Gli scriventi sono cittadini lucchesi qualunque, tra cui molti elettori di questa amministrazione, che partecipano al dibattito sulla Manifattura provando ad usare come metodo l’analisi obiettiva dei dati. Siamo quelli di “UNITI X LA MANIFATTURA”, favorevoli al restauro e riuso dell’edificio, sostenitori della proprietà pubblica del bene , desiderosi di una discussione vasta su come e che cosa mettere dentro quel contenitore, promotori di una pausa di riflessione sulle trattative, insofferenti agli ultimatum a noi cittadini lucchesi e alle previsioni di scenari apocalittici per la città se entro il 31.12.2020 la proprietà della Manifattura non passerà in un fondo chiuso detenuto dalla Fondazione, interessati alla proposta Tagetik in quanto possibile opzione d’uso utile e degna di approfondimento. In questa sede vogliamo rispondere al comunicato, apparso qualche giorno fa sulla stampa , del neonato “Coordinamento Pro Manifattura” che appare più che altro come una difesa d’ufficio dell’Amministrazione e della Fondazione e contiene sviste ed omissioni, plausibili , visto che i proponenti stessi riconoscono di non essere entrati nel merito del progetto. Sfugge agli scriventi pro-Manifattura che il Project financing sull’ex Manifattura Tabacchi, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca con l’ausilio di Coima Sgr, è stato radicalmente bocciato dalla stessa Amministrazione comunale. Il Comune di Lucca – come apparso il 16 novembre sulla stampa locale – ha infatti richiesto a Coima una nuova proposta di finanza di progetto, precisando che non si tratterà di un mero aggiornamento della precedente proposta. Che la richiesta inviata dal Comune di Lucca a Coima implichi una radicale bocciatura del Project financing in questione risulta chiaramente dalla lettera inviata dal Sindaco a Coima ad ottobre 2020. In questa lettera infatti – secondo quanto si legge sulla stampa locale - vengono evidenziate radicali criticità del progetto, tra cui l’inserimento nell’area dell’intervento di Via del Pallone e di Piazza Cittadella e gli effetti negativi che il progetto avrebbe sul bilancio di Metro srl (e, di riflesso, sul bilancio del Comune di Lucca) in conseguenza del passaggio della gestione dei parcheggi in loco da Metro srl al soggetto indicato nel Project. Parcheggi che – sebbene la circostanza sembri sfuggire ai più – sono essi ed essi soli l’oggetto del proposto Project financing; la parte sud dell’ex Manifattura, infatti, è presa in considerazione dal Project solo come oggetto del contributo che il Comune di Lucca dovrebbe versare per assicurare l’equilibrio finanziario dell’operazione (in altre parole il Comune di Lucca dovrebbe compartecipare all’operazione con un proprio contributo, ma - anziché corrispondere tale contributo in denaro – dovrebbe cedere la proprietà della parte sud dell’ex Manifattura). In conclusione, se le maggiori criticità del Project sono i parcheggi (che ne costituiscono l’unico oggetto e quindi “l’essenza”), il Project in questione non può che decadere e questo lo dice proprio il Sindaco con la sua lettera. Sfugge al coordinamento Pro Manifattura, laddove esso afferma che la parte sud dell’ex Manifattura sarebbe stata “elevata, a furor di popolo, a bene culturale di inestimabile valore, sebbene nessuno vi abbia mai avuto accesso ad eccezione degli ex dipendenti dei Monopoli di Stato”. che la dichiarazione di bene di interesse culturale dell’ex Manifattura Tabacchi, da parte del MIBACT, sia avvenuta proprio su iniziativa dell’attuale Amministrazione comunale (nota 6 maggio 2013, prot. n.34501, come si legge nel Decreto di vincolo) . Sfugge al coordinamento Pro Manifattura, laddove evidenzia la cospicua entità di “investimenti per circa 60 milioni di Euro” che i privati metterebbero in campo , che questi investimenti sarebbero lautamente ricompensati dai proventi che i privati ricaverebbero dalla gestione, per almeno 50/40 anni, dei parcheggi attualmente gestisti da Metro s.r.l. (ed i cui utili, invece, oggi confluiscono nelle casse comunali), nonché dal valore degli immobili (la parte sud dell’ex Manifattura appunto) che il Comune di Lucca dovrebbe cedere quale proprio contributo al Project. Sfugge al coordinamento Pro Manifattura , laddove esorta la Soprintendenza a “valutare, senza paraocchi ideologici o pressioni di parte, se gli interventi siano tali da tutelare l’integrità dei fabbricati, certamente storici”, che la Soprintendenza o, meglio, il Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali per la Toscana si è già pronunciato in proposito nel 2019 con specifiche prescrizioni che ostano alla realizzazione del Project financing in questione Sfugge al coordinamento Pro Manifattura, laddove porta a sostegno del Project financing che “La proposta implica la costituzione di un fondo immobiliare che vede Fcrl – ovverosia la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca - come unico sottoscrittore e quindi proprietario”, che i Fondi Immobiliari chiusi hanno una durata predeterminata, dopo di che il relativo patrimonio viene liquidato (ovverosia ceduto), che la liquidazione può anche essere anticipata, che in corso di durata il Fondo può anche dismettere (ovverosia cedere) parte del proprio patrimonio, che in ogni caso le quote del fondo possono essere cedute a terzi in ogni momento. Quanto poi a quelli che il coordinamento Pro Manifattura definisce “ridicoli calcoli del costo a metro quadro dell’area”, si chiede di riflettere sul fatto che il Comune di Lucca, nel febbraio 2017 (quindi appena due anni prima la proposta di Project financing Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca/Coima), aveva messo all’asta per 5 milioni di euro 1/3 circa di quello stesso complesso immobiliare che oggi, secondo il Project financing in questione, dovrebbe essere ora integralmente ceduto per una valutazione di 3 milioni e 200 mila euro. Non sarebbe forse meglio approfondire le questioni prima di pronunciarsi pubblicamente in proposito?
Uniti per la Manifattura
Redazione - inviato in data 20/11/2020 alle ore 17.44.30
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commenti
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- senza argomenti - da Anonimo - inviato in data 22/11/2020 alle ore 14.21.43
Dai fautori del progetto ( che per ora non si conosce) arrivano appoggi incondizionati. Non perdiamo l'occasione ! Non facciamo fuggire l'investitore! Ma da nessuno di loro traspare una ben che minima conoscenza di cosa si sta andando a sottoscrivere. Beatamente ignoranti
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- King - da Anonimo - inviato in data 21/11/2020 alle ore 10.46.13
i politici che sostengono King e il suo pupillo farebbero bene a ripensare alla pochezza dei personaggi che appoggiano e pensare a persone più capaci
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- Perchè i 'capitani coraggiosi' non dicono che questo post è sbagliato? - da Anonimo - inviato in data 21/11/2020 alle ore 10.09.03
Perchè gli influencer non si esprimono? Se la risposta è che: perchè non hanno argomenti per confutare, sarebbe grave. Ma datevi una regolata!!!
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- PREZZI SPARATI A BISCARO SCIOLTO!! - da Anonimo - inviato in data 21/11/2020 alle ore 3.15.24
Ma se il Comune pretendesse di avere, dall'investitore che dovesse mettere i soldi nella ex Manifattura, qualcosa come 15 milioni, quanti altri soldi servirebbero poi a tale investitore per restaurare l'immobile che è in condizioni pietose?? Diciamo 20 milioni? Ma allora un investitore privato dovrebbe buttare in una fogna come Lucca 35 - 40 milioni??? Ma siete sani di mente o vi fate gli acidi??? Ma conviene fare un cubotto di cemento a Dubai, a Istambul o in Cina!!! A Lucca gli investitori rimetterebbero dei soldi e basta! Ma non vi guardate intorno?? A parte lo stato pietoso di tanti immobili pubblici, non vedete le Officine Lenzi, il Mulino Pardini, il Mulino San Jacopo, l'altro rudere di piazzale Varanini, ecc.?????? A Lucca oggi non c'è la convenienza per fare investimenti milionari sugli immobili. Se si riuscirà a prendere per i capelli la Manifattura ed a riempirla di persone che lavorano o che ci andranno a vivere sarà un successo enorme. Quindi forza Fondazione!!!!!
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- Aprite gli occhi babbei!! - da Anonimo - inviato in data 20/11/2020 alle ore 21.16.24
Ma come fa questa gente in fondazione (e pure in Comune), demandata ad amministrare centinaia di milioni di euro, più di un miliardo per essere esatti, ad essere così sprovveduta? Ma ve lo chiedete? Si tratta di ingenuità? Possono permettersi gli amministratori a quel livello, di essere così ingenui? Di fare le cose, apparentemente, così alla carlona? Se queste descritte fossero solo illazioni e venisse fuori che esistono fior di conti e progetti che sticazzi, allora tanto di cappello, ma le uniche autorevolezze qui paiono quelle di chi scava a fondo e non vi è giorno che siano scoperti altarini a dir poco imbarazzanti. Perché la FCRL è proponente di un progetto apparentemente così maldestro?
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