Il rischio sommerso dell’estremismo di sinistra nei movimenti di massa
Ogni volta che il disagio sociale monta, si crea un vuoto: un’area grigia dove l’indignazione legittima può essere intercettata da chi, invece di voler cambiare le regole, vuole abbatterle. È lì che si muovono le frange più radicali della sinistra antagonista, capaci di trasformare il malessere collettivo in miccia politica.
Non si tratta di un fenomeno nuovo. La storia italiana conosce bene il passaggio dalla protesta alla violenza, dal corteo alla clandestinità. Ma oggi le forme sono mutate. Le vecchie strutture ideologiche si sono dissolte, lasciando spazio a gruppi fluidi, spesso nati online, che mescolano anticapitalismo, ambientalismo radicale e un rigetto assoluto delle istituzioni. Non cercano consenso di massa, ma visibilità e rottura.
Il pericolo non sta solo negli episodi violenti — attacchi simbolici, sabotaggi, scontri di piazza — ma nella narrazione che li accompagna: lo Stato come nemico, la legge come oppressione, la violenza come unica risposta possibile. È una dinamica che può contagiare anche chi parte da istanze sincere, erodendo la distinzione tra protesta civile e lotta eversiva.
Le crisi multiple che viviamo — economica, climatica, politica — rendono fertile questo terreno. Quando le istituzioni appaiono distanti o impotenti, la tentazione di “fare da soli” diventa più forte. In questi spazi di rabbia e frustrazione, piccoli gruppi possono gonfiare il proprio peso ben oltre la loro consistenza reale, sfruttando la visibilità mediatica e la forza dei social.
Contrastare questo rischio non significa criminalizzare il dissenso, ma difendere il confine sottile che separa il conflitto democratico dall’eversione. Significa mantenere credibile la risposta delle istituzioni, evitare sia la repressione cieca sia l’indifferenza colpevole.
L’allarme non è per un ritorno agli anni di piombo, ma per un’epoca in cui il caos può diventare identità politica. E quando la rabbia prende il posto della ragione, ogni movimento di massa rischia di trasformarsi in un campo di battaglia.
Diritti e Rivoluzioni
Questo post ha 11 commenti
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/21596/il-rischio-sommerso-dell---estremismo-di-sinistra-nei-movimenti-di-massa.php