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  • 09/09/2025 16:55

Tambellini candidato in Regione: la coerenza smarrita del PD

È ufficiale: Alessandro Tambellini, già sindaco di Lucca, si candida per la Regione Toscana nelle file del Partito Democratico. Una scelta che lascia quantomeno perplessi, e che suona come l’ennesimo schiaffo agli elettori di sinistra che da anni denunciano la distanza tra parole e fatti della politica locale. Non occorre stilare un lungo elenco dei demeriti amministrativi dell’ex sindaco: ciascun lucchese ne ha memoria. Basterebbe richiamare alla mente un episodio “minore”, ma emblematico: la vicenda del tiglio monumentale della stazione. Il progetto del sottopasso ferroviario prevedeva una rampa che sarebbe sbucata proprio sull’albero. Invece di ripensare anche solo marginalmente il tracciato, Tambellini decretò il taglio del tiglio, dichiarandolo malato e pericoloso per l’incolumità pubblica. L’albero fu persino transennato, a beneficio della messinscena. Peccato che quel tiglio, a distanza di anni, sia ancora lì, rigoglioso e vivo, mentre altre piante cittadine sono cadute sotto le intemperie. La storia parla da sola: chi proclamava valori di ascolto, tutela ambientale e rispetto dei cittadini, nei fatti li tradiva con arroganza e superficialità. E oggi il PD premia questa stessa incoerenza con una candidatura regionale. Non c’è da stupirsi, poi, se cresce la disaffezione degli elettori. La politica che pretende di “rappresentare” i cittadini, ma che in realtà li considera spettatori passivi di decisioni calate dall’alto, finisce inevitabilmente per perdere credibilità. Auguri dunque al candidato. Ma non ci si domandi, domani, perché l’urna resta sempre più vuota.

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