Regole antibivacco a Lucca : linee guida per l’ordinanza

Il sindaco: «Firmerò indicazioni su come applicarlo. Non possiamo permettere che debbano essere i vigili a decidere chi sanzionare» LUCCA. Arriverà nella giornata di oggi l’interpretazione “autentica” della (contestata) ordinanza antidegrado. A firmare quelle che saranno formalmente delle “linee guida” (mentre l’ordinanza non cambierà) sarà il sindaco Mario Pardini. Ad annunciarlo, in apertura del consiglio comunale di ieri pomeriggio lo stesso primo cittadino, che ha preso la parola per chiarire la sua posizione su quello che è diventato argomento di dibattito anche al di fuori di Lucca. Pardini ha puntualizzato come i divieti contenuti nell’ordinanza (compreso quello di «sedersi») si riferiscano solo ai comportamenti che producono un effetto deleterio: «Lucca è una città accogliente. Ci si può sedere tranquillamente a patto che non ci siano comportamenti incivili». Comunque, ha proseguito il sindaco, «domani (oggi per chi legge, ndr) manderemo delle indicazioni, delle linee guida per l’applicazione dell’ordinanza. È una prassi usata anche nel 2019 per un’ordinanza sulle consumazioni alcoliche. Nessuno vuole dare alla polizia municipale l’onere di dover decider e quale comportamento è sanzionabile o meno». Risposta al sindaco è arrivata dal capogruppo del Pd Francesco Raspini che ha ribadito la contrarietà all’atto, «sia nel merito sia per come è scrito. Prendo atto che il sindaco fa una parziale retromarcia sull’ordinanza. Ricordo che il 99 per cento dei comportamenti che danno fastidio alla cittadinanza sono già vietati dal regolamento di polizia locale e talvolta sanzionati in maniera anche più pesante di quanto previsto nell’ordinanza». Come detto, il dibattito sul provvedimento continua. E ieri è intervenuto Potere al popolo, che ha attaccato sia l’attuale giunta di centrodestra, sia il centrosinistra guidato per dieci anni da Alessandro Tambellini. «Un atto assolutamente inqualificabile che colpisce però per alcuni aspetti significativi. In primis, come rivendicato dall'assessore Barsanti, l'ordinanza sarà applicata a discrezione degli amministratori. Tradotto: chi beve una birra sui gradini da persona "normale e educata" non sarà preso in considerazione, se però si alza troppo il gomito o ci si addormenta su un sagrato le sanzioni saranno ferree e immediate. Oltre all'atto palesemente discriminatorio fa amaramente sorridere lo sdegno dell'"opposizione" di centro sinistra. Proprio l'assessore Raspini con l'amministrazione Tambellini promosse nel 2018 il nuovo regolamento della polizia urbana, includente alcune prescrizioni del Decreto Minniti, compreso il Daspo urbano».
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