Alla fine di ogni anno ci facciamo gli auguri per il nuovo anno, e vengono auspicate la salute, il benessere, l'armonia interiore e tra I popoli, la pace, la libertà, la fratellanza ed altre cose positive, che, chi più, chi meno, un po' tutta la comunità umana desidera. In questi auguri e desideri ci affidiamo sempre a “qualcuno” o “qualcosa” che “al di sopra di noi” (potenti, politici o Divinità) possa “miracolosamente” migliorare e/o cambiare le cose per noi e per tutta l'Umanità, mentre a me viene spontaneo chiedere a me stesso di poter riuscire ad essere il primo, minimo ma importante ed insostituibile protagonista dell'eventuale “miracolo” migliorativo. Chiedo a me stesso di cercare di essere più gentile, più sensibile, più paziente, più responsabile, più comprensivo, più aperto, più educato, più solidale, più attento, più cosciente, e chiedo di esserlo verso me stesso e verso tutto il prossimo che mi circonda. Ricordo a me stesso che ogni cambiamento che chiedo nella mia vita è importante e fondamentale che parta da me, con un impegno prima di tutto di me stesso, con me stesso, capace di costituire un primo passo per tentare un'evoluzione nella società umana che mi circonda e che mi accoglie. Confido quindi nel fatto che ogni nostro impegno, ogni nostra azione concreta personale possa costituire preziosa occasione di crescita, non solo personale, ma anche collettiva, in quanto coinvolgerà anche il nostro prossimo più vicino, più in contatto con noi, er poi espandersi. Ecco che auguro un nuovo anno all'insegna di una sempre crescente presa di coscienza e di un'azione interiore, personale, capace d'innescare un movimento collettivo proteso verso le positività del “Bene”, perseguendo “Armonia” e possibilmente “Amore”, verso noi stessi e verso tutto ciò che ci circonda. AUGURI!
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa