MULINA DI STAZZEMA È LUOGO DI STRAGE NAZIFASCISTA MA ANCHE DELLA RESISTENZA VERSILIESE.


 
Dal prossimo 25 aprile s' inizi a ricordare anche in questo luogo della Resistenza e della Liberazione.
 
 
 
Stazzema_ La frazione di Mulina non è solo luogo di strage nazifascista ma anche della Resistenza versiliese. Se pur con grande dispendio di energie si è ricomposta la frattura della storia della barbarie nazifascista che per ben 47 anni ha ignorato le vittime della frazione, ancora non lo è quella che ignora l'importanza di Mulina nella storia della Resistenza versiliese. Quest'ultimo aspetto è ancora da affermare. Il 18 luglio 1944 i capi partigiani delle diverse formazioni che operavano nella zona si riunirono in uno “streto” sul Colle di Culerchia, loc. Logo di Calcaferro, frazione di Mulina di Stazzema, sul versante destro del Colle di Pomezzana, per costituire la X Bis Brigata Garibaldi - Gino Lombardi. Otto giorni prima, il 10 luglio, don Fiore Menguzzo aderì come cappellano alla formazione di Lorenzo Bandelloni. Il 12 agosto 1944 don Fiore Menguzzo fu ucciso da nazifascisti. Il 6 giugno 1945 il comandante Lorenzo Bandelloni aggiungeva a penna, sul documento dattiloscritto intestato “Corpo Volontari della Libertà- Form. L. Bandelloni - Gruppo G. Lombardi”, avente per oggetto "Denuncia di morte del partigiano Menguzzo don Fiore fu Antonio", queste parole: « Questa morte va ritenuta avvenuta in servizio e per causa di servizio ». Il prossimo 25 aprile, nell'anno dell'80esimo anniversario dell'uccisione del sacerdote, si dovrà iniziare ad onorarlo come don Libero Raglianti e tante altre figure partigiane. Auspico che il Comune di Stazzema il prossimo 25 aprile provveda a deporre una corona d'alloro presso il monumento che dal 2000 ricorda la medaglia d'oro don Fiore Menguzzo nella frazione di Mulina in cui svolse il suo ministero sacerdotale e dove fu trucidato insieme ai suoi cinque famigliari.
 
Giuseppe Vezzoni, 12 aprile 2024
 
Streto: capanna in pietra e in legno adibita per la conservazione del fieno per il bestiame e costruita nelle vicinanze dei terreni coltivati.
 


La croce nel che ricorda l'uccisione di don Fiore Menguzzo sul sentiero Medaglie d'oro. Opera di Matteo Castagnini, che dal 2015 sostituisce la vecchia croce spezzata a seguito della caduta di una pianta. 0230204_110622 r.jpg
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