Il fascismo della Meloni

Quello che la Meloni non capisce è che nessuno la accusa di fascismo veramente, quanto piuttosto di un sovranismo che è datato. Andiamo verso un mondo dove Milano sarà indistinguibile da Seul e New York da Pechino e Mumbai da Roma, un immenso mescolarsi di etnie, valute, cibi, valori, religioni, accanto ad un negozio di eccellenza italiana di scarpe ci sarà un kebabbaro e poi accanto una sinagoga e dopo una moschea, e subito davanti a quest'ultima un venditore di street food che vende maiale. Il concetto di nazione, nazionalità e nazionalismo (perfino la versione più innocua e assolutamente legittima di quest'ultimo) svaniranno, non ci sarà più nessuna "-ità" in senso generale, ogni "-esimo" e ogni "-ismo" stanno crollando, quindi italian-ità, finisce con -ità, e allora via! Comun-ismo, fasc-ismo, finiscono in -ismo, quindi via! Cristian-esimo, ebra-ismo, nazional-ismo, finiscono in -esimo e in -ismo, via tutti. Resteranno solo le persone. Tutte ammucchiate e tutte diverse. Io abito in una corte fuori Lucca, siamo dieci famiglie, principalmente italiani, ma abbiamo una famiglia inglese, una svizzera, e due indiana, mi sveglio la mattina e fuori dalla mia finestra sento quattro lingue diverse, mi basta scendere in cortile per trovare persone così diverse che mi sembra di essere finito a Città del Messico. Piace? Non piace? Io questo non ne discuto. Ma è il futuro. Un governo che tenta la via della sovranità propone una visione della vita in controcorrente col futuro, quanto potrà mai durare?
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