"Con Pardini sindaco, rinnovamento per Lucca e discontinuità dopo 10 anni di immobilismo"

"La candidatura a sindaco di Mario Pardini rappresenta l'alternativa a dieci anni di immobilismo, e il rinnovamento necessario per il sano principio dell'alternanza dopo 10 anni di governo Tambellini-Raspini". Lo sostiene in una nota Remo Santini, ex candidato sindaco del 2017, che è stato leader dell'opposizione in questi cinque anni. "Stiamo assistendo, da parte di chi auspica la continuità con l'amministrazione uscente e si propone di nuovo alla guida di Lucca, promesse di progetti che non sono stati realizzati in ben due mandati - sottolinea Santini -. Promesse non credibili, perchè l'azione che ha contraddistinto la giunta uscente è stata di inconcludenza su vari fronti, tutti riconducibili al mancato miglioramento della qualità della vita: nessuna soluzione concreta per migliorare la situazione della viabilità e dei parcheggi, tasse al massimo consentito, scelte che hanno portato ad una massificazione del turismo mordi e fuggi senza puntare sull'identità e le tradizioni di cui siamo ricchi, il mancato raggiungimento dell'obiettivo di aumento il numero di residenti nel centro storico, il fallimento della politica ambientale e della gestione rifiuti, il mancato riutilizzo dei grandi contenitori, l'abbandono degli impianti sportivi, il mancato rilancio della cultura, l'atteggiamento supino nei confronti di altri poteri rispetto alla sanità, che ha subìto tagli senza che si sia mosso un dito, lo scontro ripetuto con i cittadini a causa di imposizioni dall'alto e il mancato dialogo con la gente". Per Santini serve una svolta. "La nuova amministrazione deve recuperare l'ambizione di andare oltre, rispetto alla gestione dell'ordinario - prosegue - tornare ad avere una visione, che faccia diventare Lucca davvero protagonista in Toscana e in Italia, oltre che a livello internazionale. Con Pardini ho avuto in questi giorni più occasioni di confronto e il suo programma, oltre ad essere realistico, si basa proprio sui presupposti auspicati: ovvero un salto di qualità nel governo del Comune. Che, se unito al rinnovamento della classe dirigente e alla valorizzazione delle competenze, sarà capace di trasformarsi in una discontinuità salutare e di successo". Santini lancia un ultimo appello. "Per far sì che le cose cambino davvero, è necessario che i lucchesi vadano a votare, non ripetendo l'errore di cinque anni fa quando l'affluenza toccò il minimo storico - conclude l'ex candidato sindaco -. E' soprattutto recandosi alle urne e battendo l'astensionismo che si puo' concretizzare il sogno di voltare pagina, e dare a Lucca il futuro roseo che merita".
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