SICUREZZA? PER IL COMUNE DI LUCCA L’UNICA SOLUZIONE RIMANE LA REPRESSIONE.
Recentemente il Comune di Lucca ha diramato un comunicato sul progetto Notti sicure, pensato e attuato per arginare il fenomeno della microcriminalità.
Alla fine sono state elevate 65 sanzioni legate a infrazioni del codice della strada, 16 per violazione del regolamento di polizia urbana (quasi tutte per bivacchi), due Dacu per allontanare dal territorio soggetti particolarmente problematici."
Nessun riferimento, però, viene fatto a politiche capaci di contrastare l’emarginazione sociale e la sempre più dilagante povertà. Ciò dimostra che l’interesse della giunta Pardini – e di quelle precedenti – non è mai stato quello di eliminare le cause reali del degrado urbano: si preferisce rendere presentabile il volto della città con la militarizzazione delle strade e la repressione piuttosto che avviare seri progetti di inclusione sociale. Niente di nuovo, come si sa: da anni ribadiamo che non vi è alcuna differenza sostanziale tra l’attuale giunta e quella precedente, entrambe colpevoli di acuire le differenze sociali, negando alle fasce più basse della popolazione politiche di sostegno attivo.
Potere al Popolo, che da anni si impegna attivamente nei quartieri popolari con attività solidali a difesa del diritto alla casa e al lavoro, rifiuta categoricamente l’idea per cui la sicurezza sia sinonimo unicamente di punizione.
Sicurezza vuol dire lavoro per tutti e tutte: e ancora oggi a Lucca il lavoro in nero e lo sfruttamento sono due piaghe sociali diffuse. Sicurezza vuol dire una casa per tutti e tutte: ma il Comune, sempre pronto a sgomberare, non offre soluzioni concrete a chi un tetto non ce l’ha.
Sicurezza vuol dire garantire ai cittadini e alle cittadine spazi sociali di aggregazione.
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