I manettari di CasaPound Lucca e la propaganda anti Lgbt su Bibbiano
I manettari di CasaPound Lucca e la propaganda anti Lgbt su Bibbiano smontata da una recente sentenza
Bibbiano è un paese di circa 10mila abitanti, non lontano da Reggio Emilia. A fine giugno del 2019 più di venti persone vennero indagate in un'inchiesta e 16 di loro sottoposte a misure cautelari. Si trattava di amministratori (tra cui il sindaco del paese), assistenti sociali, educatori e psicoterapeuti. Le accuse? aver redatto relazioni false per allontanare dei bambini dalle loro famiglie e darli in affido, in alcuni casi, ad amici e conoscenti. Secondo la procura di Reggio Emilia queste false relazioni venivano scritte dopo sedute di psicoterapia che avevano suggestionato i minori, alterandone i ricordi fino a indurli, in qualche caso, ad accusare ingiustamente i genitori di molestie sessuali.
L'inchiesta venne immediatamente cavalcata e strumentalizzata dalla destra, anche a Lucca.
Il noto garantista Fabio Barsanti, attuale viceSindaco e all'epoca consigliere comunale di CasaPound, organizzò al volo un'iniziativa con un titolo che era tutto un programma: "Fabbrica di mostri. Dal Forteto a Bibbiano, le mani della sinistra sui bambini". Tra gli ospiti, oltre al parlamentare di Fratelli d'Italia Donzelli, il vicedirettore de "La Verità" Borgonovo, autore del libro "Bibbiano, i fabbricanti di mostri".
Barsanti, inoltre, con un comunicato stampa, chiese di poter visionare i dati degli affidi a Lucca. Questo nonostante le Informazioni fossero pubbliche e accessibili a tutti i cittadini, in particolar modo a chi - come l'esponente di CP - faceva parte della Commissione sociale.
Pochi giorni fa, una sentenza del tribunale di Reggio Emilia ha assolto 14 dei 16 imputati (per gli altri 2 sono state emesse condanne - con pena sospesa - ma per falso in bilancio).
Il "sistema Bibbiano", costruito su oltre 100 capi di imputazione, è stato demolito.
"Le relazioni erano corrette", "nessun abuso indotto".
Ha scritto il giornalista Simone Alliva: "si è trattato di un'inchiesta funzionale alla propaganda della destra per colpire "la lobby gay" e la "teoria gender", che portava via i bambini alle loro famiglie (...). Tutti assolti, ma il veleno resta. Perché Bibbiano non è mai stata solo una vicenda giudiziaria, ma l'occasione per colpire la comunità Lgbt, costruendo un racconto tossico: la psicologa lesbica, la bambina data in affido a una coppia di donne, le famiglie arcobaleno descritte come predatrici".
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