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  • 12/12/2022 10:49

La sanità nella “Valle del Serchio”: quale futuro?

Ora più che mai è necessario tornare a parlare di sanità, in un momento politico in cui il nuovo Governo ha poche idee sul da farsi e la Regione Toscana naviga con difficoltà, nel tentativo di trovare soluzioni di comprovata efficacia ed evidenza scientifica, in assenza a livello regionale del supporto degli organismi di governo clinico, di cui non sono ancora stati nominati i responsabili.


Vogliamo porre l’attenzione sulla zona della “Valle del Serchio”, la quale fa parte della USL Toscana Nord - Ovest e che, data la sua collocazione geografica periferica, risente maggiormente dell'abbandono politico centrale, lasciando ai Sindaci dell'area la responsabilità di controllare e decidere di conseguenza.


Ma il controllo senza una seria programmazione incentiva i singoli Comuni a “tirare l'acqua al proprio mulino”, spingendoli, talvolta, a prendere decisioni che comportano costi eccessivi ed inutili e conseguenze anche catastrofiche.
Per non parlare, poi, di quelle Amministrazioni comunali che si fanno portatrici, a priori, degli interessi di Comitati sorti solo per dire no a qualsiasi proposta costruttiva.


Per colpa dei vari campanilismi, abbiamo perso l'occasione di realizzare un nuovo, unico presidio ospedaliero della “Valle del Serchio”; nel frattempo si stanno sperperando decine di milioni di Euro per rattoppare alla meglio ciò che già esiste, senza tenere conto delle effettive necessità territoriali e dei tempi di realizzazione.

Abbiamo bisogno di un'assistenza sanitaria capace di intercettare le reali esigenze della popolazione, effettuando in loco la maggior parte della diagnostica e filtrando le richieste di primo intervento così da non intasare i Pronto Soccorso che dovrebbero occuparsi solo di emergenze gravi e che, nel contempo, presentano carenze di personale.


Le necessità del malato devono essere al primo posto. Come fare?

Analizzare e valutare le caratteristiche ed esigenze del territorio è fondamentale: nascite, invecchiamento della popolazione, distanze da percorrere, strutture attualmente presenti.


Siamo favorevoli alla realizzazione di un unico ospedale nel territorio della “Valle del Serchio”, con un Pronto Soccorso dotato di attrezzature e personale in grado di risolvere i casi gravi. 
Ed ancora, occorrerà realizzare una Casa di Comunità che fornisca assistenza di base continuativa e filtri gli accessi al Pronto Soccorso, demandando ai centri specialistici provinciali e/o regionali la gestione dei casi clinici che necessitano di alta specialità.

 

Quale sanità vogliamo per la “Valle del Serchio”?


È il momento, quindi, di rispondere, senza indugi. Ma per fare questo occorre individuare i bisogni della popolazione ed avanzare soluzioni senza preconcetti, velleità campanilistiche ed interessi personalistici. A tal fine sarebbe opportuna una valutazione complessiva e sistemica delle necessità ospedaliere del servizio sanitario da parte della Regione.


Purtroppo le manovre politiche della USL e della Regione Toscana, in questi ultimi anni, sono state orientate più alla riduzione della spesa pubblica che ad una soddisfacente tutela dei diritti dei pazienti ed al mantenimento dei servizi sanitari necessari.

Azione è pronta, con i suoi esperti, a farsi carico dei problemi dei cittadini ed a contribuire alla riorganizzazione e programmazione della Sanità toscana, partendo dalla valutazione delle necessità strutturali, del personale ed economiche e tenendo conto delle differenti realtà territoriali. 


Un preciso ed immediato riscontro, inoltre, permetterà di spendere bene e velocemente i soldi previsti dal PNRR: vogliamo perdere anche questa occasione?

La nostra salute è il bene più prezioso che abbiamo: cerchiamo di averne cura. 

Per questo dobbiamo affidarla a persone serie e competenti che abbiano visione di insieme, capacità analitiche, che siano in grado di avanzare proposte concrete e realistiche e che antepongano i diritti fondamentali dei cittadini al loro personale tornaconto.

Ancora una volta, fatti, non parole, nell'interesse del bene più importante: la nostra salute.

 

Lucia Dianda

Coordinatrice con delega alla Sanità – Esecutivo Azione Provincia di Lucca;


Piero Donati:

Delega alla Sanità e Coordinatore Mediavalle - Esecutivo Azione Provincia di Lucca

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