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  • 16/03/2023 15:25

"Con i tagli alla scuola avremo bambini di serie A e di serie B"


 E’ notizia di queste settimane, l’intenzione da parte del governo Meloni di portare avanti il provvedimento, già approvato lo scorso dicembre attraverso la legge di bilancio, che vedrà drastiche perdite di autonomia degli istituti scolastici operanti sul territorio nazionale.

"Tagliare la scuola -  precisa il Pd Altopascese - sembra la soluzione scelta per risparmiare risorse a discapito di un settore già vittima da anni di una mancanza di lungimiranza e di politiche efficaci di investimento per le future generazioni." 
Quasi un’istituzione scolastica autonoma su 10 sarà tagliata sul territorio nazionale e dovrebbero essere fra 20 e 30 gli istituti in Toscana ad essere accorpati.

Ciò che preoccupa maggiormente - prosegue - sono le implicazioni e le ricadute sulla qualità della didattica e sui livelli occupazionali del personale scolastico: non riuscire più a mantenere la stessa capacità di svolgere un servizio scolastico adeguato sembra essere un rischio concreto, che causerà un’ulteriore perdita di funzionalità ed efficienza del settore. 
Eppure, la pandemia dovrebbe averci insegnato che tagliare su sanità e scuola è stato, negli anni, un tentativo scellerato di risparmiare risorse, che ha prodotto solo precariato e ulteriori ostacoli ad una buona gestione degli istituti, fonte primaria di crescita dei nostri figli e delle generazioni che ci succederanno. 

Ad Altopascio, in questi anni, un’amministrazione di centro-sinistra ha dimostrato che invece un’inversione di tendenza è possibile e ha evidenziato coi fatti quanto sia necessario investire sulla scuola attraverso delle politiche chiare e concrete, attraverso una visione politica che punti ad una società più equa e giusta dal punto di vista della formazione, dell’educazione e delle possibilità che ogni bambino deve avere di potersi istruire attraverso la scuola pubblica. 
E come lo ha fatto? Intervenendo sulle strutture scolastiche preesistenti, grazie alla messa a norma e alle verifiche sismiche degli istituti; con il ritorno delle mense interne per aumentare la qualità del servizio; con un'attenta progettazione e acquisizione di risorse, fondamentali per la costruzione di nuovi plessi scolastici sul territorio. 
Altopascio è, quindi, un chiaro esempio di come sia possibile scegliere la scuola come investimento prioritario per lo sviluppo dei territori e della società; è la dimostrazione che solo delle politiche attente al ruolo primario della scuola e al valore forte di una istruzione pubblica, possono guardare con lungimiranza e speranza ad un futuro fatto di cittadini attenti e preparati alle sfide di un mondo che cambia velocemente e che rischia di lasciare indietro qualcuno.

I commenti

La perdita di autonomia degli istituti dipende dal fatto che non nascono abbastanza bambini. Le scuole sono vuote e non ha senso mantenere turbe di dirigenti scolastici e di professori. Il lavoro del futuro è la badante e non la professoressa. Volete le assunzioni nella scuola? Datevi da fare a produrre figli.

anonimo - 17/03/2023 01:50

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