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  • 11/09/2022 16:35

Difendere Lucca presente alla festa nazionale di CasaPound Italia

Grosseto, 10 set — Dopo diverse conferenze dedicate alla cultura, a Direzione Rivoluzione 2022, la, si di parla anche di politica. In un periodo post-pandemico particolarmente duro, acuito dal conflitto russo-ucraino e dalle sue conseguenze socio-economiche, è necessario interrogarsi sull’avvenire della politica italiana in vista delle prossime elezioni politiche. Con l’inverno, i razionamenti e le elezioni nazionali alle porte, che cosa ne sarà della Penisola? Radicamento di una comunità e uno staff motivato, questa è la «ricetta» di Fabio Barsanti, che nel 2017 è stato eletto consigliere a Lucca. Con la lista civica Difendere Lucca si è ricandidato portando avanti un’intensa campagna elettorale, superando il 9% e diventando l’ago della bilancia al ballottaggio che ha portato alla vittoria del centrodestra permettendo a Barsanti, nominato assessore, di incidere significativamente sulla vita della propria città. Ma per fare questo, sottolinea il consigliere Andrea Nulli, ci vuole coraggio delle proprie scelte e saper tenere la barra dritta. estratto da www.primatonazionale.it

I commenti

"I miei valori sono altri" Esco da Italexit



Ho lasciato la carica di coordinatore provinciale di Pisa di Italexit e commissario straordinario di Livorno e ritirato la mia candidatura all’uninominale del Senato nel collegio Pisa-Firenze per una serie di scelte compiute sul territorio dal partito che non mi rappresentano e che, anzi, sono sicuro siano lesive dell’immagina stessa della formazione politica guidata da Gianluigi Paragone. Mi riferisco al profilo di due candidati Italexit su Pisa e del coordinatore regionale del partito, Lorenzo Gherardini. Quest’ultimo si è presentato alla elezioni politiche del 2018 nelle liste elettorali di Casapound a Firenze. Il 2 aprile scorso si è recato nella sede di Casapound a Lucca, per firmare accordi per le elezioni comunali. Presenti all’incontro tre altri politici, tra cui il consigliere comunale di Pisa, fuoriuscito dalla Lega dove era stato eletto come indipendente, Manuel Laurora, e un assessore di Lucca, Fabio Barsanti, entrambi attualmente in carica ed, evidentemente, entrambi vicini alla formazione politica. Per quanto riguarda i candidati, la signora Cinzia Del Bigallo, già referente a Volterra della destra di Storace, è stata condannata a sette mesi per truffa aggravata e definitivamente per danno erariale nel 2020 (per avere abbandonato il posto di lavoro per attività personali con mezzo di servizio): lei ha presentato ricorso ma la Corte dei Conti l’ha già riconosciuta colpevole di aver provocato un danno erariale alla Provincia di Pisa, si legge nella sentenza dei magistrati contabili,"per avere abbandonato le proprie mansioni di ufficio per dedicarsi ad attività personali, utilizzando il mezzo di servizio con il quale si recava a fare la spesa". Il signor Ivan Della Valle, invece, non ha restituito la somma di 200 mila euro al Movimento 5 stelle, in cui era stato eletto in Parlamento e verso cui si era impegnato in tal senso. Condotte che non rispecchiano il mio modo di fare politica, che guarda alla totale trasparenza nell’esercizio delle proprie funzioni e che mi hanno spinto a prendere definitivamente le distanze da Italexit.

*Ex coordinatore

provinciale Italexit, Pisa

xavier - 12/09/2022 11:14

«Idee, coraggio e radicamento: così abbiamo battuto la sinistra»: parla Fabio Barsanti

primato nazionale

Se la roccaforte toscana è sempre meno rossa lo si deve anche lui, che è stato decisivo nella vittoria del centrodestra alle elezioni di Lucca: «Qui abbiamo creato un vero laboratorio culturale, non si vince facendosi dettare l’agenda dall’avversario»

Di Fabrizio Vincenti -30 Luglio 2022
All’armi, son tornati! Ago della bilancia. L’uomo nero al potere. Una reale ventata di aria fresca in politica. Comunque la si pensi, Fabio Barsanti è stato uno dei protagonisti dell’ultima tornata elettorale amministrativa di giugno. Il risultato colto dalle sue liste (Difendere Lucca, Centrodestra per Barsanti, Prima Lucca-Italexit con Paragone) nell’elezione a sindaco di Lucca ha sorpreso molti osservatori con il suo 9,4% e generato l’ennesimo assalto mainstream, abilmente pilotato dal Pd, all’insegna dell’insorgente (anzi, mai morto) pericolo nero.

Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di agosto 2022

Barsanti, che alle scorse Comunali, nel 2017, aveva comunque sfiorato l’8% con CasaPound, è finito per diventare l’ago della bilancia al secondo turno, dove si sono affrontati Francesco Raspini per il centrosinistra e Mario Pardini per il centrodestra, quest’ultimo con uno svantaggio di circa otto punti dal rivale. L’apparentamento tra Pardini e Barsanti – oltre che con un candidato centrista – ha gettato nel panico le anime belle della sinistra, che hanno di nuovo sfoderato l’arma sempre più spuntata dell’antifascismo, prima di tutto perché hanno fiutato la disfatta.

Leggi anche: C’era una volta la rossa Toscana. Non solo Lucca, ora la destra smetta di aver paura

Pardini, con Barsanti al suo fianco, ha recuperato le migliaia di voti di svantaggio e superato al ballottaggio l’avversario con il 51% dei consensi. E così la destra più sociale e popolare – ma anche realmente radicata rispetto ai partiti tradizionali – è finita al governo della città con un esperimento di vera unità di tutte le forze che si oppongono al Pd. Due gli assessorati ottenuti da Difendere Lucca, entrambi di peso: Barsanti – da metà consiliatura sarà anche vicesindaco – allo Sport, Protezione civile e Territorio, Mia Pisano alla Cultura, oltre a tre consiglieri comunali. Una minirivoluzione compiuta nel segno di un impegno politico costante durato anni e che alla fine la città ha voluto premiare nonostante gli anatemi.

Intervista a Fabio Barsanti
Barsanti, come ci si sente da assessore dopo una vita passata sulle barricate all’opposizione?

«Vorrei dire “bene”, ma non è la parola giusta. Ci si sente contenti di aver raggiunto una posizione da cui incidere, finalmente, sul governo della città. Dove si può cambiare in meglio la vita dei cittadini e realizzare quanto richiesto dai propri elettori. Si tratta di una grande sfida e di una grande responsabilità, ma mi sento pronto. E si sente pronto tutto il gruppo che mi sostiene: non abbiamo lavorato in questi anni solo per “opporci”. Adesso lo dimostreremo».

Al primo turno ha deciso di correre da solo, mentre tutto il centrodestra era sul futuro sindaco Pardini: perché?

«Ho corso da solo perché una parte importante della città me lo chiedeva. Al primo turno ho raccolto il 9,5%, ma la sensazione è che ci fosse un consenso maggiore, che però non si è espresso per vari motivi, fra cui il famoso ricatto del “voto utile”. Il modo con cui i partiti hanno scelto Pardini come candidato non dava garanzie per un reale cambiamento per la città. Quindi è stato necessario misurarsi separatamente al primo turno, per poi trovare quella sintesi felice che ha vinto il ballottaggio».

Poi cosa è successo dopo il primo turno?

«La campagna elettorale smuove e crea energie, ciò che entra si trasforma durante il percorso. Si spostano i pesi, si trova un equilibrio prima inimmaginabile o difficile da realizzare. Questo gioco di energie ha reso possibile la creazione della grande alleanza che ha sconfitto il Pd. Siamo arrivati tutti con le idee più chiare e con una chiara volontà di…





Fabrizio Vincenti

mikas - 11/09/2022 21:05

Fabio Barsanti, ex CasaPound: "Meloni se fai come me vinci. Lucca laboratorio politico nazionale”. E attacca Calenda e Letta…

L’uomo nero del momento è lui, Fabio Barsanti, ex CasaPound, chiave vincente per portare una giunta di centrodestra a Lucca e possibile vicesindaco. Ma Barsanti respinge le accuse: “Calenda è venuto qui a fare il pugno chiuso insieme a Enrico Letta. Questa cosa mi fa vomitare”. Poi indica la strada a Giorgia Meloni: “Il centrodestra deve guardare alla sua destra come è successo a Lucca, senza strizzare l’occhio a quei magma che ci sono al centro”. Attacca e denuncia: “Siamo visti come dei liberatori. La sera della vittoria una signora di sinistra che ha deciso di appoggiare noi è stata spintonata e presa a male parole. Come mai questa cosa non è stata riportata da nessun quotidiano?” E sul chiedere scusa per non essersi mai dichiarato antifascista: “In 40 anni non l’ho mai detto, perché farlo adesso? Perché qualcuno mi ricatta?”

F
abio Barsanti, che abbiamo intervistato durante BlackList, è uno dei più importanti artefici della vittoria del centrodestra a Lucca, l’unico capoluogo che la coalizione di Matteo Salvini e Giorgia Meloni è riuscito a togliere al centrosinistra. Barsanti, ex leader di CasaPound, con il suo sostegno all’attuale sindaco Mario Pardini, ha fatto muovere Carlo Calenda ed Enrico Letta fino a Lucca per la chiusura della campagna elettorale. Con le sue parole ci ha dipinto un quadro completo della situazione politica di Lucca, dell’odio sempre presente tra le due fazioni di destra e sinistra, della sua passata militanza in Casa pound che ancora fa discutere, e infine ha invitato Giorgia Meloni a seguire la strategia politica di Lucca per raggiungere la vittoria.

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Fabio Barsanti insieme al sindaco di Lucca Mario Pardini
Barsanti cosa pensa delle polemiche sollevate dopo le elezioni e la vittoria del centrodestra?

Sembra che il centrodestra non abbia diritto di festeggiare dopo 10 anni di cappa amministrativa del PD. L’aria che si respira è di liberazione e noi come anche tutta la coalizione del centrodestra siamo visti come dei liberatori. La sinistra era convinta di vincere, hanno perso e questa frustrazione la riversano su di noi.

Un quotidiano scrive che alcuni tuoi sostenitori cantavano in coro “Lucca nera alé alé” e che si siano state fatte offese pesanti nei confronti della moglie del candidato perdente Raspini.

Nessuno delle centinaia di persone che erano lì ha sentito i cori che questo giornalista ha messo in bocca ai miei fan. Un conto è un coro dei sostenitori, un conto è una singola persona senza contare che se c’è stato qualcuno che nei momenti dei festeggiamenti ha offeso la moglie di Raspini è un cafone, ci vuole il massimo rispetto per sua moglie. Ma allo stato attuale non c’è una prova, un video o altro, questa è una mistificazione alla quale non credo. Nella settimana prima delle elezioni la sinistra ha fatto una campagna di odio verso il sottoscritto e tutto il centrodestra come se si fosse apparentato col demonio. Questa è la sinistra, pretende una superiorità morale quando poi è la prima a provare odio nei confronti della fazione opposta.

L’odio tra fazioni politiche però esiste da entrambe le parti non solo a sinistra.

Si, è vero, ma ti aggiungo che la sera della vittoria del centrodestra, proprio vicino alla sede del PD, passava una signora di sinistra, attenzione sottolineo di sinistra con una realtà storica e politica antifascista, ha deciso di appoggiare una lista del centrodestra e non è stata fatta passare, spintonata e presa a male parole da un gruppo di persone del centrosinistra. Chiediti perché questa cosa non è stata riportata da un quotidiano su sei.

Il caso è comunque molto interessante perché tu provieni da un’estrazione politica, quella di CasaPound, che è sempre stata considerata estremista e fascista.

Ho partecipato al tavolo del centro destra per più di un anno, non c’è mai stata nessuna polemica. Hanno approvato sette mozioni mie, cosa vuol dire? Che hanno approvato le mozioni di un fascista estremista mascherato da agnello? I fatti dicono il contrario. Guarda caso che nel preciso istante in cui è stato fatto l’apparentamento del mio partito (Difendere Lucca, ndr) e la coalizione del centrodestra, è tornato il pericoloso criminale estremista e così via. Questa è una strategia cinica, spietata e fondata sulla menzogna per mettere paura alle persone agitando un pericolo inesistente. Ma di fronte ai fatti, le persone non ci sono cascate.

Questo è sicuramente un caso molto interessante perché a livello nazionale non è successo da nessuna parte che una coalizione di centrodestra, con questa rosa di partiti, riuscisse effettivamente a vincere. Senza contare che la tua estrazione da ex Casa Pound è ancora sulla bocca di tutti, ti sei definito un fascista del terzo millennio, CasaPound era considerata un covo di fascisti e violenti. Tutto questo ha comunque un peso.

Guarda, il caso di Lucca ha portato qualche eurodeputato che ha gridato al pericolo democratico o altri esponenti politici come la Boldrini, insomma tutto quel ciarpame politico. Questa cosa ha di fatto umiliato a livello nazionale la nostra città. La realtà è che Lucca è diventata un laboratorio politico perché laddove Lucca strizzava l’occhio al centro sinistra, ha perso, al contrario dove si è unita con una destra radicata sul territorio, che fa politica sociale, cultura e opposizione, il risultato è stato la vittoria. Parliamoci chiaro, il PD è il partito che gestisce il potere in questa nazione, nelle regioni, nello stato e nei comuni, anche dove non sono in maggioranza consiliare. Perché hanno in mano magistratura, apparato pubblico, comparto scuola e così via. Il PD è il partito unico del potere. La coalizione che ha creato questo laboratorio politico era formata certamente da una coalizione di centrodestra ma con una buona dose di persone tendenti a sinistra. Dovrebbero fare un po’ di autocritica anziché buttarla sempre sull’antifascismo, si facciano due domande del perché anche diversi elettori della sinistra hanno scelto una coalizione di centro destra.

Credi che la Meloni o Salvini possano replicare su scala nazionale la strategia politica attuata a Lucca per vincere?

Siamo in momento storico molto importante perché la sinistra sta aprendo un dibattito dove pare ci sia un ritorno ad Italia Viva, con Azione di Calenda che è venuto anche a Lucca a fare il pugno chiuso insieme a Enrico Letta, e già questa cosa mi fa vomitare. Il centrodestra a livello nazionale se vuole vincere le elezioni l’anno prossimo dovrà interrogarsi su quale debba essere la strada migliore da intraprendere e per farlo credo che il centrodestra debba tornare ad essere un’alternativa al centrosinistra senza strizzare l’occhio a quei magma che ci sono al centro. Certo se intende stare al governo con Draghi dove la confusione regna sovrana non è la strada corretta. Io credo che il popolo del centrodestra voglia tornare ad un centro destra di tre o quattro anni fa, io l’ho fatto e ho rappresentato in parte attraverso delle istanze e delle idee che se ci pensate bene erano quelle del centrodestra di tre o quattro anni fa quando Meloni e Salvini non dicevano esattamente le stesse cose che dicono adesso. Se la Meloni vuole vincere le elezioni credo che debba puntare su una strada come questa e comunque Lucca, voglio ripeterlo, è un laboratorio politico dove si può dimostrate che un centro destra con una coalizione così formata sia in grado di governare.

Non hai mai detto di essere antifascista. Non lo dici nemmeno oggi?

In 40 anni non l’ho mai detto, perché farlo adesso? Perché qualcuno mi ricatta? Io ti posso dire questo, per me c’è una cosa nella quale io mi riconosco e che pretendo vengo rispettata anche dagli italiani. Questa cosa è la Costituzione. Questa è la carta che io riconosco e credo che nessuno mi debba dare un patentino di legittimità. La storia è una cosa molto complicata, il ricatto della sinistra non lo accetto, ho dimostrato con i fatti di impegnarmi nella vita politica democraticamente quindi non ho bisogno di dire niente e non devo niente né all’ANPI né a nessun altro.


https://mowmag.com/attualita/parla-l-uomo-nero-del-momento-fabio-barsanti-ex-casa-pound-meloni-se-fai-come-me-vinci-lucca-laboratorio-politico-nazionale-e-attacca-calenda-e-letta

black - 11/09/2022 21:02

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