Addio a Jack Marchal, profeta del rock identitario e fumettista

di Alfio Krancic Jack Marchal è morto all’età di 75 anni. Membro del movimento Occident dal 1966, nel 1968 entra a far parte del nucleo fondatore dell’Union Defense Group (GUD) ed entra alla guida politica dell’Ordre Nouveau, per il quale dirige la stampa e plasma l’estetica. Ha partecipato alla creazione del Fronte Nazionale nel 1972 prima di unirsi al Partito delle Forze Nuove due anni dopo. Ritornò alla FN come tanti altri della PFN, dopo il fallimento di quest’ultima nel 1984. Fu lui a inventare il “topo nero” come emblema di un militante di destra radicale (essenzialmente “gudard”), e da esso trasse alcune avventure. Musicista, dopo aver intrapreso alcuni esperimenti alla fine degli anni ’70, ha sostenuto l’emergere dell’”identity rock francese” negli anni ’90 (ed è stato il chitarrista del gruppo Elendil). Fu l’animatore, insieme a Gilberto Oneto e a vari altri collaboratori, della Voce della Fogna, il mensile underground della destra radicale/antagonista negli anni ’70-’80, diretto da Marco Tarchi. Lo sostituii, per un breve periodo, non riuscendo a colmare il vuoto che aveva lasciato. Certamente non avevo la sua capacità narrativa. Ero un vignettista, uno che fotografa un momento, lui invece sapeva raccontare storie incredibile navigando magistralmente fra satira e polemica dura . Lo conobbi ad un Campo Hobbit, se non ricordo male 1979. Personaggio eclettico: disegnatore satirico padre del celebre Rat Noire, icona della destra giovanile di quegli anni, musicista, giornalista e politico. Con lui se ne va un pezzo importante della mia giovinezza e della nostra storia. Addio Jack! https://www.agerecontra.it/2022/09/morte-di-jack-marchal/
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