Maria Pia Baroncelli racconta Cleobulina Cotenna, una donna controcorrente e rivoluzionaria.


Sbarca sul web la vita della patriota lucchese


Lucca, 25 settembre 2025 – Maria Pia Baroncelli racconta Cleobulina Cotenna, una donna controcorrente e rivoluzionaria. Ha finalmente un suo meritato riconoscimento, comparendo on line su Wikipedia, il profilo di questa patriota lucchese che ha donato tutta la sua vita alla causa del Risorgimento italiano e che corrisponde con Giuseppe Mazzini, Garibaldi e Silvio Pellico.

Dietro a questa pagina web che la fa conoscere a tutti ci sono gli studi di Maria Pia Baroncelli, docente superiore di materie storico letterarie, barghigiana, vicepresidente della Fondazione Ricci di Barga, già inventarista e studiosa del patriota e senatore Antonio Mordini, autrice dell'Inventario dell'Archivio Storico Risorgimentale Antonio Mordini, di saggi e pubblicazioni di ambito storico.


L'Ottocento è un secolo segnato da grandi ideali, dalla capacità di unirsi in nome della patria e dal compiere imprese belliche talvolta impossibili a cui partecipano anche molte donne nonostante la contrarietà, talvolta unita alla derisione, del genere maschile”, racconta Baroncelli in prossimità dell’uscita del suo “Diario biografico di Cleobulina Cotenna Leonardi”.


Fra queste patriote talvolta protagoniste di azioni eroiche, ma censurate, c'è anche la lucchese Maria Rosa Cleobulina Cotenna che è nata e vissuta a Monte San Quirico nel palazzo dei suoi avi per sessantaquattro anni, dove è morta nel 1874 in estrema povertà per le notevoli somme di denaro versate per sostenere la causa italiana e i bisognosi. Dai pochi scritti che di lei rimangono Cleobulina appare come una donna caratterialmente esuberante, che cura con immenso amore i suoi figli, che crede nell'elettromagnetismo, nel dono della profezia e nella metempsicosi. È un'apprezzata poetessa che esalta gli ideali patriottici trasmessi dai suoi genitori, attivi nel mondo della politica, della cultura e della cospirazione, a cui anche lei sin da giovanissima attivamente partecipa affiancata poi dal marito Gabriello Leonardi e dai figli. La sua è una vita avventurosa segnata da gesti eroici: dirige insieme alla madre, la contessa Gaetana Del Rosso, un nucleo cospiratorio nel territorio lucchese e ha contatti con gli uomini che sono al vertice dei preparativi rivoluzionari e in particolare con Giuseppe Mazzini e con il generale Garibaldi sotto il cui comando combatte fra i Cacciatori delle Alpi insieme al figlio Vincenzo”.


La sua libertà di decisione e di pensiero, svincolata dalle rigide regole dell'epoca, provoca la reazione dei locali benpensanti che cancellano la sua esistenza etichettandola come pazza e per due secoli nessuno, essendo morti prematuramente tutti i suoi sei figli, ne rivendica la presenza e l'importanza nella storia risorgimentale. Se ne disperde il patrimonio e il suo palazzo è acquistato dai Frati Cappuccini, che lo inglobano nella costruzione dell’attuale convento a Monte San Quirico”.


Ma grazie al testo di Augusto Mancini “Donne letterate e patriote lucchesi” rimane una traccia dei cospiratori Cotenna e con le celebrazioni lucchesi del 150° dell'Unità italiana, nel 2011, l'esistenza di Cleobulina ha iniziato un percorso di riaffioramento, grazie anche alle pubblicazioni di Giuseppe Mancini e di Roberto Pizzi. A questo evento commemorativo nazionale ha partecipato anche la Fondazione Ricci di Barga con una mostra dedicata ai patrioti barghigiani, ed è in quell'occasione che la curatrice, Maria Pia Baroncelli, ha iniziato ad interessarsi alla famiglia Cotenna e in particolare a Cleobulina e al suo ruolo nell'unificazione italiana, cui sarà data evidenza nel “Diario biografico di Cleobulina Cotenna Leonardi”. Nel testo, di prossima uscita, si potrà trovare la fedele ricostruzione del palazzo Cotenna, la storia della famiglia delineata attraverso le annotazioni e le riflessioni autografe di Cleobulina, che in modo sintetico e per scelta di importanza sono confluite sulla nuova pagina di Wikipedia nata su proposta dell'associazione Soroptimist International Club di Lucca al fine di celebrare questa donna lucchese che con il suo attivismo patriottico ha contribuito alla nascita del futuro Stato italiano.

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