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  • 21/06/2023 00:33

IL 23 E 24 AGOSTO, LUCCA SI COLORI CON LA BANDIERA DELL'UCRAINA!!!

L’estrema destra lucchese ed in particolare il movimento denominato “la Rete dei Patrioti”, appare molto attiva nel fare propaganda filorussa e contraria alle ragioni dell’Ucraina. Il suddetto movimento collabora con l’associazione “Vento dell’Est”, organizzazione che, come dimostra il suo simbolo, è dichiaratamente vicina alle posizioni della Russia. L’attività della Rete va dall’organizzare tornei di calcetto con il discutibile obbiettivo di finanziare opere realizzate dall’amministrazione russa nelle zone occupate dell’Oblast di Lugansk, alla presentazione di libri critici nei confronti della NATO, all’organizzazione di manifestazioni, come quella svoltasi lo scorso maggio in piazza del Giglio, contrarie all’invio di armi all’Ucraina. Nelle ultime elezioni, al ballottaggio, il movimento “Difendere Lucca”, come noto, ha appoggiato la candidatura del Sindaco Pardini, ma nella lista di Difendere Lucca era anche presente un esponente della Rete dei Patrioti, che per altro non è risultato eletto in Consiglio Comunale. Riteniamo che la tradizione del centro destra moderato italiano ed europeo sia ben distante dalle posizioni anti americane e anti NATO, che alcuni esponenti dell’estrema destra lucchese portano avanti. Riteniamo dunque sia opportuno che il Comune di Lucca manifesti in modo chiaro il suo appoggio per la causa dell’Ucraina. Ci rivolgiamo quindi al Sindaco Pardini perché faccia in modo che i prossimi 23 e 24 agosto un monumento della nostra città sia illuminato con i colori giallo e azzurro. Ricordiamo che il 23 agosto si celebra la festa della bandiera nazionale e il 24 l’indipendenza dell’Ucraina. Pensiamo che con questo gesto l’Amministrazione Comunale possa esplicitare in modo chiaro una posizione che si collocherebbe nella tradizione del centro destra liberale italiano. 


PER LUCCA E I SUOI PAESI

I commenti

La ringrazio per l'articolata risposta.
Non sono, lei se ne è accorto, un esperto del problema. Mi volevo solo esprimere sul fatto che ogni posizione è legittima, purché la si motivi (come ha fatto lei) e non ci si limiti a dire alla gente "qui sul muro c'è la bandiera dei 'buoni'".
Ribadisco che non amo Putin e non amo Zelensky (che però, a quanto sembra, oggi "deve" essere acriticamente sostenuto "fino alla vittoria totale") così come negli anni 90 non amavo Miloševi? e Tu?man.
L'esempio che lei fa dell'alto adige purtroppo è calzante, (lei mi ha raccontato più o meno la dinamica della dissoluzione della Cecoslovacchia alla fine degli anni trenta) ma ribadisco che, al di là della descrizione sommaria, è molto difficile (e per me anche poco importante) risalire alla genesi primaria delle porcate-nelle-zone-di-confine. Ci sono due gruppi distinti che non riescono a convivere fra loro e si sparano addosso. Tra serbi e croati era più facile capire il perché, in quanto c'era un odio secolare, e anche nel caso dei tedeschi dei Sudeti, ma tra russi e ucraini mi sa spiegare quale sia la motivazione ufficiale?
Intuisco motivazioni economiche, perché davvero non riesco a vedere molte differenze "razziali", etniche o culturali tra un ucraino e un russo che per 70 anni hanno convissuto nella stessa unione sovietica. Come se un texano sparasse a uno di New York.
Ero un fan dell'Unione sovietica, non perché comunista ma perché mi piacciono le grandi aggregazioni, sono convinto che l'indipendenza sia cosa giusta, ma i nazionalismi esasperati siano nocivi.
Pensi che mi piaceva persino l'impero austroungarico, visto ciò che ha comportato la sua dissoluzione.
Con questo non dico che la Grande Russia di Putin dovrebbe papparsi l'Ucraina, solo mi domando perché non sia andato in porto il progetto di Gorbacev, che se non sbaglio pensava a una sorta di confederazione sul modello statunitense, e sempre mi domanderò chi e perché ha interesse a esasperare i nazionalismi e le frammentazioni etniche. C'è chi dice sia qualcuno che la frammentazione nazionalistica l'ha già una volta sperimentata, l'ha scampata e ora da un centinaio d'anni la ripropone (agli altri) come parte della sua politica estera. Non lo so.
Mi fermo, perché ripeto, non sono esperto del problema nè voglio diventarlo (mi basta aver visitato tre volte una certa parte della Croazia a fine anni 90).
Sui fasci sfascicolati però, la prego di lasciarmi le mie illusioni, inoltre le assicuro che io non voglio, nè posso, "mandare in vacca" un bel niente.
Grazie ancora.

JD - 23/06/2023 09:34

Partiamo intanto dallo stadio. Da quello di Lucca intendo, sul muro esterno c'è scritto: "pisano come Zelensky", che non significa che il Presidente dell'Ucraina è simile all'assessore alla cultura del Comune di Lucca, bensì che è simile ad un tifoso del Pisa. In gergo da tifosi vuol dire che Zelensky è uno sciabigotto (per esser buoni). Penso che se un ragazzo se ne andasse nella curva dei tifosi della Lucchese, non dico con una bandiera dell'Ucraina, ma semplicemente con una maglia con il tridente (il simbolo dell'Ucraina) rischierebbe insulti e ciaffate. Quindi non si illuda, i fasci non sono "sfascicolati", ma sono quasi tutti allineati, coperti e putiniani di ferro.

Chiaro dunque che nel centro destra è un po' difficile avere una posizione sulla faccenda, visto il putinismo dell'ala estrema (che a livello nazionale conta zero, ma che a Lucca conta tanto) e visto anche il putinismo del defunto Berlusconi e del vivente Salvini.

Veniamo ora al 2014 e dintorni. Intanto Lei parla di "porcate che da sempre si fanno nelle zone di confine...". Il termine "zone di confine" mi pare un minimo fuorviante. Infatti le cose (o le porcate) sono successe tutte e soltanto sul territorio internazionalmente riconosciuto (anche dalla Russia....) come appartenente alla Repubblica di Ucraina. L'Ucraina un soldato sul territorio russo non ce l'ha mai mandato, quanto meno fino all'aggressione aperta (febbraio 2022). Ma cosa è successo in certe aree dell'Ucraina nel 2014? Sarebbe lungo qui spiegarlo, ma le faccio un esempio riferito ad un territorio italiano. Diciamo un territorio italiano "di confine". Diciamo che la prossima settimana il Presidente della Provincia di Bolzano, denunciando il non rispetto della lingua tedesca da parte dell'Italia, proclamasse la Repubblica Popolar del Tirolo del Sud. Supponiamo che una cinquantina di sindaci della provincia aderisse all'idea del Presidente. Supponiamo che la mattina dopo gli Schutzen occupassero i municipi e la sede della provincia. Però non gli schutzen con il cappellino con la piuma. Degli schutzen un po' diversi, in mimetica, mitragliatore da guerra, casco e giubbotto antiproiettile. Questi omini in mimetica sarebbero pronti a sparare sui carabinieri italiani e su chiunque si opponga a loro. Il giorno successivo ci sarebbe la reazione italiana con colonne armate dirette verso Bolzano per riportare l'ordine, ma a quel punto una potenza confinante, diciamo l'Austria, mostrerebbe subito simpatia per la Repubblica Popolare del Tirolo del Sud e fior di omini verdi, cannoni, blindati e simili comincerebbero ad affluire dal Brennero per aiutare i fratelli del sud. A quel punto si stabilirebbe una linea del fronte a sud di Bolzano con cinque o sei anni di guerra a bassa intensità, cannonate e perfino un razzetto impazzito che finisce in un aereo di passaggio mandando al creatore un centinaio di passeggeri.

Non so come si possa negare il diritto degli ucraini a difendere il loro territorio, facendo di ogni erba un fascio (rieccolo il fascio!!) e dicendo, come fa Lei, che questo o quello per me pari sono.

Nel 2022 poi la Russia, unilateralmente, senza ulteriori provocazioni o attacchi sul suo territorio, ha rotto in guerra aperta e non certo per conquistare delle "zone di confine", ma tirando razzi su tutto e soprattutto attaccando, attraverso il territorio di una nazione satellite (della Russia) come la Bielorussia, il centro dell'Ucraina stessa e la sua capitale.

Quindi non si tratta di fare gli ultras di Putin o gli ultras di Zelensky, come dice Lei mandandola un po' in vacca, ma di prendere le parti dell'aggredito di fronte ad un aggressore che non solo è imperialista, ma si è macchiato di gravi crimini di guerra a Nord di Kiev. Dimenticati i ciclisti presi a fucilate? Oppure crede veramente che fossero dei manichini, come spiegato da alcuni rascisti italiani?!?

Concludendo, il Sindaco dovrebbe prendere il coraggio a quattro mani e colorare di giallo e blu un bel monumento. Stupisce semmai che nessun consigliere comunale di nessun partito abbia il coraggio (per ora) di chiederglielo ufficialmente.

anonimo - 22/06/2023 02:55

COSÌ SI RENDE OMAGGIO AI NAZISTI.STUDIATE LA STORIA PRIMA DI PARLARE.

Catia - 21/06/2023 21:35

Ma perché il comune "dovrebbe" per forza prendere le parti di questo o quello? Siamo a San Siro? Non sarebbe meglio organizzare una bella manifestazione dove, in egual misura, si analizza la situazione e si evidenziano le ragioni per cui, almeno fin dal 2014, son state fatte le solite porcate che da sempre si fanno nelle zone di confine quando si vuol creare casino? A me per esempio (per quel che ho capito in un annetto) sembra che Putin -E- Zelensky si meritino -entrambi- un sonoro VAFFANCULO per le responsabilità che hanno e che solo il popolo ucraino (ma anche molti russi, perché no) meritino comprensione e solidarietà per le loro sofferenze. Non c'è un buono e un cattivo, non è una puntata di Goldrake.
Poi fra quelli del (centro?)destra, mi sa che sia un po' difficile mettersi d'accordo, perché anche nella parte filoucraina mi pare ci sia stato un bel po' di estremismo nero nero, rappresentato anche da elementi lucchesi. Perché gli estremisti destri, notoriamente sono antiNatoputiniani, ma pure filoucraini azoviani, ecc. ecc. Difficile, al limite della schizofrenia.
Mi sa che la faccenda dell'Ucraina ha sfascicolato i fasci.

JD - 21/06/2023 11:24

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