Le parole di celebrazione del MSI del camerata Ignazio La Russa confermano che l'acronimo di FdI è
«Era il 1946. Il Natale era passato da un giorno, la guerra era finita da poco più di un anno. Un gruppo di uomini che erano sconfitti, sconfitti dalla storia, sconfitti dalla guerra, sconfitti nella loro militanza che era stata per l'Italia in guerra, l'Italia fascista, questi uomini non si arresero, ma non chiesero neanche per un attimo di tornare indietro. I fondatori del Msi pensarono al futuro, non tentarono di sovvertire con la forza ciò che per altro sarebbe stato impossibile sovvertire, accettarono il sistema democratico e fondarono un partito: il Movimento Sociale Italiano, che guardava al futuro.Ed ebbero come parola d'ordine un motto che posso riassumere brevemente... dissero non rinnegare... il loro passato, ma anche non restaurare... non volevano ripetere quello che era stato, volevano un'Italia che marciasse verso il futuro, bene, male, con le loro idee, con il loro retaggio di sconfitti, con la loro speranza di futuro.Beh... misero nel nome del loro partito, non la parola partito ma movimento... qualcosa che per loro era importante, era essenziale. Misero subito dopo la parola movimento la parola 'sociale' perché volevano che la loro azione fosse a favore della gente, della gente comune. E misero, alla fine, la terza parola che era italiano, perché già allora era l'identità nazionale era il loro punto forte.Allora, è importante ricordare che il 26 dicembre 1946, scelsero come simbolo la fiamma, la fiamma tricolore... Sono passati molti anni, sono mutate moltissime cose... è cambiata, maturata la visione degli uomini che hanno raccolto il loro testimone... ma quel simbolo è rimasto, un simbolo di continuità e anche un simbolo di amore e di resilienza, ksi direbbe oggi. Un simbolo che guarda all'Italia del domani e non a quella dell'ieri senza dimenticare la nostra storia».
Questo è quanto ha pubblicato in un video sul proprio profilo social, accompagnato da una musichetta di sottofondo davanti ad un albero di Natale addobbato come da cartolina, la seconda carica dello Stato, il presidente del Senato Ignazio Benito Maria La Russa.
Non ci credete? E allora vedete voi...
Per chi non lo sapesse, il MSI (Movimento Sociale Italiano) nasce per iniziativa di ex fascisti che avevano militato nella Repubblica Sociale Italiana (un piccolo passaggio che il cammerata La Russa ha dimenticato di ricordare): in questo senso fu, di fatto, il principale tentativo di raccogliere e riorganizzare politicamente il mondo sconfitto nel 1945.
Il MSI fu una “rifondazione” del fascismo non tanto (o non solo) come ricostituzione giuridica del PNF — vietata dal dettato costituzionale e poi dalla normativa che colpisce anche l'apologia come possibile istigazione indiretta alla riorganizzazione — quanto come continuità di personale, simboli, memoria e linguaggio politico dentro un contenitore partitico legale... volto a ricostruire/riattivare quell'ideologia.
Non ne siete convinti? E allora leggete le parole di quello che è stato il primo inno ufficiale del Movimento Sociale Italiano (titolato il Canto degli Italiani), scritto da Giorgio Almirante...
Siamo nati in un cupo tramonto
di rinuncia, vergogna, dolore,
siamo nati in un atto d'amore
riscattando l'altrui disonorSiamo nati nel nome d'Italia
stretti intorno alla nostra bandiera
è rinata con noi primavera
si è riaccesa una fiamma nei cuor.ITALIA
sorgi a nuova vita
così vuole chi per te morì
Chi il suo sangue donò
chi il nemico affrontò
giustizia alla patria darà.
Italia
rasserena il volto
abbi fede nostro è l'avvenire
rispondi, rispondi
O italia
si ridesta la tua gioventù.Noi saremo la vostra avanguardia
italiani coraggio in cammino!
solo ai forti sorride il destino:
liberate la patria e il lavor.Noi saremo la fiamma d'Italia
il germoglio di un'alba trionfale,
la valanga impetuosa che sale
italiani coraggio con noi.ITALIA
sorgi a nuova vita
così vuole chi per te morì
Chi il suo sangue donò
chi il nemico affrontò
giustizia alla patria darà.
Italia
rasserena il volto
abbi fede nostro è l'avvenire
rispondi, rispondi
O italia
si ridesta la tua gioventù.
Questo lo sdegno del presidente nazionale dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo: «È inconcepibile e offensivo che la seconda carica dello Stato sia rappresentata da chi non si vergogna di ostentare una affettuosa vicinanza con gli eredi dei massacratori repubblichini.Sono uno sfregio a quella memoria e a quel sacrificio le parole di La Russa in un video che è una vera e propria apologia, arrivando a dire che la fiamma tricolore del Msi è un simbolo d'amore.Ricordiamo oggi l'82° anniversario della fucilazione dei Sette Fratelli Cervi e di Quarto Camurri da parte dei fascisti della Repubblica di Salò».
La cosa più incredibile? Che qualcuno pretenda ancora di definire conservatori una manica di puri e semplici fascisti.
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