Dialogo surreale sulle mura di Lucca
IL VERNACOLIERE – Dialogo surreale sulle mura di Lucca
Valentina Vangelisti – Il Lucchese è un vernacolo che fa parte dei Dialetti toscani e viene parlato in una parte della provincia di Lucca. In particolare viene usato nel centro storico della città specie dalle persone anziane e nel territorio che la circonda, (Piana delle Sei Miglia). In questo Dialetto vi si trovano tracce etrusche,…
Ufficio Stampa
02/02/2025
1–2 minuti
Accademia Ars Artis, Accademia Nero su bianco, Ars Artis Magazine, Lucca, Valentina Vangelisti
Valentina Vangelisti – Il Lucchese è un vernacolo che fa parte dei Dialetti toscani e viene parlato in una parte della provincia di Lucca. In particolare viene usato nel centro storico della città specie dalle persone anziane e nel territorio che la circonda, (Piana delle Sei Miglia). In questo Dialetto vi si trovano tracce etrusche, tracce liguri (nei suffissi) e tracce germaniche in quanto Lucca è stata la capitale del Ducato Longobardo costituito nel 574. E’ un Dialetto autonomo rispetto gli altri dialetti toscani, legato proprio alla storia ed alla toponomastica della città che ha conservato la sua posizione di “città Stato”.
Ecco una piccola poesia in vernacolo interpretata da due noti personaggi lucchesi.
SULLE MURA DI LUCCA
Gildo – Bello mi’ te, che ci fai a giro per Lucca? (Caro mio, che ci fai in giro per Lucca?)
Mario – Son vì sulle Mura col mi’ bamboretto / Si va un poco al passeggio; / E’ l’ora di mangià, la mi’ moglie ha fatto i ‘nnecci / Piglio la via di ‘asa sennò enno pasticci. (Mario – Sono qui sulle Mura col mio bambino / Si va un poco al passeggio; / E’ l’ora di mangiare, e mia moglie ha fatto i ‘nnecci (Dolce di farina di castagne) / Vado verso casa altrimenti sono guai).
Gildo – Tu sapessi chi ho visto! Vello della Fratta (Sapessi chi ho visto! Quello che abita in Via della Fratta)
Mario – Davero? (Davvero?)
Gildo – Lullì è sempre a sede’ all’osteria… se un la smette di be’ stiatta. (Quello lì è sempre a sedere all’osteria… se non la smette di bere muore.)
Mario – E vell’altro? Che discore sempre di donne per passa’ il tempo? (E quell’altro? Che parla sempre di donne per passare il tempo?)
Gildo – Bello mi te, un cianno da fa’ nulla / E girin a voto… / Noi si che lavoriam e un siam gente citrulla! (Caro mio, non hanno da fare niente / E girano a vuoto… / Noi si che lavoriamo e non siamo citrulli!)
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