La NATO della viabilità: cronache dalla rotonda di via dei Salicchi

C’è chi parla di Ucraina e Russia, ma a Lucca abbiamo già la nostra guerra fredda: la rotonda di via dei Salicchi. Da una parte la giunta, convinta di aver costruito la Muraglia Cinese del traffico: “Vedrete, sarà la svolta storica!”. Intanto i lucchesi la svolta la fanno davvero… ma in coda, dieci minuti dopo. Dall’altra l’opposizione, che pare aspettare ogni striscia di vernice per gridare al golpe urbanistico: “Incapaci! State disegnando il caos!”. E giù conferenze stampa come se si parlasse di missili intercontinentali, invece che di frecce direzionali. Il bello? In consiglio comunale litigano pure su come usarla. Quasi servisse un corso di laurea in “rotontologia applicata” per capire chi ha la precedenza. Il prossimo passo? Un referendum cittadino: “Vuoi girare la rotonda a destra o a sinistra?”. Nel frattempo gli automobilisti, veri carne da macello di questa geopolitica dell’asfalto, meditano di abbandonare la macchina e muoversi a dorso di mulo: meno stress, più affidabile. E mentre a Mosca e Kiev sparano, a Lucca ci si scanna per una doppia goccia. Perché qui la guerra non è mondiale… ma comunale. Franco quello Bianco
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