Fondazione Ricci ETS Una mostra collettiva che fa rivivere negli scatti Barghigiani ritratti oltre un secolo fa


Ultimi giorni per visitare la mostra storico-fotografica
“L’Arte della luce. Storia della fotografia a Barga: viaggio nell’Archivio Pietro Rigali”
Aperta il martedì mattina, sabato e domenica alla Fondazione Ricci di Barga
Ingresso libero

 

Barga, 23 giugno 2025 – Ultimi giorni per visitare la mostra storico-fotografica a ingresso libero “L’Arte della luce. Storia della fotografia a Barga: viaggio nell’Archivio Pietro Rigali” alla Fondazione Ricci di Barga, a cura di Sara Moscardini, direttrice dell’Istituto storico lucchese sezione di Barga, e Caterina Salvi, fotografa e graphic designer, che chiude questa domenica 29 giugno..

 

“Nel passaggio dal primo al secondo allestimento, la mostra ha tirato fuori progressivamente il suo carattere collettivo – spiega Sara Moscardini -: quasi tutti quelli che l’hanno visitata hanno potuto riconoscere nelle immagini se stessi, i propri parenti, i propri amici, conoscenti, i concittadini. Per questo la mostra è collettiva: con l'aiuto e il supporto di tutti è possibile ricostruire soggetti e momenti delle foto. Infatti, sul lungo periodo, se l'archivio sarà riordinato sarà utile coinvolgere più soggetti possibili per riuscire a valorizzare queste foto al meglio”.

 

“Rigali rappresenta una figura professionale che oggi non esiste quasi più – sottolinea Caterina Salvi -. Il suo era un ruolo di testimone, all’interno della comunità: era il custode dell’evidenza che un fatto fosse accaduto. Rigali era specializzato nei ritratti all’esterno: abbiamo bellissimi ritratti di donne e giovani nel primo Dopoguerra, dove si trovano influenze che derivano dalle riviste sulla fotografia tedesca, che metteva in relazione la figura umana con il mondo circostante. Un altro aspetto interessante è che sono state inserite recentemente all’interno della mostra anche alcune immagini stampate da lastre di vetro di fine Ottocento e inizio Novecento, sviluppate da Andrea Baldi durante un workshop, che hanno riportato in vita sia i materiali, sia le persone ritratte, a distanza di oltre un secolo”.

 

La mostra è organizzata dalla Fondazione Ricci di Barga insieme all’Istituto Storico Lucchese sezione di Barga con la collaborazione degli eredi del fotografo Pietro Rigali, con il patrocinio del Comune di Barga e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Oltre 400 le fotografie originali e inedite esposte, tratte delle oltre 40.000 presenti nell’archivio Rigali.

 

Il materiale fotografico è stato riunito a soggetto identificando diverse sezioni che riguardano Barga e il suo territorio. Ecco le sezioni presentate in questa seconda parte della mostra: Pietro Rigali: da modello, a garzone, a fotografo; momenti della sua vita nelle fotografie e nei documenti del suo archivio; Storia della fotografia a Barga (1880-1920); Barga 1920-50: la nuova Barga, il restauro del duomo dopo il terremoto del 1920 (1927-1939), dal regime fascista alla seconda guerra mondiale; Barga sotto la neve; Vivere a Barga: Barga terra di fede, la festa del muletto, il calcio, l’ospedale, la banda, la scuola; il ritratto.

Pietro Rigali nacque a Barga il 26 dicembre 1906. Ancora ragazzo restò orfano del padre, morto in un incidente sul lavoro; nel 1920 per mantenere sé e la madre Marietta iniziò a lavorare come apprendista nello studio fotografico di Pietro Iacopetti, nelle soffitte di Palazzo Giannetti. Nel 1930 circa Iacopetti si spostò, aprendo in via di Borgo uno studio-negozio che alcuni anni dopo lasciò in eredità all’allievo, ormai esperto fotografo. Dopo il secondo conflitto mondiale Rigali sposò Gina Biagiotti. Oltre che per la dedizione al proprio mestiere, Rigali si distinse come organizzatore ed animatore di gite turistiche, sportivo e appassionato escursionista, tanto che fu tra i promotori della nascita della sottosezione Valdiserchio del C.A.I., di cui divenne poi presidente. Nel 1986, a causa dell’età avanzata, fu costretto a chiudere l’attività; morì il 9 aprile 1992. Le stanze della attuale Galleria Comunale sono state, fino a pochi decenni fa, il suo studio. L’ingresso è una lunga stanza in fondo alla quale si trovava il banco dove si ritiravano le foto e si acquistavano i rullini; a destra, appena entrati, alcuni scalini conducono ad uno spazio che era al tempo usato come la sala di posa attrezzata per le foto tessera, i ritratti, le foto ricordo.

 

“L’Arte della luce. Storia della fotografia a Barga: viaggio nell’Archivio Pietro Rigali”
10 maggio-29 giugno 2025
martedì 10-13, sabato e domenica 11-13 e 17-19.

Ingresso libero.

Fondazione Ricci ETS: 0583724357, fondricci@iol.itwww.fondazionericci.info
Facebook “Fondazione Ricci ETS”, Instagram “fondazione_ricci_barga”.

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