Lucca, il Conservatorio Boccherini e il suono della solidarietà
A volte la musica non si limita a riempire sale da concerto. A volte diventa rifugio, respiro, possibilità. È quello che sta accadendo al Conservatorio Luigi Boccherini, dove l’arte si sta trasformando in un gesto concreto di sostegno umano.
Il Conservatorio ha avviato una raccolta fondi per accogliere e sostenere la famiglia Abuamsha, musicisti provenienti dalla Palestina. Padre e figlio, uno chitarrista, l’altro oboista, arrivano con una storia segnata dalla guerra, ma con una forza che nasce proprio dalla musica: la capacità di continuare a creare anche quando tutto intorno sembra crollare.
Non si tratta solo di ospitare due nuovi studenti. Qui l’obiettivo è più ampio: costruire una rete di protezione, permettere loro di vivere e studiare a Lucca con dignità e sicurezza, garantire cure, continuità formativa, un futuro. La raccolta fondi servirà infatti anche a coprire le necessità quotidiane, dalle spese mediche agli strumenti necessari per proseguire il percorso musicale.
Lucca è una città che vive di storia, di cultura e di musica. Da Boccherini a oggi, la tradizione non è mai stata solo estetica: è stata identità, dialogo, apertura. Questa iniziativa lo dimostra. Non è carità, è responsabilità culturale. È riconoscere che l’arte non ha confini e che ogni nota può diventare ponte tra mondi che, in teoria, non dovrebbero incontrarsi.
Per la nostra città è un’opportunità: umana, prima ancora che artistica. Accogliere questi musicisti significa arricchire la comunità, il Conservatorio, gli studenti, gli ascoltatori. Significa ricordarci che la musica non esiste per restare chiusa in una stanza insonorizzata: esiste per toccare vite.
Lucca ha una lunga tradizione musicale. Oggi ha anche un’occasione per dimostrare che questa tradizione non è solo memoria, ma futuro.
alcuni link sul web del Conservatorio lucchese
https://www.facebook.com/L.BoccheriniLucca
https://www.boccherini.it/
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