La Battaglia di Altopascio del 1325 rivive a 700 anni di distanza:
sabato 27 settembre una giornata di studi in Sala Granai
Altopascio, 18 settembre 2025 - Sette secoli dopo, Altopascio ricorda e approfondisce uno degli avvenimenti più significativi del Medioevo toscano: la Battaglia di Altopascio del 23 settembre 1325. Per celebrare il settecentesimo anniversario, sabato 27 settembre, nella Sala Granai di Altopascio, si terrà una giornata di studi dal titolo “La battaglia di Altopascio e la Toscana del tempo”, promossa dal Comune di Altopascio e dalla Deputazione di storia patria per la Toscana. L’iniziativa vedrà la partecipazione di studiosi di rilievo nazionale, chiamati a ricostruire quel momento decisivo della storia toscana.
La giornata si aprirà alle 9.30 con i saluti istituzionali del sindaco di Altopascio, Sara D’Ambrosio, e del presidente della Deputazione di storia patria per la Toscana, Giuliano Pinto. La sessione mattutina (dalle 10 alle 13), presieduta da Lorenzo Tanzini dell’Università di Cagliari e membro della Deputazione Toscana, sarà dedicata a un’analisi delle dinamiche politiche e militari dell’epoca. Mauro Ronzani, docente dell’Università di Pisa, offrirà un approfondimento sul quadro politico della Toscana negli anni di Castruccio Castracani; Giuliano Pinto, dell’Università di Firenze, tratterà il tema di Altopascio e della Valdinievole come area di transito e di confine; Duccio Balestracci, storico della Deputazione Toscana, analizzerà la rappresentazione della battaglia nelle cronache di Giovanni Villani; infine, Vieri Mazzoni, ricercatore dell’Università di Firenze, si soffermerà sui provvedimenti e sulle reazioni del governo fiorentino prima e dopo la battaglia. Seguirà una discussione tra i relatori.
Nel pomeriggio i lavori riprenderanno alle 14.30 e dureranno fino alle 17, sotto la presidenza di Paolo Pirillo, docente dell’Università di Bologna e membro della Deputazione Toscana. In questa seconda parte Alma Poloni, docente dell’Università di Pisa, parlerà delle città toscane nei primi decenni del Trecento in relazione alle loro istituzioni, alla politica e alla società; Michele D’Ascoli, dell’Accademia Senese degli Intronati, si concentrerà su Siena e sullo scontro con Castruccio Castracani, analizzando il rapporto tra cronache e cambiamenti istituzionali; a chiudere il ciclo degli interventi sarà Renzo Sabbatini, professore dell’Università di Siena, che offrirà una riflessione sulla figura di Castruccio tra mito e storia. Al termine seguirà un momento di confronto e di discussione.
La partecipazione è libera e gratuita.