Ma come è la storia della Discoteca Comunale?

Nemmeno nell’ Unione Sovietica di staliniana memoria lo stato si metteva nell’ industria del divertimento. Sarò maligno ma vuoi vedere che più che la Discoteca qualcuno è interessato alle “misure ponte” di cui hanno parlato in Consiglio Comunale? Mi spiego meglio. Il nostro Sindaco, che non pare essere molto interessato al fatto che a Lucca si respirano più veleni che in tutte le altre città Toscane, che ignora il fatto che le Mura cadono a pezzi ecc. ecc si dedica al problema della discoteca perché i suoi figli fra circa 20 anni vorranno divertirsi e quindi è bene che lo facciano vicino a casa. Ma che Sindaco previdente che abbiamo a Lucca! Sono sicuro che tutte le altre città del mondo ce lo invidiano! Certo una persona che si è presentato alle elezioni come esperto di finanza a Londra, come proprietario di aziende agricole in Argentina e poi presenta una dichiarazione dei redditi da 30.000 euro (roba da pensionati) qualcosa di buono da dire ce l’ ha sicuramente. L’ idea che una Pubblica Amministrazione possa impelagarsi in una discoteca non sta né in cielo né in terra e quindi questo argomento finirà in una bolla di sapone. Quello che invece potrebbe accadere è la realizzazione delle “misure ponte” da attuarsi nel frattempo. Cosa si intende? In attesa di fare una discoteca (che peraltro non vanno più di moda) si utilizza la Cavallerizza o la Casa del Boia? Non sarà mica che tutti questi discorsi servono per concedere la Cavallerizza e la Casa del Boia ai soliti noti per farci una attività di disco pub? Se così fosse che si fa? Si và tutti davanti alla Soprintendenza con le pentole come fanno in Sud America? Eh si perchè mi pare che ultimamente l’ obiettivo che Lucca si pone è quello di diventare una Favela.
Questo post ha 2 commenti
Estratto da www.lavocedilucca.it/post/5517/ma-come-----la-storia-della-discoteca-comunale-.php