Per i migranti 42mila euro al giorno Spese anche per hi-tech e biciclette Oltre 15 milioni per l’accoglienza, la Co&So e Gvai le prime coop
LA STIMA è approssimata per difetto, questo è certo. Ma per ospitare gli extracomunitari, in base alle presenze ufficialmente censite a fine agosto 2018, non basteranno 42mila euro ogni giorno, e oltre 15 milioni di euro all’anno. Cifre ottenute moltiplicando, per difetto appunto, l’importo di 35 euro a migrante per il numero di presenze. Questo solo per la nostra provincia. Al solito a far la parte del leone tra le cooperative che si occupano di accoglienza c’è il Co&So che ha alloggi da prestare ai migranti un po’ ovunque: Capannori, soprattutto, ma anche Altopascio, Borgo a Mozzano, Castelnuovo, Lucca (in viale Puccini a S.Anna e in via per Corte Stagi a Fagnano), Massarosa, Molazzana, Pietrasanta, Pieve Fosciana, San Romano in Garfagnana, persino a Sillano Giuncugnano, Vagli di Sotto e Viareggio. A CAPANNORI i punti di accoglienza sono in viale Europa a Lammari, in via di Tiglio a San Leonardo in Treponzio, in via Malfatti e in via della Chiesa a Colognora, in via di Carraia, in via Stipeti a Coselli ( dove ha la concentrazione maggiore, con 31 migranti registrati al 30 giugno), in via Romana, e in via della Chiesa a Massa Macinaia. Sono 1.200 i migrani ospiti delle varie coop in tutta la provincia. Anche il Gvai fa la sua parte. Gli alloggi che gestisce sono anche a Lucca: 15 extracomunitari sono in viale Puccini a S.Anna, altri in centro, altri ancora in via Brunero Paoli o in via dell’Angelo Custode, via della Rosa (4 alloggi), in via Borgognoni a San Marco, a San Pietro a Vico. UNA MONTAGNA di soldi destinata all’accoglienza, non solo per il vitto e alloggio. Le fatture emesse dalle cooperative per ottenere i rimborsi riguardano infatti anche acquisti a Mediaworld, all’Euronics, a Trenitalia, in farmacia e in Copisteria, all’Ikea di Pisa, e anche al Poli biciclette. La lista delle spese annesse e connesse, e dei relativi fornitori, non finisce più: oltre agli affitti, o ai contratti con gli alberghi, ci sono i corsi di lingua, le schede telefoniche, barberia, lavanderia, vestiario, ovviamente acqua, rifiuti, trasporto e personale. Per tutto ciò, ad esempio, la cooperativa La Salute in solo due mesi, per maggio e giugno scorsi, ha presentato un conto di 84mila euro. LA PREFETTURA aveva approvato un bando da 42,9 milioni di euro, destinati all’accoglienza per il biennio 2018-2019. Una cifra stellare che, ricordiamo, aveva suscitato anche l’interesse del senatore di FI-Pdl Maurizio Gasparri che aveva rivolto in merito un’interrogazione all’ex ministro dell’Interno Minniti: «Le domande presentate sono state 24 per una offerta totale di 1.354 posti – era l’interrogazione – Si chiede di sapere se il ministro non ritenga di dover fare chiarezza su una realtà che sembra avere assunto le vesti di un vero e proprio business per le cooperative appaltanti, sempre più lontane dallo spirito umanitario; se non ritenga eccessivo un importo simile in un momento di così negativa congiuntura economica per il nostro Paese. Se non ritenga che la conversione di numerose strutture utili alla ricezione turistica in luoghi di accoglienza, possa danneggiare irreparabilmente l’intero settore». L.S.
da LA NAZIONE LUCCA
Anonimo - inviato in data 30/09/2018 alle ore 1.57.58
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