Il centrosinistra in consiglio: “la piscina comunale non riaprirà: dov’è la verità?

“Prendiamo atto della decisione di non riaprire la piscina del palazzetto dello sport, ma all’assessore Buchignani - e per estensione anche al sindaco Pardini - chiediamo: dove sta la verità? In commissione hanno parlato di 300 mila euro di lavori, oggi leggiamo che la cifra si aggira intorno agli 800 mila euro. Abbiamo l’impressione che queste cifre siano sparate a casaccio”.

Le consigliere e i consiglieri del centrosinistra in consiglio (Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra Con Lucca, Lucca Civica - Volt - Lucca è Popolare, Lucca è grande noi) commentano la decisione dell’amministrazione Pardini di non riaprire la piscina delle Tagliate.

“La città, quindi, non avrà una piscina e l’opposizione - proseguono - com’è nella natura delle cose, ha denunciato la decisione, fatta passare inizialmente in sordina, ed espresso criticità e perplessità in merito a una gestione non proprio chiara. Durante l’ultima riunione della commissione lavori pubblici, infatti, l’assessore - e con lui il sindaco, che si guarda bene di intervenire su vicende che hanno a che vedere sugli aspetti amministrativi - a domanda precisa ha risposto che non c’è  intenzione di riaprire la piscina del palazzetto e non è stato in grado di rispondere circa le sorti dell’impianto, né se la città sarà mai dotata di una nuova piscina. Si è sentito parlare di una nuova struttura, forse gestita da un privato, ma non si è parlato né di costi né di tempi”.

“Rispetto, poi, all’atteggiamento dell’assessore allo sport Barsanti, ci teniamo a ricordargli che, teoricamente, dovrebbe essere l’assessore di tutti: il suo è un ruolo istituzionale, forse conviene moderare i termini, anche quando si esprime sui propri profili social. L’atteggiamento dell’assessore, invece, è quello del provocatore che non perde occasione di riservare manganellate all’opposizione che si permette di svolgere il suo ruolo. Barsanti non pare invece avere molto chiaro quale sia il suo di ruolo: il suo compito è, prima di tutto, quello di amministrare, informare i cittadini e risolvere i problemi. Bollare il progetto di ristrutturazione della piscina comunale come “progetto che grida vendetta” non crediamo sia il modo migliore per avviare una collaborazione con i suoi uffici e i tecnici che lo compongono, visto che i progetti, fino a prova contraria, non li fanno gli assessori, ma i professionisti incaricati”. 

“Infine, una precisazione - concludono -. La piscina è stata chiusa, com’è avvenuto in tutta Italia, per l’emergenza Covid, nel 2020. Nel momento in cui è stata chiusa è stato deciso di cogliere l’occasione per effettuare una serie di lavori necessari. I lavori sono partiti nel 2021 e sicuramente ci sono stati dei rallentamenti e anche degli intoppi, cose che purtroppo capitano quando si parla di lavori pubblici, come sa bene anche l’attuale amministrazione comunale alle prese con un cantiere fermo da mesi sul cavalcavia di viale Europa. Tutto è perfettibile e migliorabile: crediamo, comunque, che la decisione di non riaprire la struttura sia grave. Forse sarebbe opportuno dire le cose come stanno, senza dover essere sempre incalzati dall’opposizione: si eviterebbero fughe di notizie e assenza di chiarezza nei confronti dei cittadini”.

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