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  • 13/01/2024 18:03

Toscana: Conti in Rosso e Azienda ASL annuncia un forte taglio del personale.

Conti in Rosso e Azienda annuncia un forte taglio del personale. In Toscana la situazione si fa dura, complice il buco di bilancio da 500 milioni della sanità regionale. A lanciare l’allarme sullo stato dell’arte in Ausl Toscana Centro è il sindacato CISL FP. “Ci sono stati presentati dalla Ausl Toscana Centro i dati relativi al PTFP (Piano Triennale di Fabbisogno di Personale) e i dati sono preoccupanti” ha spiegato Massimo Cataldo, segretario della Funzione Pubblica della Cisl Firenze Prato. “Si parla di tagli per quasi 300 lavoratori da effettuare entro i prossimi tre anni, questo conferma la volontà di continuare a praticare tagli sulla sanità pubblica della Toscana. Al momento non abbiamo ancora contezza sulle ricadute sui vari territori e ne sulle professioni (questa operazione pare non fare sconti a nessuno, coinvolgendo infermieri, ostetriche, oss, personale tecnico sanitario, amministrativo e la dirigenza, sia medica che delle altre professioni) per un risparmio economico di circa 14 milioni di euro nel triennio, se questo è l’orientamento, la nostra preoccupazione è anche per le altre aziende del nostro territorio, tra cui Meyer e Careggi in primis”. Nel frattempo i carichi di lavoro sempre più pesanti, la quantità di turni extra da coprire e le condizioni di lavoro sempre più difficili favoriscono il fenomeno le fughe del personale dal sistema pubblico. “Facendo una riflessione sullo stato dell’arte nei territori di competenza della Cisl Fp Frenze-Prato salta all’occhio come negli ultimi mesi sempre più professionisti della salute abbiano deciso di abbandonare il pubblico impiego per dirottarsi verso altre proposte lavorative, anche in settori diversi dalla sanità” ha dichiarato. Ma non è tutto. “Anche sotto il profilo motivazionale” ha continuato Massimo Cataldo “il 2023 non ha convinto molto il il sindacato, le continue aggressioni e la mancanza da un lato di una strategia seria per debellarle e dall’altro di una tutela vera e seria che pensi al lavoratore anziché all’immagine delle aziende, ha portato la CISL FP Firenze Prato all’apertura di un proprio sportello anti aggressioni, con la disponibilità del patrocinio legale, cosa che – da sempre – riteniamo debba essere prerogativa delle aziende e non del singolo operatore”. “Non solo l’aumento dell’Irpef (praticato dalla Regione Toscana) ha provocato, come era prevedibile, un forte malumore, ma anche il mancato pagamento in un’unica soluzione, nella mensilità di Dicembre, dell’anticipo dell’indennità dovuta alla mancanza del rinnovo del contratto – ormai scaduto dal 2021, è stato motivo di forti malumori da parte del personale della sanità e se a questo ci aggiungiamo che contestualmente il Direttore della Sanità Toscana si è visto incrementare, proprio a partire dal mese di Dicembre, lo stipendio. Siamo curiosi di capire come si può curare un malato solamente usando come medicine un pò di brodo e una coperta corta? Siamo convinti che il 2024 sarà un anno molto caldo” ha concluso il segretario CISL. Assocarenews.it

I commenti

Io ho il catetere vescicale e lo porto al lavoro ho 65 anni infermiere non si quando andrò in pensione

Grazie Meloni

Uno dei tanti vecchi - 14/01/2024 20:12

I colpevoli responsabili sono tanti. In genere il popolino accusa genericamente fantomatici personaggi, che se pur esistenti, non sono e non possono realmente essere unici 'responsabili'.
La Società italiana è una società corrotta nel midollo. Vota e ha sempre cercato per il Potere saltimbanchi e santoni che vendevano e continuano imperterriti a vendere bottigliette magiche di petrolio che promettono ricrescite miracolose e ogni altro tipo di cura miracolosa.
Per la Società italiana, costituita da una marea di ipocriti, risulta molto facile trovare l'orco a cui addossare la COLPA!
Ma nella pratica la colpa è anche di chi cerca di scrollarsela di dosso, furbescamente a sua insaputa, accusando mitologiche figure.
Avevo una zia, ormai trapassata, che è andata in pensione (PENSIONE) all'età di 38 (TRENTOTTO) anni.
Oggi mandano in pensione anche a 74 (SETTANTAQUATTRO) anni.
Ricordo di un professore ostinato, totalmente rinco faceva il professore, e che l'hanno mandato via a 72.
Consiglio di smetterla con l'ipocrisia, consiglio di GUARDARE IN FACCIA LA REALTA' DEI FATTI, con annessi e connessi.
Nel caso continuaste sulla solita strada, è una strada che vi porterà, chi vivrà, al vostro stesso collasso, a vostra insaputa.
Farete la fine di Rapa Nui, a vostra insaputa taglierete l'ultimo 'albero' che vi fornisce cibo, e diventerete 'cannibali', se gia non lo siete.

... - 14/01/2024 13:06

Se il sistema è al fallimento e non si vogliono aumenti di tasse, allora i tagli saranno inevitabili. Detto questo mi pare che il sistema regionale non funzioni. Vollero fare le tre ASLone. Dimostrino che ci hanno risparmiato! Vollero fare gli ospedalini accentrando tutti gli investimenti sui policlinici universitari. Dimostrino che hanno risparmiato!!! Oppure si prendano le loro responsabilità.

anonimo - 14/01/2024 03:42

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