La fedeltà di Fido

Oggi è il 9 Giugno, ed in questo giorno, nel 1958, a Luco del Mugello, nel comune di Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze, moriva il meraviglioso cane Fido. Era stato raccolto da cucciolo, ferito, in un fossato, nell'inverno del 1941, dall'operaio Carlo Soriani, che se ne prese cura amorevolmente. Ogni mattina Fido accompagnava Carlo alla corriera che prendeva per andare alla fabbrica dove lavorava, a Borgo San Lorenzo., ed ogni sera Fido, da solo, tornava alla stessa fermata, ad aspettare il ritorno del padrone, per tornare a casa insieme. Anche la sera del 30 dicembre 1943, Fido, puntuale, andò a ad aspettare il ritorno di Carlo, ma Carlo non ritornò più, perchè rimase ucciso nel bombardamento della Fabbrica dove lavorava. Fido ritornò a casa da solo, ma ogni giorno, puntuale, sera dopo sera, per 14 anni, fino ad invecchiare, tornò a quella fermata per aspettare Carlo e cercarlo tra gli operai che scendevano dalla corriera. Fino all'ultimo giorno, quando morì per la strada, andando alla fermata. Fido diventò una sorta d'istituzione nel paese e nel 1957, un anno prima della morte, fu onorato dal sindaco di Borgo, che gli fece erigere un monumento davanti al municipio e che gli consegnò una medaglia d’oro che lo esentava dalla tassa sui cani in vigore all’epoca, durante una cerimonia solenne. Molti confondono questa storia con quella del cane Hachiko, che avvenne in Giappone tra gli anni 20 e 30, divenuta famosa nel mondo soprattutto per il film con Richard Gere, mentre questa storia italiana molto simile non la conosce quasi nessuno, ma è ugualmente di grande amorevole esempio. Questa mia opera a seppia acquerellata è in omaggio e memoria di Fido, con amore.

Bruno Pollacci

Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa

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