In questi giorni è uscita la classifica annuale “world best hospitals". 95mo posto per l’ospedale di Lucca. Purtroppo non è una sorpresa per i lucchesi.
Molte sono le criticità emerse negli anni e giungono in questo momento «fuori sintonia» rispetto alla situazione reale le parole del nuovo direttore generale dell'ospedale San Luca, il dottor Puggelli, che appena insediatosi, si dimostra molto ottimista rispetto all'efficienza della Sanità lucchese.
Da parte nostra da anni ne denunciamo le criticità, a partire dalla carenza di spazi del Pronto Soccorso. Come ampiamente è stata rilevata la mancanza cronica di personale. Ma quello che colpisce soprattutto nella dichiarazione fatta recentemente alla stampa da Puggelli, è il disconoscimento della carenza di posti letto.
Il dott. Puggelli afferma testualmente che la modalità di cura è molto cambiata negli ultimi 20 anni e là dove si avevano ricoveri di una quindicina di giorni, ora sono sufficienti pochi giorni per portare alle dimissioni dei pazienti. E' allarmante questa dichiarazione, così «astratta» e distante dalla verificabile realtà’ quotidiana di Lucca.
Il decantato concetto di ospedale per intensità di cura si è rivelato nei fatti incapace di cogliere il problema fondamentale di questi anni, il progressivo invecchiamento della popolazione, che vede le patologie croniche enormemente aumentate, con pazienti che necessitano di cure prolungate nel tempo e sono soggetti a frequenti di ricadute.
A Lucca, come da anni denunciamo, mancano i posti letto e una Riabilitazione capace di rispondere alle necessità degli anziani bisognosi di cura. Noi riteniamo che debba assolutamente essere rispettato il parametro dei posti letto per le cure geriatriche, per la lungo degenza, per il post-acuto e per la Riabilitazione. Cure ad oggi non attivate.
Il parametro di posti letto calcolato in base ai numeri della popolazione del territorio è totalmente disatteso: non sono attivati 48 posti letto per il posto acuto; 40 posti letto per lungo degenza; 8 posti letto per riabilitazione acuta e 34 per riabilitazione estensiva.
Per quanto riguarda la Riabilitazione, i pazienti lucchesi sono indirizzati a Barga, distante 40 km da Lucca, con tutto il disagio che ne deriva, si calcola che il 70% dei pazienti lì ricoverati siano lucchesi.
La mancanza di posti letto e di personale regolarmente assunto, comporta dimissioni frettolose e pazienti che vengono riportati a casa in condizioni ancora precarie e bisognosi di cura. Sono le famiglie che devono farsi carico di sopperire anche alla mancanza di una medicina del territorio: completamente lacunosa.
La mancanza di personale si sente anche qui. Nella nostra area gli infermieri che operano prestazioni e cure a domicilio sono carenti e non vengono rispettati i parametri stabiliti dalla legge.
Numerose sono le testimonianze che denunciano il grave disagio di chi deve accudire un malato a casa, oltre il peso economico e fisico. A sofferenza si aggiunge sofferenza.
Cosa aspettano i dirigenti sanitari a prendere atto di questa situazione? A guardare in faccia la realtà invece di riferirsi ad astratti modelli di intervento? Attendiamo risposte veritiere.
Con l’occasione si ricorda che attualmente è in corso di svolgimento sul territorio un Referendum consultivo senza quorum, che invita la Regione Toscana a prendere atto della situazione e a mettere mano nelle riorganizzazioni dei servizi, che devono essere riportati vicini ai cittadini, spendendo bene le risorse economiche disponibili.
Ci saranno banchetti per la raccolta firme, e la possibilità di firmare presso tutti i comuni della Provincia.
Firmate, la voce del cittadino deve contare.