“Non dimentichiamo che Baccelli promise che i lavori sarebbero partiti nel 2014”
								
                                                                 Ponte sul Serchio, Fantozzi (Fdi): “Non dimentichiamo che Baccelli promise che i lavori sarebbero partiti nel 2014”  
  
 “Finalmente arriva il nuovo bando di gara per un’opera 
infrastrutturale tanto annunciata quanto in ritardo a causa delle 
divisioni nel Pd” 
  
 
   
 
  
    Lucca 01/07/2022 – “Sarà la volta buona? La domanda è quanto
 mai opportuna visto che nel 2014 l’allora presidente della Provincia 
Baccelli aveva annunciato che in breve tempo sarebbero partiti i lavori 
per il Ponte sul Serchio. A distanza di 8 anni siamo al 
bando-bis per la gara di quest’opera infrastrutturale fondamentale per 
la mobilità e lo sviluppo del territorio. Adesso è stato ripresentato il
 bando che deve necessariamente tenere conto degli enormi rincari delle 
materie prime, acciaio in primis: il prezzo è lievitato di 3,6 milioni 
di euro portando l’opera a 23 milioni e 300mila. Pensate a quale
 risparmio per la comunità ci sarebbe stato se i lavori fossero davvero 
partiti nel 2014! Si è passati dai 15milioni e 620mila del 2017 ai 
19milioni e 700mila del 2021 fino e agli attuali 23 milioni e 300mila. Sulla
 precedente gara di febbraio, sin da subito facemmo presente che sarebbe
 stato impossibile procedere con i prezzi che erano stati inseriti ed i 
fatti ci dettero, purtroppo, ragione. Fummo l’unica forza politica a 
denunciare che la Provincia non doveva procedere con la gara per il 
Ponte sul Serchio perché fuori prezzo, le aziende lucchesi si erano 
tirate indietro proprio per questo motivo” dichiarano il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi ed il coordinatore comunale Fdi di Lucca Nicola Buchignani.  
  
 
   
 
  
 
   
   
   
   
  
    “Ci auguriamo, nell’interesse della comunità, che questa sia la 
volta buona e che le infrastrutture vedano finalmente la luce anche a 
Lucca dopo anni di soli annunci e ritardi targati Pd. Ma attenzione: 
senza la viabilità accessoria il ponte rischia di diventare una 
cattedrale nel deserto. La speranza, dunque, è che lo stanziamento sia 
sufficiente anche per realizzare le connessioni alla viabilità 
territoriale” sottolineano Fantozzi e Buchignani.