Intervento di Marco Chiari sulle scuole lucchesi

Inizia un nuovo anno scolastico ed io, superati i 70 anni, ripercorro il mio percorso scolastico e mi sento in obbligo di fare alcune considerazioni.

Scuola elementare in Piazza Santa Maria Bianca, scuola media alle ”Carducci” in Piazza San Ponziano, 2 anni di Liceo Scientifico Vallisneri a Sant’Anna; successivamente, visto il mio non brillante andamento scolastico, mi trasferisco all’Istituto per Geometri Carrara sulla circonvallazione

Io rifletto a questo punto sul fatto che sono cresciuto, ho messo su famiglia, ho fatto la mia carriera (non sta a me valutare se positiva o negativa) ed i contenitori scolastici sono sempre lì, i soliti, ad aspettare gli alunni. Sono trascorsi quasi 70 anni e per le scuole, mentre noi invecchiamo nulla è cambiato, anzi in realtà molto è cambiato: alcuni alunni oggi percorrono il loro iter scolastico da oltre 5 anni in container noleggiati e profumatamente pagati dalla Provincia.

Destra, sinistra centro-centro sinistra o destra, in questi ultimi 70 anni nulla hanno investito, nonostante i vari proclami durante i passati periodi elettorali, nell’istruzione e negli edifici scolastici.

Provincia e Comune, ognuno per le proprie competenze, hanno in 70 anni fallito il proprio mandato. Eppure la scuola e l’ambiente scolastico in generale dovrebbero essere il fiore all’occhiello di ogni società perché luogo di apprendimento, di istruzione e di cultura per le future generazioni.

A Lucca cosa abbiamo insegnato a questi giovani? Che l’apprendimento avviene in ambienti che vengono utilizzati per le emergenze, es. per i terremotati, o per motivi connessi a calamità naturali.

Mi chiedo quindi se valutiamo la scuola una calamità naturale; ricordo che alcune scuole svolgono le lezioni da 5 anni in container la cui locazione costa alla Provincia milioni di euro. Risale a pochi giorni fa il rinnovo di tali locazioni , ma non sarebbe dovuta immediatamente venir predisposta una programmazione per la messa in sicurezza degli edifici scolastici già in essere? Questi milioni di euro non potevano essere invece usati immediatamente per iniziare una ristrutturazione programmata, anno dopo anno, edificio per edificio?

Sto invecchiando con l’amaro in bocca, come cittadino avverto lo sconforto per non aver potuto fare nulla perché ciò non accadesse.

Abbiamo oggi una nuova Amministrazione comunale, composta da giovani che su quei banchi hanno studiato e conoscono perfettamente il disagio provato a studiare in luoghi vetusti e privi di ogni minimo confort; a questa amministrazione chiedo di non sottovalutare tale problema, di intraprendere un’urgente programmazione per rendere gli attuali immobili confortevoli e moderni per gli studenti, meglio ancora se iniziando a realizzare ex novo qualche nuovo polo scolastico; con i milioni pagati per la locazione di questi anni sicuramente sarebbe stato possibile farlo, ma la pianificazione e la lungimiranza non hanno fatto parte della cultura politica.

Esorto quindi Sindaco ed Assessori: le strade sono importanti, le buche vanno tappate, il sociale va finanziato e curato, il turismo va incrementato, i bilanci vanno rispettati ma è altrettanto vero che l’istruzione ed il conseguente comportamento civico, come la cultura che si apprende sui banchi di scuola rappresentano il futuro dei nostri giovani, quindi datevi da fare e non deludete questa città.

Oggi che in taluni casi avete a scuola i vostri figli, fatevi raccontare lo stato in cui si trovano in questi plessi scolastici, le attrezzature che di cui sono dotate, le palestre e tutti i servizi di cui dispongono. Se la Provincia non vi segue su questo fronte, combattete con tutte le forze per raggiungere questo obiettivo; ai miei tempi gli studenti scendevano in piazza per far valere i propri diritti, oggi mi sembra che spesso non hanno più neanche quello stimolo, siamo forse riusciti a togliere loro ogni speranza?

Marco Chiari

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