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"Quando un popolo non ha ...
JD, tanto rumore per nulla.
Lei ha scritto: "Cosa doveva fare Bianucci per "aderire" davvero alla manifestazione? Bruciare una bandiera rossa e pisciare su un ritratto di Tito?".
Queste sono una forzatura che nulla c'entra con l'articolo, tutto qui.
Il fiume di parole successivo è rumore di fondo.
Mi permetto di ricordare che i commenti sono (ancora) liberi.
Mi spiace che il mio sia stato preso in questo modo, ma questo è.
Sulla questione foibe sono intervenuto più volte. Nessuno può negare che la questione Foibe (che è, o meglio sarebbe, sacrosanto ricordare COME MERITA, perchè è un crimine) sia stata "sponsorizzata" da una certa parte politica per i propri Fini (l'ho scritto maiuscolo volutamente Fini). Quel che mi rattrista è che non si commemorano MAI le vittime dell'ODIO, ma solo quelle dell'odio per i comunisti, per i fascisti ecc. IO ho il mio pensiero sulla storia del secolo scorso, che nelle commemorazioni cerco di tacitare, ma quando leggo un post che mi tira in ballo il vampiro Tito che uccide i poveri italiani (e lo ha fatto, per carità), mi viene subito da pensare che pure gli slavi avevano pure subito qualche angheria prima, perchè la vendetta è un sentimento potente. Con questo non voglio attribuire a nessuno la patente del "buono" che reagisce con buon diritto. Non c'è mai "buon diritto" nella ritorsione alla cieca che coinvolge innocenti, lo dimostrano i fatti odierni nel Medio Oriente.
Con questo non voglio nemmeno ridurre la storia europea del novecento a un'"equiparazione" tra fascismo e comunismo perché, obiettivamente, da trent'anni a questa parte questa pretestuosa equiparazione "serve" solo a una certa parte politica. Ho tentato di spiegarlo in altri commenti. Se Bianucci (che io non conosco) si leva il sassolino dalla ciabatta dicendo che alcuni fra i più tronfi esponenti di quella che oggi, purtroppo, è la classe dirigente, snobbano il 25 Aprile, non ci vedo nulla di male. Visto che non si riesce proprio in questo paese a commuoversi e a onorare le vittime di ogni violenza ingiusta, almeno manteniamo la memoria della Liberazione da uno dei regimi più ottusi e distruttivi nella storia d'Italia.
Mi dispiace dovermi dilungare in queste piccinerie, mi piacerebbe solo ricordare e onorare le vittime INNOCENTI di ogni conflitto storico, ma voi non me lo fate fare.
Il silenzio è d'oro, quando non si ha niente da dire.
A JD si fa presente che Bianucci avrebbe potuto semplicemente aderire senza intervenire a posteriori per fare polemica durante il Giorno del Ricordo.
Senza quindi ricattare la maggioranza (della serie: "io - da solo - sono venuto qui, voi - tutti insieme - dovete venire dove dico io"). Tutto qui.
Non quindi bruciando una bandiera o le altre stupidaggini parossistiche messe 'a spruzzo' nel commento.
Se Bianucci fa presente un semplice dato di fatto "macchia" il giorno del ricordo... L'autore di questo post invece sul giorno del ricordo ci spala un altro po' di m...a propagandistica, confermando che la manifestazione è stata istituita, purtroppo, unicamente per fini politici strumentalizzando quei morti. Cosa doveva fare Bianucci per "aderire" davvero alla manifestazione? Bruciare una bandiera rossa e pisciare su un ritratto di Tito?
I saluti romani, invece, vanno bene e sono sempre più trendy.
E comunque, avercela la Jugoslavia di Tito, visto quello che è successo laggiù, dopo il suo crollo.
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