• 8 commenti
  • 14/05/2024 19:41

e poi ci lamentiamo dei giovani....

oggi sono passato davanti alla scuola per geometri (ex Bonagiunta) in via Barsanti e Matteucci e sono rimasto colpito da come è tenuta quella scuola, in che stato è ridotta. Se il fuori è così presumo che anche dentro la situazione non sia tanto migliore. Non so di chi sia la competenza della manutenzione, se provincia o comune, in ogni caso fa veramente schifo. Io in quella scuola ci ho fatto le medie - anni '60 - ed era perfetta, fuori e dentro. E qui mi viene da chiedermi: se è vero che l'esempio i giovani lo prendono in casa e nella scuola, che tipo di esempio viene dal frequentare una scuola in queste condizioni. Ci lamentiamo che i giovani non rispettano la cosa pubblica e poi anche quella privata (già che ci siamo...) con atti di vandalismo. Quella scuola è il simbolo del vandalismo e dell'abbandono del vivere civile in una società civile. Quando andiamo in Svizzera o Austria o paesi nordici , non ci sfiora neanche l'idea di gettare un mozzicone di sigaretta in terra perché è tutto lido e pulito. Da noi avviene il contrario: è tutto sporco ed abbandonato ed il tirare qualcosa in terra diventa per tanti un atto liberatorio ed uno sfogo, oserei dire. Gli amministratori invece di pensare ad opere faraoiniche o manifestazioni attira gonzi (in provincia ed in comune) dovrebbero prima pensare a mantenere in ordine quello che già fortunatamente abbiamo perché chi li ha preceduti non aveva un problema di immagine da mettere sui social. Lavoravano per la comunità e facevano opere che duravano secoli - e qui penso all'ospedale S.Luca che durerà al massimo 20 anni. Quando si dice che i giovani sono dei maleducati non sarà mica colpa anche nostra e della nostra scuola?

I commenti

Speriamo che c'è l'abbia lo yacht, in quanto alla faccia invece ha dimostrato di avere una bella faccia di m...a!

Anonimo - 17/05/2024 13:18

Magistrale!
Suppongo adesso quella bidella abbia lo yacht ormeggiato a Viareggio.
Ahr! Ahr! Ahr!

... - 16/05/2024 11:16

La bidella delle magistrali di Lucca vendeva uno strappo di carta igienica a 10 lire.

Anonimo - 15/05/2024 15:49

di che vi state a lamentà!?
Ora come funziona (o meglio non funziona) l'Italia?!
Altro non è che quello che 'attuate' quotidianamente, naturalmente a vostra insaputa, dando la colpa ad altri, come da miglior tradizione!
Stamattina alla radio parlavano di 'agenzia natalità'.
Che comica! Che comica!
Comunque, vista la mia data di nascita,
che la grande commedia continui!

... - 15/05/2024 12:21

L'abbiamo (l'hanno) voluta la burocratizzazione sotto il controllo della piova della politica (tutta)? Abbiamo voluto il politico di professione? Il nullafacente professionista ma "helettohhhh dal popopopolo" e lui con l'esperienza di fancaxxista decennale ha escogitato un sistema di drenaggio del pubblico denaro a suo uso e consumo o con la complicità di (im)prenditori amici e questo è il risultato!!! Basterebbe poco, ma il pesce puzza sempre dalla testa ed in testa chi ci sarà? Sempre un politicante professionista...... la commedia continua ma se il teatro è sempre più vuoto non è colpa del bigliettaio, ma del regista e dell'impresario a rigore di logica......

Diogene senza botte - 15/05/2024 09:09

Cosa fanno i bidelli o collaboratori scolastici? Li vedo alla scuola del mio paese , le pulizie delle aule vengono fatte da un impresa di pulizie, il giardino ripulito a settembre da altra ditta. A casa per tutte le feste e d' estate da giugno a settembre la scuola è abbandonata a se stessa. Durante le vacanze di Natale non spengono neppure il riscaldamento. Andrebbero pagati solo.per i giorni di lavoro effettivi allora muoverebbero il culo.

Anonimo - 15/05/2024 08:48

Tutte le scuole medie superiori con giardino sono ridotte in quel modo. Faccia una gita all'Istituto Tecnico Carrara e vedrà un'altra bella savana!!! La competenza è della provincia, la quale non ha soldi, in quanto lo stato non la finanzia e la fiscalità a sua disposizione è minima. Il problema però, sarebbe risolvibile se si facesse come negli anni sessanta che Lei ricorda. Come si sarebbe fatto negli anni sessanta? Semplice, il Preside avrebbe trovato nel cassetto le poche centinaia di Euro per comprare una macchinetta tagliaerba elettrica. Poi avrebbe detto al bidello (ovviamente a marzo) di tenere il prato in ordine. Il bidello avrebbe attaccato la tagliaerba alla presa di corrente e tagliato il prato una volta al mese. Fine. Oggi però non si può fare. Il contratto dei bidelli prevede che gli stessi siano pagati per grattarsi le palle e se il preside chiede al bidello di tagliar l'erba, al primo tentativo il preside viene mandato leggermente affanculo, al secondo si passa a chiamare il sindacato, il quale richiamerà il preside al rispetto del contratto dei bidelli. Di conseguenza per avere l'erba corta la provincia dovrebbe fare una gara d'appalto aperta a ditte esterne di giardinaggio. La gara costa! Infatti va istruita e per parteciparvi le ditte devono produrre tanta burocrazia informatica. Di conseguenza il compenso per la ditta che taglia l'erba dovrà comprendere anche i costi burocratici che la ditta sostiene. In sostanza far tagliare l'erba al bidello costava poco, farla tagliare alla ditta esterna costa tanto. Ma il sistema italiano è fatto esattamente per produrre burocrazia e sprecare soldi. Non a caso l'Italia decade e i debiti dello stato sono mostruosi. Ha capito ora come funziona (o meglio non funziona) l'Italia????

Anonimo - 15/05/2024 00:41

Guardi gli aspetti positivi, la osservi da 'giusto' punto di vista!
Oltre all'innegabile risparmio economico, è universalmente noto che le praterie possono assorbire un sacco di anidride carbonica e ridurre il riscaldamento globale.
Ahr! Ahr! Ahr!

... - 14/05/2024 21:31

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