Puccini veste Nero
Puccini veste nero L' 8 o ...
Mi par d'aver letto da qualche parte che taglieranno 400 operatori sanitari.
Io sinceramente c'ho provato a leggere e cercare di capire.
E purtroppo non ho capito buona parte del testo.
.....Eu al mese o all'anno????? Ma a cosa si riferisce, allo stipendio del Sindaco??
Anonimo - 29/12/2023 02:34Veramente è 28 Mila euro l'anno.
Comunque dal solerte amico studioso di Leggi e Regolamenti, all'articolo 9 ter, che potete leggere anche tutto, al comma 9 ...e per voi analfabeti funzionali è sufficiente quello:
"9. L'eventuale superamento del tetto di spesa regionale di cui al comma 8, come certificato dal decreto ministeriale ivi previsto, e' posto a carico delle aziende fornitrici di dispositivi medici per una quota complessiva pari al 40 per cento nell'anno 2015, al 45 per cento nell'anno 2016 e al 50 per cento a decorrere dall'anno 2017." [...]
Immagino la goduria delle aziende fornitrici di dispositivi medici.
Ahr! Ahr! Ahr!
Avete coscienza di quanto siano 28 Mila euro al mese? Io lavoro full time e con gli straordinari arrivo a 14. Mia sorella con la laurea magistrale e mia mamma che è dirigente arrivano a poco più di me (ognuno di noi abita per conto proprio in regioni diverse). Il Direttore supremo che comanda tutto dove lavoro arriva a 25 Mila all'anno. Io di gente che guadagna più di 28 all'anno non ne ho mai conosciuta
anonimo - 28/12/2023 19:22Visto che Lei evoca anche il mercato libero dell'energia elettrica, mi permetto di svelare a tutti la verità. Se si guarda cosa è successo nell'ultimo anno, si noterà che ci sono alcune centinaia di migliaia di utenti (centinaia di migliaia non tre gatti) che son spontaneamente passati al mercato libero. Questi utenti l'hanno gloriosamente presa nel culo, in quanto pagano più di quanto pagavano quando erano nel mercato tutelato. Ora, cosa può aver spinto questi utenti a farsi male da soli??? Ovvio. Gli utenti non sono stati capaci di valutare le offerte. In sostanza un venditore telefonico li ha raggirati. Allora il problema non è il mercato libero in se stesso, ma il fatto che chi vende energia è libero di inc....e i compratori. Questo non dovrebbe essere consentito se ci fossero leggi serie. Ma purtroppo è consentito. Esiste un modo per non farsi fregare? In teoria esiste. I consumatori dovrebbero formare gruppi di acquisto. In sostanza si forma una bella associazione di due o tremila utenti, i quali versano dieci Euro a testa per iscriversi. Con i 30.000 Euro delle iscrizioni si paga un consulente il quale valuta le offerte e fa fare a tutti il contratto migliore. Attenzione però..... le compagnie elettriche potrebbero facilmente comprarsi il consulente!!!
Anonimo - 28/12/2023 01:41Me lo svela un mistero!??!?! Per quali arcani motivi (copio le sue parole) la ".....UE .... ci vuole morti, ovvero con una classe media alla fame, ...."??????? Vede, tutto ha una logica. Qual è la logica nel rovinare uno o alcuni dei soci di una ditta (in questo caso la UE)?? Me lo spieghi perché non lo so.
Anonimo - 28/12/2023 01:29Dato che quello di prima si diverte a dare dell'analfabeta funzionale a chi non conosce l'Art. 9 ter, comma 9, del D.L n. 78/2015, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2015 n. 125. eccovi qui il testo. Sperando abbiate tempo!!! Voglio vedere quanti sono gli analfabeti funzionali tra quelli che non si occupano tutto il giorno della materia (PS se volete leggere qualche norma ben scritta cercatevi il bollettino ufficiale del Ducato di Lucca!!!).
Articolo 9 ter
Art. 9-ter. Razionalizzazione della spesa per beni e servizi, dispositivi medici e farmaci. (1)
In vigore dal 28/02/2023
Modificato da: Decreto-legge del 29/12/2022 n. 198 Articolo 4
1. Fermo restando quanto previsto dall'articolo 15, comma 13, lettere a), b) ed f), del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, e successive modificazioni, e dalle disposizioni intervenute in materia di pagamento dei debiti e di obbligo di fattura elettronica di cui, rispettivamente, al decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, e al decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, e tenuto conto della progressiva attuazione del regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera di cui all'intesa sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano del 5 agosto 2014, al fine di garantire la realizzazione di ulteriori interventi di razionalizzazione della spesa:
a) per l'acquisto dei beni e servizi di cui alla tabella A allegata al presente decreto, gli enti del Servizio sanitario nazionale sono tenuti a proporre ai fornitori una rinegoziazione dei contratti in essere che abbia l'effetto di ridurre i prezzi unitari di fornitura e/o i volumi di acquisto, rispetto a quelli contenuti nei contratti in essere, e senza che cio' comporti modifica della durata del contratto, al fine di conseguire una riduzione su base annua del 5 per cento del valore complessivo dei contratti in essere;
b) al fine di garantire, in ciascuna regione, il rispetto del tetto di spesa regionale per l'acquisto di dispositivi medici fissato, coerentemente con la composizione pubblico-privata dell'offerta, con accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, da adottare entro il 15 settembre 2015 e da aggiornare con cadenza biennale, fermo restando il tetto di spesa nazionale fissato al 4,4 per cento, gli enti del Servizio sanitario nazionale sono tenuti a proporre ai fornitori di dispositivi medici una rinegoziazione dei contratti in essere che abbia l'effetto di ridurre i prezzi unitari di fornitura e/o i volumi di acquisto, rispetto a quelli contenuti nei contratti in essere, senza che cio' comporti modifica della durata del contratto stesso.
2. Le disposizioni di cui alla lettera a) del comma 1 si applicano anche ai contratti per acquisti dei beni e servizi di cui alla tabella A allegata al presente decreto, previsti dalle concessioni di lavori pubblici, dalla finanza di progetto, dalla locazione finanziaria di opere pubbliche e dal contratto di disponibilita', di cui, rispettivamente, agli articoli 142 e seguenti, 153, 160-bis e 160-ter del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163. In deroga all'articolo 143, comma 8, del predetto decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, la rinegoziazione delle condizioni contrattuali non comporta la revisione del piano economico finanziario dell'opera, fatta salva la possibilita' per il concessionario di recedere dal contratto; in tale ipotesi si applica quanto previsto dal comma 4 del presente articolo.
3. Ai fini dell'applicazione delle disposizioni di cui alla lettera b) del comma 1, e nelle more dell'individuazione dei prezzi di riferimento da parte dell'Autorita' nazionale anticorruzione, il Ministero della salute mette a disposizione delle regioni i prezzi unitari dei dispositivi medici presenti nel nuovo sistema informativo sanitario ai sensi del decreto del Ministro della salute 11 giugno 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 29 luglio 2010.
4. Nell'ipotesi di mancato accordo con i fornitori, nei casi di cui al comma 1, lettere a) e b), entro il termine di trenta giorni dalla trasmissione della proposta in ordine ai prezzi o ai volumi come individuati ai sensi del comma 1, gli enti del Servizio sanitario nazionale hanno diritto di recedere dal contratto, in deroga all'articolo 1671 del codice civile, senza alcun onere a carico degli stessi. E' fatta salva la facolta' del fornitore di recedere dal contratto entro trenta giorni dalla comunicazione della manifestazione di volonta' di operare la riduzione, senza alcuna penalita' da recesso verso l'amministrazione. Il recesso e' comunicato all'amministrazione e ha effetto decorsi trenta giorni dal ricevimento della relativa comunicazione da parte di quest'ultima.
5. Ai sensi di quanto previsto dall'articolo 17 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, e successive modificazioni, gli enti del Servizio sanitario nazionale che abbiano risolto il contratto ai sensi del comma 4, nelle more dell'espletamento delle gare indette in sede centralizzata o aziendale, possono, al fine di assicurare comunque la disponibilita' dei beni e servizi indispensabili per garantire l'attivita' gestionale e assistenziale, stipulare nuovi contratti accedendo a convenzioni-quadro, anche di altre regioni, o tramite affidamento diretto a condizioni piu' convenienti in ampliamento di contratto stipulato, mediante gare di appalto o forniture, da aziende sanitarie della stessa o di altre regioni o da altre stazioni appaltanti regionali per l'acquisto di beni e servizi, previo consenso del nuovo esecutore.
6. Ferma restando la trasmissione, da parte delle aziende fornitrici di dispositivi medici, delle fatture elettroniche al Sistema di interscambio (SDI), ai fini del successivo invio alle amministrazioni destinatarie secondo le regole definite con il regolamento di cui al decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 3 aprile 2013, n. 55, ed al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato in applicazione dell'articolo 7-bis, comma 3, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64, le informazioni concernenti i dati delle fatture elettroniche riguardanti dispositivi medici acquistati dalle strutture pubbliche del Servizio sanitario nazionale sono trasmesse mensilmente dal Ministero dell'economia e delle finanze al Ministero della salute. Le predette fatture devono riportare il codice di repertorio di cui al decreto del Ministro della salute 21 dicembre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 17 del 22 gennaio 2010. Con successivo protocollo d'intesa tra il Ministero dell'economia e delle finanze-Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, l'Agenzia delle entrate e il Ministero della salute sono definiti:
a) i criteri di individuazione delle fatture elettroniche riguardanti dispositivi medici acquistati dalle strutture pubbliche del Servizio sanitario nazionale;
b) le modalita' operative di trasmissione mensile dei dati dal Ministero dell'economia e delle finanze al Ministero della salute;
c) la data a partire dalla quale sara' attivato il servizio di trasmissione mensile.
7. Presso il Ministero della salute e' istituito, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, l'Osservatorio nazionale sui prezzi dei dispositivi medici allo scopo di supportare e monitorare le stazioni appaltanti e verificare la coerenza dei prezzi a base d'asta rispetto ai prezzi di riferimento definiti dall'Autorita' nazionale anticorruzione o ai prezzi unitari disponibili nel flusso consumi del nuovo sistema informativo sanitario.
8. Il superamento del tetto di spesa a livello nazionale e regionale di cui al comma 1, lettera b), per l'acquisto di dispositivi medici, rilevato sulla base del fatturato di ciascuna azienda al lordo dell'IVA e' dichiarato con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, entro il 30 settembre di ogni anno. La rilevazione per l'anno 2019 e' effettuata entro il 31 luglio 2020 e, per gli anni successivi, entro il 30 aprile dell'anno seguente a quello di riferimento, sulla base dei dati risultanti dalla fatturazione elettronica, relativi all'anno solare di riferimento. Nell'esecuzione dei contratti, anche in essere, e' fatto obbligo di indicare nella fatturazione elettronica in modo separato il costo del bene e il costo del servizio.
9. L'eventuale superamento del tetto di spesa regionale di cui al comma 8, come certificato dal decreto ministeriale ivi previsto, e' posto a carico delle aziende fornitrici di dispositivi medici per una quota complessiva pari al 40 per cento nell'anno 2015, al 45 per cento nell'anno 2016 e al 50 per cento a decorrere dall'anno 2017. Ciascuna azienda fornitrice concorre alle predette quote di ripiano in misura pari all'incidenza percentuale del proprio fatturato sul totale della spesa per l'acquisto di dispositivi medici a carico del Servizio sanitario regionale. Le modalita' procedurali del ripiano sono definite, su proposta del Ministero della salute, con apposito accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
9-bis. In deroga alle disposizioni di cui all'ultimo periodo del comma 9 e limitatamente al ripiano dell'eventuale superamento del tetto di spesa regionale per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018, dichiarato con il decreto del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze di cui al comma 8, le regioni e le province autonome definiscono con proprio provvedimento, da adottare entro novanta giorni dalla data di pubblicazione del predetto decreto ministeriale, l'elenco delle aziende fornitrici soggette al ripiano per ciascun anno, previa verifica della documentazione contabile anche per il tramite degli enti del servizio sanitario regionale. Con decreto del Ministero della salute da adottarsi d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del decreto ministeriale di cui al primo periodo, sono adottate le linee guida propedeutiche alla emanazione dei provvedimenti regionali e provinciali. Le regioni e le province autonome effettuano le conseguenti iscrizioni sul bilancio del settore sanitario 2022 e, in sede di verifica da parte del Tavolo di verifica degli adempimenti regionali di cui all'articolo 12 dell'Intesa tra il governo, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, del 23 marzo 2005, ne producono la documentazione a supporto. Le aziende fornitrici assolvono ai propri adempimenti in ordine ai versamenti in favore delle singole regioni e province autonome entro il 30 aprile 2023. Nel caso in cui le aziende fornitrici di dispositivi medici non adempiano all'obbligo del ripiano di cui al presente comma, i debiti per acquisti di dispositivi medici delle singole regioni e province autonome, anche per il tramite degli enti del servizio sanitario regionale, nei confronti delle predette aziende fornitrici inadempienti sono compensati fino a concorrenza dell'intero ammontare. A tal fine le regioni e le province autonome trasmettono annualmente al Ministero della salute apposita relazione attestante i recuperi effettuati, ove necessari.
10. All'articolo 11 del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, come modificato dall'articolo 1, comma 585, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, sono apportate le seguenti modifiche:
a) la rubrica e' sostituita dalla seguente: "Disposizioni dirette a favorire l'impiego razionale ed economicamente compatibile dei medicinali da parte del Servizio sanitario nazionale";
b) il comma 1 e' sostituito dai seguenti:
"1. Entro il 30 settembre 2015, l'AIFA conclude le procedure di rinegoziazione con le aziende farmaceutiche volte alla riduzione del prezzo di rimborso dei medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale, nell'ambito di raggruppamenti di medicinali terapeuticamente assimilabili, individuati sulla base dei dati relativi al 2014 dell'Osservatorio nazionale sull'impiego dei medicinali OSMED-AIFA, separando i medicinali a brevetto scaduto da quelli ancora soggetti a tutela brevettuale, autorizzati con indicazioni comprese nella medesima area terapeutica, aventi il medesimo regime di rimborsabilita' nonche' il medesimo regime di fornitura. L'azienda farmaceutica, tramite l'accordo negoziale con l'AIFA, potra' ripartire, tra i propri medicinali inseriti nei raggruppamenti terapeuticamente assimilabili, la riduzione di spesa a carico del Servizio sanitario nazionale attesa, attraverso l'applicazione selettiva di riduzioni del prezzo di rimborso. Il risparmio atteso in favore del Servizio sanitario nazionale attraverso la rinegoziazione con l'azienda farmaceutica e' dato dalla sommatoria del valore differenziale tra il prezzo a carico del Servizio sanitario nazionale di ciascun medicinale di cui l'azienda e' titolare inserito nei raggruppamenti terapeuticamente assimilabili e il prezzo piu' basso tra tutte le confezioni autorizzate e commercializzate che consentono la medesima intensita' di trattamento a parita' di dosi definite giornaliere (DDD) moltiplicato per i corrispondenti consumi registrati nell'anno 2014. In caso di mancato accordo, totale o parziale, l'AIFA propone la restituzione alle regioni del risparmio atteso dall'azienda farmaceutica, da effettuare con le modalita' di versamento gia' consentite ai sensi dell'articolo 1, comma 796, lettera g), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, fino a concorrenza dell'ammontare della riduzione attesa dall'azienda stessa, ovvero la riclassificazione dei medicinali terapeuticamente assimilabili di cui l'azienda e' titolare con l'attribuzione della fascia C di cui all'articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, fino a concorrenza dell'ammontare della riduzione attesa dall'azienda stessa.
1-bis. In sede di periodico aggiornamento del prontuario farmaceutico nazionale, i medicinali equivalenti ai sensi di legge non possono essere classificati come farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale con decorrenza anteriore alla data di scadenza del brevetto o del certificato di protezione complementare, pubblicata dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi delle vigenti disposizioni di legge".
11. All'articolo 48 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, e successive modificazioni, dopo il comma 33 sono inseriti i seguenti:
"33-bis. Alla scadenza del brevetto sul principio attivo di un medicinale biotecnologico e in assenza dell'avvio di una concomitante procedura di contrattazione del prezzo relativa ad un medicinale biosimilare o terapeuticamente assimilabile, l'Agenzia avvia una nuova procedura di contrattazione del prezzo, ai sensi del comma 33, con il titolare dell'autorizzazione in commercio del medesimo medicinale biotecnologico al fine di ridurre il prezzo di rimborso da parte del Servizio sanitario nazionale.
33-ter. Al fine di ridurre il prezzo di rimborso da parte del Servizio sanitario nazionale dei medicinali soggetti a rimborsabilita' condizionata nell'ambito dei registri di monitoraggio presso l'Agenzia, i cui benefici rilevati, decorsi due anni dal rilascio dell'autorizzazione all'immissione in commercio, siano risultati inferiori rispetto a quelli individuati nell'ambito dell'accordo negoziale, l'Agenzia medesima avvia una nuova procedura di contrattazione con il titolare dell'autorizzazione in commercio ai sensi del comma 33".
Ma che c'entro io con i balneari! Per me la Bolkenstein è un'ottimo provvedimento e le aste vanno fatte. Questo tutelando, com'è giusto, chi ha investito soldi documentabili negli ultimi 15 - 20 anni.
Anonimo - 28/12/2023 01:17guardo tutti i giorni nella cuccia del cane ma di contanti per pagare le tasse per ora non ne ho trovati....invece alcuni politici a loro insaputa trovano contanti, appartamenti...ecc...e l'evasione è dell'idraulico!!!
anonimo - 27/12/2023 19:42Beati loro!
Si aumentano gli stipendi come se nulla fosse, vedi sindaci, per loro gli aumenti delle tasse non sono un problema. Beati loro!!!
Lavoriamo tutti a nero, non paghiamo più le tasse , facciamo morire di fame quei vampiri senza ritegno..
Anonimo - 27/12/2023 16:55Questa volta non sto a vedere e subire se mi aumentano l'IRPEF comincio a lavorare a nero , sono un impiegato pubblico , questa volta per tirare avanti vado a pulire giardini e potare siepi.
Anonimo - 27/12/2023 16:53cosa vuoi che siano 10 euro al mese cioè 120 euro l'anno in più per redditi da 30.000 euro!
nel frattempo le banche che dovevano pagare non pagano un c...
"i politici ce li abbiamo mandati noi", noi CHI????
Facile eh! Nascondersi dietro il ditino della 'responsabilità condominiale'!!!!!! AD OGNUNO LA PROPRIA RESPONSABILITA'!
No certamente io, mai votati questi e neppure gli altri! E mai li voterò!
Sempre votato persone, che pur essendo in grado di amministrare la Cosa Pubblica, forse proprio per questo odiati, non votati ed in minoranza, minoranza che in democrazia nei fatti nulla può.
Metta i puntini sulle i, iolai!
NOI! CHE COMICO (tragico)!
da qualche parte questo aumento del 30% lo devo recuperare. La prossima volta che chiamo un giardiniere, idraulico ecc NON gli chiedo la fattura e pago il 22% in meno!
anonimo - 27/12/2023 13:331) i politici ce li abbiamo mandati noi, con il ns. voto: se rubano è perché li lasciamo rubare, vuol dire che a noi va bene così.
2) L’Italia vivacchia da anni sotto l’incudine della UE neoliberista (il passaggio delle utenze al libero mercato l’ha imposto lei, sennò niente pnrr), e il martello dell’istinto ladro che ci accomuna tutti (spiace dirlo, ma è così: a noi quelli bravi ci stanno sulle balle, come a scuola, meglio mediocri e accettati da tutti che bravi e criticati da tutti): istinto che ci fa votare dei ladri.
3) Non è vero che sono tutti uguali (quanto ci fa comodo dire così, così la colpa non è mai nostra), semplicemente scegliamo sempre Barabba, il più simile a noi.
4) no i ricchi e gli straricchi NON PAGANO LE TASSE, evadono, e lo fanno perché in parlamento hanno i fiancheggiatori migliori, cioè i politici che ci hanno “consigliato” di votare: gli stupidi siamo noi, che poi idolatriamo questi mascalzoni.
5) Le tasse aumentano perché oltre ad obbedire alla UE che ci vuole morti, ovvero con una classe media alla fame, dobbiamo sostenere gli sprechi degli amici degli amici: olimpiadi invernali, ponti a caxxo di cane, concessioni autostradali da delinquenti, mafie e camorre, enti locali fallimentari e poltronifici vari, locali, provinciali e regionali.
6)Gli aumenti IRPEF della regione? Ennesima porcata, eppure nessuno di noi organizza niente per andare a Firenze e protestare, secondo voi come va a finire?
Art. 9 ter, comma 9, del D.L n. 78/2015, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2015 n. 125.
Sperando che non sia analfabeta o analfabeta funzionale.
Ah, dimenticavo il monte dei paschi, pozzo senza fondo!!! non si vede perchè mps si e la sanità toscana no! è evidente la volontà di tassare i toscani.
anonimo - 27/12/2023 11:21caro lei, leggo proprio ora che lo staff di lollobrigida si ciuccia 2 mln....
pensi ai balneari, per quelli si rimandano gli aumenti....i soldi per quello che gli pare li trovano!!! ecc. ecc..
Anche aumentando l' Irpef non cambierà nulla , mangeranno anche quello! La regione è un pozzo senza fondo. Tutto da rifare.
Ano imo - 27/12/2023 10:01Ma Lei è scemo??? Oppure fa lo scemo?? Ma dove crede che li prenda i soldi "Roma"???? Se i soldi li tira fuori "Roma", poi sarà "Roma" a dover aumentare le tasse. Ma la finite, razza di creduloni, di pensare che ci sia un Pantalone che paga!?!?!? I nodi vengono al pettine. Se lo stato ha debiti, quei debiti sono dei cittadini, che dovranno pagare. I più ricchi, giocoforza, pagheranno di più, ma alla fine pagheremo tutti e stiamo già pagando tutti.
Anonimo - 27/12/2023 00:33Lei dice che il lavoratore pubblico paga tutte le tasse fino all'ultimo centesimo. Non è vero.
1. Se il lavoratore pubblico fa anche un lavoro nero evade le tasse. Ha mai sentito parlare dei professori che fanno le lezioni private il pomeriggio?? E' un esempio dei tanti
2. Se il lavoratore pubblico chiede al suo geometra uno sconto senza fattura, automaticamente, non solo fa evadere il geometra (che sia chiaro è responsabile di quello che fa), ma evade lui stesso. L'IVA infatti la evade non il titolare di partita IVA, ma il consumatore finale del prodotto o della prestazione
3. Consideri poi che il lavoratore autonomo non ha tredicesime, quattordicesime, né malattie pagate, che deve spendere per il commercialista e perfino per fare le fatture elettroniche (cosa questa scandalosa, anzi direi vergognosa oltre ogni limite...consideri che c'è chi ci guadagna milioni a vendere i sistemini di fatturazione).
A me da fastidio sentire sempre queste boiate di cencio che dice male di straccio. A nessuno il dottore ha ordinato di fare l'autonomo o il dipendente. Per cui, in ciascuno dei due ruoli ci sono pro o contro.
Roma...
Ovvero come si 'applica' la Legge VIGENTE dello Stato in Italia.
(Ne so qualcosa per altra faccenda).
Dopo settant'anni forse è arrivato il momento di lasciare la scranna al nuovo che avanza......insomma fuori dalle palle Gomunisti ....fate godè anche gli amici della Carciofara della Garbatella....
Gianninininininini....ninini... - 26/12/2023 20:50è proprio un vizio della destra che in campagna elettorale dice di abbassarle e poi quando sono sulla poltrona le aumenta.....vedi finanziaria dove aumenta tutto e vedi lucca che aumenta cartelle sistema ambiente quando ci avevano raccontato che con la differenziata diminuivano!!, consorzio bientina che ogni anno aumenta ecc... tutti carrozzoni da mantenere basta andare sul sito e vedere gli stipendi che prendono.
Anonimo - 26/12/2023 20:23lasciamo stare i sindacati che fanno solo i propri interessi e ormai lo sappiamo da tempo e chi non lo ha ancora capito.....poveraccio per lui....ma qui devono essere i toscani che si devono muovere, i comitati sanità ecc. che devono organizzare manifestazioni e farsi sentire in modo deciso e chiedere conto della gestione della sanità
Anonimo - 26/12/2023 20:16I truffatori autorizzati con la faccia intercambiabile, falsi, ignoranti , però furbi si creano posizioni da soli per passare di livello , solo per soldi, carriere costruite a tavolino, uno schifo senza eguali . E c'è qualcuno che ancora li paga!
Anoniml - 26/12/2023 18:07se roma e la meloni avessero dato 190 mln non ci sarebbe aumento irpef...ma forse roma crede che i toscani diano la colpa a giani e la prossima volta votano la meloni....
Anonimo - 26/12/2023 15:54Non può Fare tutto di un erba un fascio sul mondo del volontariato. Ci sono un infinità di associazioni che lavorano per gli altri, in silenzio e sempre con i bilanci che non potrebbero, anzi non possono permettersi niente. Poi ci sono le altre ODV (a dire il vero, una in particolare fa anche pubblicità allo stadio. Vivono di attività commerciali che oltretutto non potrebbero effettuare in quel modo) e che possono permettersi, appunto dipendenti, presidenti di società e di associazione ben remunerati). ma per una associazione non è detto che siano tutte così, anzi... detto ciò, l'irpef aumenterebbe in maniera esponenziale se non ci fossero volontari con la V maiuscola. Prenda informazione su ciò che ho scritto. Forse mi darà ragione
Sallu - 26/12/2023 14:01Inconsapevolmente ha beccato due evasori,
l'idraulico e chi la chiamato!
Ahr! Ahr! Ahr!
è sempre colpa del nero! del muratore e idraulico....e non di chi pagando a nero risparmia l'iva!!!
piuttosto chiediamoci di come è gestita la sanità in toscana, degli scandali che negli anni sono emersi nelle varie asl....vedi massa, e chi la gestiva massa?
clinica tipo “San Rossore”? Quando privatizzeranno la sanità in Italia, giro di dieci giorni quella clinica sarà chiusa.
Nella condizione in cui si trova la società italiana, una Sanità privata non è fisicamente possibile. Dovreste pagarmi come qualsiasi lavoratore a New York, non meno di seimila euro/mese.
Gran parte di voi vive una vita inconsapevole, a vostra insaputa!
Mistificando una bias-realtà metafisica.
Fortuna, sfortuna per i mistificatori, che esiste una Natura delle cose, in società con il signor Tempo,
molto peggio di un rullo compressore schiacciacretini.
Le tasse le devono pagare tutti ,non solo i bischeri dipendenti. Che le autorità facciano il loro dovere , non solo controllare gli scontrini dei bar, ma beccare sul fatto chi lavora in nero, che poi quando arrivano alla pensione si lamentano pure per la pensione misera, ma i contributi pensionistici li avete pagati? Tanto anche questa volta chi pagherà per la Sanità saranno sempre i soliti bischeri il.governo o la regione sa bene dove prenderli perché sicuri.Vergognatevi!
Anonimo - 26/12/2023 11:45Dipendente pubblico pago le tasse fino all'ultimo centesimo, lavori in casa da fare chiamo falegname, muratore, imbianchino prezzo con fattura tot, senza fattura molto meno. Io voglio la fattura storgano la bocca.Non esiste il lavoro nero? I bischeri che pagano le tasse siamo noi , operai, dipendenti pubblici che ancora prima di vedere la busta paga ci tolgono già le tasse.
Mi sono rotto!! - 26/12/2023 10:36Volontariato una sega, per essere trasportato da Lucca a Firenze e ritorno per una visita in un ospedale publico la Croce …… mi ha fatto spendere 250 euro ! Questo è il volontariato? Ma fatemi un piacere ! Tutti boni per piglia’ soldi! Non chiamatelo volontariato, ma strozzinaggio.
Anonimo - 26/12/2023 07:22Tutti in Italia state continuamente a chiedere pensioni, bonus, servizi, ecc. Ottimo!! Ma se si vogliono tutte queste cose si devono pagare più tasse. Anche perché la ricchezza non sta aumentando e i redditi nemmeno. Per cui, se la ricchezza non aumenta, il debito dello stato è enorme e voi volete servizi e bonus, non resta allo stato (o agli enti, che tanto è lo stesso) che aumentare le tasse. La storiella dei lavoratori autonomi che le tasse non le pagano è un po' un mito; infatti, se dichiarano meno ed incassano di più, non essendo mafiosi che possono portare i soldi alle Cayman, finiscono per spendere quel che fregano. Ma quando spendono, se lo fanno in Italia, ripagano IVA, accise, IMU sugli immobili che acquistano o tasse sugli investimenti in titoli che fanno. In sostanza lo stato risucchia quasi tutto quel che era stato evaso. Poi, scusi, se si diventasse nababbi a fare gli idraulici o i muratori, non resta altro che mettersi tutti a fare gli idraulici e i muratori. Non è mica proibito aprire la partita IVA!!! Infine presto, glielo garantisco, cominceranno i prelievi forzosi sui conti in banca o alla posta e ovviamente gli evasori, se risparmiano, avranno il conto più grasso e pagheranno immancabilmente di più.
Anonimo - 26/12/2023 01:59Caro Signor Anonimo,
Questi discorsi da “bar sport” se li potrebbe anche risparmiare. Faccio l’idraulico e non sono un evasore fiscale. Le ricordo che esistono anche le persone correte che lavorano 12 ore al giorno, pagano regolarmente gli operai, i contributi, gli f24 e i fornitori. Queste microimprese ad oggi stanno mantenendo i lavoratori del pubblico impiego cui reputo “cittadini di serie A”.
La maggiorazione del 30% di IRPEF per sanare il debito della sanità pubblica è l’ennesima porcata targata PD che ormai da decenni regna in toscana.
La scorsa settimana ero a Cisanello dove è in corso un mega cantiere degno di un servizio per Discovery Channel. Per tali interventi i soldi ci sono?
Se deve aspettare un anno per un piccolo intervento o tre mesi per una visita specialistica le consiglio di farsi una polizza assicurativa e prendere contatto con una clinica tipo “San Rossore”. Se aspetta un riscontro da Giani ……. La vedo dura.
la meloni ci alza le tasse del 30%, dici nulla 30%!!!
poi il gas che sul mercato libero costa di più come dichiarato dai commerciali di gesam....ecc..ecc..
grazie meloni & co.
ma io mi domando: come fanno i sondaggi ad essere favorevoli alla meloni se non truccati....
Ma Lei ce li ha i soldi per andare in Svizzera a farsi l'eventuale appendicite?
A parte l'idiota Legge del payback, che probabilmente sara dichiarata incostituzionale, voi popoilino, a ragion veduta, analizzando anche le virgole dello stato di fatto della società italiana, osservo che siete delle sagome assolute!
Il giorno che tagliassero soldi pubblici alle convenzionate private, in meno di dieci giorni le vedrebbe chiuse sprangate, qundi Barbantine e Sanza zita se le scorderebbe molto velocemente, e non è neppure tanto che hanno corso quel rischio.
Vuol parlare del sistema assicurativo italiano? Ne ho parlato con un assicuratore. Col tipo di società schiavista che si ritrova è semplicemente impossibile anche il solo ipotizzare l'assicurazione sanitaria privata, almeno che copra tutto oltre il taglietto sul ditino ed il mal di pancia dopo la cena a base di cinghiale e peperonate.
Dovrebbe comunque mettere le mani al portafogli e pagare quell'idraulico x4. Se vuole farsi una cultura guardi come funziona oltreoceano.
Comunque sono abastanza tranquillo, per adesso non ho rubinetti che perdono e sono uno di quelli definiti 'consumatore difettoso'.
Eppoi alla fine della festa con 90-100 milardi di evasione fiscale che si ritrova....
IL MAL VOLUTO NON FU MAI TROPPO!
Buon natale.
Comunque
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