La Porcari di una volta
C’era un tempo, non troppo lontano, in cui Porcari era un piccolo grande centro di vita, musica e socialità. Non serviva andare in città o in Versilia per divertirsi: bastava rimanere in paese, perché in poche centinaia di metri si trovava tutto quello che serviva per sentirsi parte di una comunità viva e rumorosa.
Masada, l’oasi dell’estate
Al centro di questo mosaico c’era la piscina Masada, luogo di ritrovo assoluto per generazioni di ragazzi.
Le giornate estive passavano tra tuffi, risate, pomeriggi assolati a bordo vasca e partite improvvisate. Non era solo sport: era socialità pura, l’estate a portata di mano, con il bar, la musica e quell’atmosfera spensierata che oggi sembra irripetibile.
Cri Cri, la pizza dopo il tuffo
Accanto, la storica pizzeria Cri Cri, tappa obbligata dopo un pomeriggio alla Masada.
Famosa per le pizze abbondanti cotte nel forno a legna, la Cri Cri era molto più di un ristorante: era un luogo di incontro, dove si concludevano le giornate con una tavolata tra amici, si festeggiavano compleanni e si scrivevano ricordi che ancora oggi fanno sorridere chi li ha vissuti.
Mobili Giusti, il riferimento per le famiglie
Nella stessa zona sorgeva anche il negozio di arredamenti Giusti, un punto fermo per le famiglie della piana.
Da Giusti si andava quando c’era da arredare la casa nuova o cambiare la cucina, con l’idea di trovare qualità e serietà. Era il volto “familiare” della Porcari di allora: mentre i ragazzi scoprivano il mondo alla Masada o alla Cri Cri, i genitori pensavano alla casa, e spesso lo facevano lì.
Radio Alfa 99, la voce del paese
E a cucire tutto insieme, in sottofondo, c’era Radio Alfa 99, con la sede proprio vicino alla chiesa di Porcari.
Una delle emittenti storiche nate nell’epoca delle radio libere, fu la colonna sonora della piana lucchese: dediche, classifiche, dirette con eventi locali. Gli speaker e i dj erano voci amiche, familiari, capaci di far sentire tutti parte della stessa grande comunità.
E oggi, cosa resta?
Molte cose sono cambiate: la Masada non risuona più di risate e tuffi, la Cri Cri non ha più le sue serate interminabili, il mobilificio Giusti ha perso la centralità di un tempo, e la voce di Radio Alfa 99 non si sente più nell’etere.
Eppure, a Porcari qualcosa è rimasto:
la memoria viva di chi quegli anni li ha attraversati e che ancora oggi, incontrandosi al bar o alle feste di paese, si scambia racconti su Masada e Cri Cri come se fossero successi ieri;
lo spirito comunitario, che continua nelle nuove associazioni sportive, nei circoli e nelle sagre, con la stessa voglia di stare insieme di allora;
le famiglie che arredarono la casa da Giusti o le coppie che si conobbero tra un ballo e una pizza, e che oggi sorridono ricordando “quando eravamo ragazzi”.
In fondo, di quegli anni a Porcari non restano più i luoghi, ma resta l’anima: quella di un paese che sapeva divertirsi, costruire legami, crescere insieme.
Un patrimonio che non si vede più sulle insegne, ma che continua a vivere nei ricordi e nel cuore di chi c’era.
Questo post ha 0 commenti
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/20792/la-porcari-di-una-volta.php