Decoro urbano
Leggo lamentele sul fatto che le contravvenzioni siano state fatte “solo” in piazza dell’Anfiteatro e non altrove. Si parla subito di misteri, di amicizie, di due pesi e due misure. Francamente, a me sembra un modo facile di ridurre tutto a complotto. L’Anfiteatro è il cuore turistico di Lucca: centinaia di foto ogni giorno, decine di locali affacciati su una piazza che rappresenta la città nel mondo. È normale che i controlli partano da lì e siano più frequenti. Non c’è bisogno di vedere favoritismi, c’è semplicemente una priorità: dove c’è più visibilità, l’attenzione deve essere maggiore. Che poi ci siano irregolarità anche in altre zone, non lo nega nessuno. Ma i controlli non si fanno tutti insieme né in un giorno solo. Pensare che se non multano subito in via Veneto o corso Garibaldi significhi che qualcuno “conosce l’amico giusto” è un’accusa un po’ comoda, che però non tiene conto di come funziona davvero un’attività di vigilanza. Le regole valgono per tutti e chi non le rispetta, prima o poi, ci finisce dentro. Intanto, invece di gridare al favoritismo, ricordiamoci che se ci sono state multe in Anfiteatro è perché lì le infrazioni erano evidenti. Più che misteri di Lucca, qui c’è semplicemente l’esigenza di cominciare dai luoghi simbolo.
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