CINZIA CANNERI A LUCCA CON WOMEN’S BODIES AS
BATTLEFIELDS
È l’unica italiana ad aver vinto il World Press Photo 2025
LUCCA, 15 novembre 2025 - È Cinzia Canneri l’unica italiana ad aver
vinto il World Press Photo 2025. “Women’s Bodies as Battlefields” è
un progetto intenso, lunghissimo, iniziato nel 2017 che le è valso
quest’anno il primo premio nella sezione Long Term Project e che
sarà esposto a Lucca, nell’ambito di Photolux Festival, dal 22
novembre al 14 dicembre, a Villa Bottini.
E sarà proprio Canneri la protagonista di una delle prime visite
guidate gratuite grazie alle quali il pubblico potrà conoscere più
nel profondo i progetti esposti: sabato 22, alle 11.30, insieme al
direttore artistico di Photolux Festival, Enrico Stefanelli, la
fotografa accompagnerà i visitatori a scoprire i dettagli del suo
lavoro.
Canneri, infatti, ha iniziato quasi dieci anni fa a documentare le
vite delle donne eritree in fuga dal loro paese verso l’Etiopia. Al
confine, molte di loro sono state aggredite, violentate o colpite
alla pancia dalla polizia nazionale per impedir loro di avere figli.
Con lo scoppio della guerra tra le forze governative etiopi
(sostenute dall’esercito eritreo e dalle milizie Amhara) e il Fronte
di Liberazione del Popolo del Tigray (TPLF), che ha attraversato la
regione del Tigray, il lavoro di Canneri si è ampliato fino a
includere le donne tigrine. Anche loro, come le eritree, stavano
fuggendo verso i campi profughi di Addis Abeba o in Sudan. Le donne
sono state bersaglio di violenze sessuali sistematiche – stupri,
colpi d’arma da fuoco, torture: un lento massacro che, a causa dello
stigma sociale, delle limitate strutture sanitarie e della scarsa
possibilità per i giornalisti di documentare, rimane sconosciuto.
Nel gennaio 2024, Canneri ha co-fondato Cross Looks, un collettivo
di donne italiane, eritree, tigrine e sudanesi che costruisce una
narrazione intersezionale attorno ai temi di genere, classe, razza e
altre forme di disuguaglianza sociale: “Women’s Bodies as
Battlefields” si inserisce pienamente nella missione del collettivo.
Cura e resilienza da un lato, ma anche resistenza e combattimento
per una storia di empowerment, sopravvivenza, vita.
Tutte le info sono disponibili sul sito: www.photoluxfestival.it