Italia Libera! Né un movimento né un nuovo partito.

Italia Libera! Né un movimento né un nuovo partito. È un grido di lotta lanciato 30 mesi fa fin dalle prime mobilitazioni contro la tirannia tecno-sanitaria. SIAMO L’ALLEANZA ANTIGLOBALISTA! Abbiamo accolto la chiamata all’unità di tutte le forze anti Great Reset lanciata da Monsignor Viganò. Non siamo l’ennesima sigla, né l’ennesimo gruppo, ma la prima linea delle piazze anti sistema, anti lockdown, anti lasciapassare, che vuole battersi per la reale unità di tutta la resistenza! Al di là dei veti incrociati, al di là del ‘900, contro ogni ideologia, oltre la destra e la sinistra, animati da spirito cristiano, ma a fianco di chiunque sia veramente uomo di buona volontà. Per il futuro, verso una Pentecoste di libertà. Come quel 9 OTTOBRE 2021. Stiamo a fianco di Trump e sosteniamo Putin, leggiamo Fusaro e Provenzale, abbracciamo le tesi economiche di Auriti e Pound. Stiamo con i solidaristi e con tutti i popoli in lotta contro l’oppressione globalista. Siamo cristiani, ma non ci piace un Papa che va a braccetto con Soros. Siamo per un ampio fronte popolare che non lasci nessuno indietro, che non escluda nessuno. Ognuno al proprio posto, dal proprio territorio, nello svolgimento della propria attività… diffonderà la voce del dissenso, lo spirito di resistenza, la sacrosanta pretesa di UNITÀ. Il vincolo che ci unisce è questo: unire tutte le anime che vibrano per il nostro stesso popolo martoriato. Il nostro è un patto rivoluzionario, non ci interessano i magheggi politici, noi siamo estranei al globalismo, alieni al perbenismo, noi guardiamo alle stelle… e le stelle ci guidano. Non pensiamo al personalismo, non siamo gruppettari, siamo QUADRI di un mondo, quello del DISSENSO, che non deve perdersi in derive pericolose e divisorie, facendo il gioco del regime. La resistenza al golpe globale, la lotta per le libertà, non deve avere fretta! Le frettolose fughe in avanti, le ansie micro-politiche e settarie sono la rovina del grande movimento dei dissidenti che sta coinvolgendo milioni di italiani. Il modo migliore di bruciare una buona idea o una stagione popolare e culturale di grande cambiamento e di forte contestazione, sta nel pensare che basti una base teorica coerente e credibile per creare un gruppo unico che la porti fino alla vittoria. Non è così! Non è mai stato così! Non sarà mai così! TUTTI devono comprendere: Il nostro compito primario è lavorare per unire. Le presentazioni elettorali che portano a percentuali da prefisso telefonico, gruppetti da 10 persone, le beghe da cortile, le sterili polemiche servono soltanto a danneggiare per decenni una buona causa. Il gruppettarismo – occorre saperlo e non farsi illusioni di sorta – è un mondo psicologico-sociale ultra-minoritario e, sostanzialmente, malato. Malato di protagonismo, di settarismo, di vocazione alla rissa ed alla diffamazione incrociata… Relazionarsi con questo mondo, pensando di “influenzarlo” o di “convincerlo”, è un errore, generoso ma spesso mortale. Voler diffondere le proprie opinioni partendo dal manicomio provinciale resta un errore. Il manicomio provinciale del gruppettarismo e l’accademia universitaria restano i due luoghi sociali in cui è meno probabile che si riescano ad introdurre dialogicamente e razionalmente idee nuove e “scandalose” che parlino di libertà. Per questo, NOI dobbiamo continuare ad essere il CONTRO-VIRUS popolare. Essere quel NUOVO MODELLO di approccio che dialoga con tutti, tenendo la barra sempre dritta! Una sola bandiera: IL TRICOLORE Un solo slogan: NOI SIAMO IL POPOLO Un solo inno: LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI Urliamo ITALIA LIBERA per l’alleanza anti-globalista! https://www.litaliamensile.it/italia-libera-ne-un-movimento-ne-un-nuovo-partito
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