Un bosco di dubbi

Vista la situazione di inquinamento della Piana, una delle peggiori d'Italia, certamente un bosco è già qualcosa ma i dubbi sull'iniziativa dell'Amministrazione di Capannori restano. L'inquinamento della Piana non dipende dai caminetti sui quali regolarmente discettano le ordinanze regionali e già questo è un costume che andrebbe cambiato. Da Firenze a Capannori sarebbe ora di intervenire sui veri responsabili cioè il traffico e le industrie invece di svegliarsi dopo le inchieste della magistratura come nel caso del Keu. Il "bosco urbano" è interessante ma il suo effetto non sarà annullato dalla realizzazione degli assi viari che, seppur mitigati, si faranno e dalla costruzione dell'impianto di Salanetti? Vista così il "bosco urbano" pare una compensazione come quelle legate alla realizzazione di impianti militari. A proposito: come procedono le compensazioni dell'impianto militare di Tassignano? Prevedevano del verde e degli impianti sportivi, che mancano come l'aria nel Comune, e sarebbe importante che il Bosco non restasse isolato. Poi il costo: 1 milione e 200 mila euro appare uno sproposito. Non era meglio spendere meno e occuparsi di altre zone del territorio? Ancora una volta si privilegia Capannori mentre mancano collegamenti validi e frequenti con essa e questo porta ad utilizzare l'auto aumentando l'inquinamento. Mancano impianti sportivi e aree attrezzate in tutto il territorio e eventi come quello di Paganico segnalano bene cosa ci aspetta quindi è fondamentale mettere in sicurezza il territorio e serve un'azione coordinata dell'intera Piana. Il bosco urbano avrà l'effetto di un bello spot elettorale se nel resto della Piana continuerà l'andazzo usuale.
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