Settembre in chiaroscuro per il lavoro a Lucca, Massa-Carrara e Pisa

Segnali positivi per Lucca, mentre Pisa e Massa-Carrara registrano cali nella domanda. Persistono le difficoltà di reperimento, ma con timidi segnali di miglioramento.

Viareggio, 16 settembre 2025. A settembre 2025 le imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa prevedono complessivamente circa 7.500 assunzioni, in lieve calo rispetto al 2024, soprattutto a causa della frenata registrata nei territori pisano e apuano. In controtendenza la provincia di Lucca, dove la domanda di lavoro è in crescita (+8%), sostenuta dal settore turistico e da una parziale attenuazione delle difficoltà di reperimento. Nel complesso, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro resta un nodo critico per il mercato occupazionale, con percentuali ancora elevate: 48% a Lucca e Pisa, 53% a Massa-Carrara. La causa principale continua a essere la carenza di candidati, anche se in lieve flessione, mentre torna a crescere la quota di imprese che segnala una preparazione inadeguata dei profili disponibili.

Il mese di settembre conferma una situazione a due velocità - afferma Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest. “A Lucca vediamo un tessuto imprenditoriale dinamico, che investe in settori stagionali ma anche nei servizi alla persona. Tuttavia, in generale, il contesto rimane fragile e il problema del reperimento continua a limitare le imprese. Il rafforzamento delle competenze e l’orientamento sono leve decisive per superare questo squilibrio strutturale di livello nazionale. Una sfida che la Camera di Commercio ha intrapreso da tempo e che chiama in causa anche il sistema della formazione, le politiche attive, il ruolo strategico delle imprese nel rendere il lavoro più attrattivo per giovani e lavoratori qualificati.

Le imprese lucchesi prevedono 2.950 assunzioni a settembre, con un aumento di 220 unità (+8%) rispetto allo stesso periodo del 2024. A trainare la crescita sono i servizi (+9%), in particolare l’alloggio e ristorazione (+50%) e i servizi alla persona (+5%). L’industria rimane stabile nel manifatturiero, mentre le costruzioni registrano una lieve flessione (-3%). Timidi segnali di miglioramento nel mismatch tra domanda e offerta di lavoro che scende al 48%, quattro punti in meno rispetto all’anno precedente. Le maggiori difficoltà di reperimento del personale ricercato dalle imprese si concentrano nei profili tecnici e specializzati. Il 29% delle imprese segnala carenza di candidati (in calo), mentre il 16% lamenta preparazione insufficiente (dato in lieve aumento). I contratti di lavoro offerti sono prevalentemente a tempo determinato (75%), ma cresce leggermente il tempo indeterminato (20%, +1 punto). Le forme stabili (incluso l’apprendistato) rappresentano un quarto delle attivazioni.

A Massa-Carrara la domanda di lavoro rallenta e si aggrava la difficoltà di reperimento di personale qualificato per le imprese. A settembre le imprese apuane prevedono infatti 1.160 assunzioni, in calo del 5% rispetto al 2024. A pesare in negativo è il rallentamento del comparto manifatturiero (-18%), solo parzialmente compensato dalla crescita delle costruzioni (+15%). Anche nei servizi si osserva un arretramento, con contrazioni nel commercio (-7%) e nei servizi alla persona (-23%). Unica eccezione il turismo, in crescita del 17%. Preoccupa l’aumento delle difficoltà di reperimento riscontrato dalle imprese nel 53% dei casi, un valore ben al di sopra delle medie regionale e nazionale. Il problema principale rimane la mancanza di candidati disponibili (37%), ma cresce anche la quota di imprese che lamenta scarsa preparazione negli aspiranti lavoratori (12%). I contratti a tempo determinato restano prevalenti (oltre il 60%), in particolare nei settori stagionali. Le forme stabili si attestano al 24%, con il tempo indeterminato al 19% e l’apprendistato al 5%.

A Pisa le assunzioni programmate a settembre 2025 sono in calo e mostra una tenuta soltanto il turismo. Si tratta della flessione più marcata nella Toscana nord-occidentale, con 3.390 assunzioni previste, in calo dell’8% rispetto al 2024. Il rallentamento riguarda sia l’industria (-16%) che i servizi (-10%), con cadute più consistenti nei servizi alla persona (-33%) e nel commercio (-19%). L’unico comparto in crescita è il turismo (+16%). Nota positiva per il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che si attesta al 48%, in piena sintonia con la media regionale e migliorando di 4 punti percentuali rispetto a un anno fa. La scarsità di candidati resta la criticità più segnalata (33%), seguita da competenze non adeguate (11%). Il 51% delle assunzioni è previsto a tempo determinato, il 17% a tempo indeterminato, mentre la somministrazione rappresenta una quota rilevante (14%), soprattutto nel manifatturiero e nei servizi alla persona.

La nota completa di grafici e tabelle per ciascuna delle tre province è allegata a questo comunicato stampa ovvero scaricabile dal sito www.isr-ms.it.

Camera di commercio della Toscana Nord-Ovest

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