Il
Santuario scolpito nella roccia dell’Eremo di Calomini ha fatto da
cornice al concerto del festival lirico che, ieri sera, ha omaggiato
in musica il culto mariano attraverso una straordinaria esibizione
del Trio Mila
28 settembre 2025
FABBRICHE DI
VERGEMOLI – Un concerto davvero suggestivo, in una cornice unica,
che ha saputo unire musica sacra e profana nel segno del culto della
Vergine Maria.
Dopo una ricca stagione estiva, il
festival “Serchio delle Muse” è tornato in scena ieri
(sabato 27 settembre) con un evento musicale
all’interno del santuario scolpito nella roccia dell’Eremo di
Calomini nel Comune di Fabbriche di Vergemoli.
In
apertura i saluti istituzionali di Fosco Bertoli, Presidente
dell’Associazione Musicale “Il Serchio delle Muse”, di Fratel
Benedetto, Responsabile dell'Eremo, e di Cesare Passigni,
Assessore del Comune di Fabbriche di Vergemoli. Non è mancato il
ricordo del Maestro Luigi Roni, basso di fama internazionale e
fondatore della rassegna, da parte del presidente Bertoli: “Siamo
in un luogo che era molto caro al nostro Maestro – ha
dichiarato –. Ringrazio tutti per essere qua e poter condividere
insieme questa giornata di musica e spiritualità”.
L’Avv.
Michele Salotti ha illustrato il programma di sala. Le
protagoniste sono state le musiciste del Trio Mila, gruppo
composto 25 anni fa, di cui fanno parte la flautista Federica
Baronti, la soprano Delia Palmieri e l’arpista Diana
Colosi. Artiste molto apprezzate che, nonostante esperienze e
percorsi formativi differenti, sono riuscite a trovare dei punti in
comune, tutte legate dall’interesse per la musica da camera.
La
scelta di dedicare il concerto alla Madonna ha reso ancora più
evocativa l’atmosfera, rivolgendo l’attenzione verso una
fondamentale figura religiosa nonché fonte di ispirazione per poeti,
pittori e compositori.
Per rendere omaggio a questa
tradizione, le musiciste hanno eseguito alcuni dei più celebri Ave
Maria, adattamenti in musica di una delle preghiere più
antiche e amate in ogni epoca. La più conosciuta è probabilmente
quella di Franz Schubert, composta nel 1825, ma è stata
eseguita anche la versione di Johann Sebastian Bach e Charles
Gounod, scritta nel 1859, brano dolce ed evocativo in cui musica
e fede dialogano alla perfezione. Il Trio si è cimentato
nell’esecuzione di altri Ave Maria come quello di Giuseppe
Verdi, di Giulio Caccini e Vladimir Vavilov e di
Astor Piazzolla, mostrando quanto la figura della Madonna sia
sempre stata una musa a cui ispirarsi per creare la propria arte.
Il repertorio scelto dal Trio Mila ha intrecciato momenti di intimità e raccoglimento con pagine più liriche e brillanti, alternando musica laica e religiosa, mostrando come il culto mariano, nei secoli, abbia generato non solo inni di devozione, ma anche autentici capolavori musicali.
Il tutto è stato reso ancora più emozionante dall’ambientazione dell’Eremo di Calomini, luogo di pace e raccoglimento immerso tra le rocce della valle, ha offerto un contesto che ha amplificato la bellezza delle note.
La serata si è conclusa tra lunghi
applausi, segno che la musica, quando incontra la spiritualità,
riesce a farsi preghiera universale e al tempo stesso patrimonio
artistico condiviso.
Si ricorda che il festival è sostenuto
dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, dalla Fondazione
Banca del Monte di Lucca e dalla Banca Versilia Lunigiana e
Garfagnana, dalle aziende e dai media partners e
dalle Istituzioni: i 14 Comuni della Valle coinvolti, l’Unione
dei Comuni della Garfagnana, l’Unione dei Comuni della Media
Valle del Serchio, l’Unione dei Comuni del Frignano, il
Comune di Pievepelago, la Regione Emilia-Romagna, la
Provincia di Modena, e la Regione Toscana e la
Provincia di Lucca.
Il “Serchio delle Muse”
desidera ringraziare tutte le aziende ed i partner
che, con la loro professionalità e le rispettive competenze, hanno
fornito il proprio contributo indispensabile per la realizzazione
della rassegna.