AGGRESSIONI AL PERSONALE SANITARIO: SITUAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO DI LUCCA

SIMEU AGGRESSIONI AL PERSONALE SANITARIO: SITUAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO DI LUCCA Topic: ORGANIZZAZIONE ETICA E MEDICINA LEGALE Autore: MANGHETTI MARTA Affiliazione: AZIENDA USL 2 LUCCA, OSPEDALE SAN LUCA - MEDICINA E CHIRURGIA D'ACCETTAZIONE E D'URGENZA, LUCCA, ITALIA Co-autori: Marta Manghetti (1) AUTORE PRESENTANTE: >35 anni OBIETTIVI (indicare lo scopo dello studio o l´ipotesi che viene testata) In seguito alla segnalazione di aggressioni al personale verificatisi nel nostro reparto, abbiamo avviato un percorso per quantificare e monitorare il fenomeno con l’obiettivo di individuare le criticità da affrontare. METODI (descrivere della metodologia usata) A questo scopo abbiamo elaborato un questionario per i nostri operatori, da compilare a seguito di aggressione. Il questionario è suddiviso in aree che forniscono informazioni sull’evento: quando e dove, chi, presunta motivazione, tipologia dell’aggressione, modalità di risoluzione. RISULTATI (presentare nel modo più chiaro possibile i risultati dello studio e, se appropriato, la significatività statistica) In tredici mesi abbiamo raccolto 59 questionari compilati dagli operatori interessati. Il 46% degli eventi si è verificato nella fascia oraria tra le 20 e le 24. Il 29% si è verificato nel week-end. Nel 35% dei casi il codice colore attribuito al paziente era verde. Nel 46% dei casi l’aggressione è avvenuta nella sala di attesa. L’aggressore nel 49% di casi era lo stesso paziente, nel 49% un accompagnatore e nel 61% dei casi era di sesso maschile. L’operatore aggredito nel 58% dei casi era un Oss, nel 32% un Infermiere, nel 10% un Medico e nel 73% dei casi era di sesso femminile. In tutti i casi si è verificata aggressione verbale, nel 30% è arrivata la minaccia e nel 24% è degenerata con aggressione fisica. L’evento si è risolto nel 51% dei casi senza intervento di terzi, nel 29% con l’intervento di un altro operatore, nel 19% con l’intervento delle Forze dell’Ordine. Le motivazioni dichiarate o presunte, sono tempi di attesa (31%), coinvolgimento di persone agitate o sotto l’azione di sostanze d’abuso (27%), distacco dell’accompagnatore/i dal paziente (19%). Nell’8% dei casi altri utenti che hanno assistito all’evento hanno lasciato spontaneamente le proprie generalità come testimoni del fatto, vissuto anche da loro come grave e inaccettabile. CONCLUSIONI (discutere brevemente i dati e la significatività dei risultati) Questi dati, portati anche all’attenzione del Gruppo di Lavoro aziendale, ci hanno permesso di proporre e realizzare alcuni miglioramenti: procedura dedicata, sportello di consulenza psicologica e legale per l’operatore coinvolto, estensione del questionario a tutta l’Azienda, predisposizione di cartelloni informativi per diffondere una politica di tolleranza zero verso questo fenomeno. In Pronto Soccorso sono state richieste telecamere di videosorveglianza a circuito chiuso e l’allarme silenzioso. Infine è stato organizzato un corso di formazione riguardante il riconoscimento e la gestione delle aggressioni per tutto il personale aziendale.? Simeu. It
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