi delle Acli nazionali. Dopo un breve accenno su come si è sviluppata e sta proseguendo la nuova colonizzazione, soprattutto in Africa, sono stati tracciati i profili di quanti premono alle porte dell'Europa. Tre le casistiche di riferimento per i migranti: economica, ambientale e forzata. Ma è importante considerare che l'ordinamento nazionale ed internazionale prevede l'obbligo d'assistenza a tutti questi rifugiati. Le introduzioni ed il dibattito hanno evidenziato una carenza d'informazione che difficilmente trova spazio con tempi e contenuti scientifici. I dati parlano di una presenza di cittadini stranieri in provincia di Lucca pari a circa il 7% degli abitanti poco al di sotto della media nazionale. è significativo che è grazie a loro che i saldi demografici non sono al di sotto dello zero. Su questo aspetto e le conseguenze sia sociali che economiche gli organizzatori stanno pensando ad un approfondimento da farsi prossimamente. Ma il fenomeno che maggiormente risalta nel dibatto resta quello del 'pericolo' che ci può derivare dalla presenza di persone provenienti da altri Paesi, magari con l'aggravante di una appartenenza religiosa diversa. Su questo nella riunione sono stati indicati i pesi specifici che evidenzino come la maggior parte degli immigranti a Lucca ma anche nel resto d'Italia siano cristiani e non musulmani. In tutti i partecipanti si è rafforzata la convinzione che sono necessari approfondimenti per evitare di fare di un fenomeno complesso solo battute flash o slogan utili solo a meschini interessi politici.
Redazione - inviato in data 22/01/2016 alle ore 14.53.03
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