Dal segretario della Lega solo strumentalizzazione e disinformazione: giù le mani dal Movimento Federalista Europeo!


“Siamo sconcertati dalle accuse rivolte da Paolinelli. Il Movimento Federalista Europeo (MFE) è un movimento politico apartitico – afferma Matteo Gori, Segretario Generale della Gioventù Federalista Europea (GFE) la parte giovanile del MFE - che dalla fine della seconda guerra mondiale lotta in modo indipendente per un’Europa libera e unita. Questo significa che dialoghiamo da sempre con tutte le forze politiche, a livello locale, regionale e nazionale, a patto che si riconoscano nei valori dell’antifascismo, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani”. Il progetto di un’Europa libera e unita nasce infatti a Ventotene, da tre antifascisti reclusi al confino che, pur esprimendo convinzioni politiche tra loro differenti, scrissero insieme il Manifesto di Ventotene da cui è nato poi il progetto europeo.

L’inziativa delle “panchine europee in ogni città”, portata avanti dai volontari della GFE in tante città italiane, è un simbolo che ci deve ricordare come l’Unione europea sia di tutti e cosa voglia dire essere cittadini e cittadine europee. Al contrario delle parole espresse dal rappresentante della Lega, le uniche dichiarazioni divisive provengono da quelle forze che negano questi valori, nascondendosi dietro a pretese sovraniste e nazionalistiche che comportano come unica conseguenza l’impossibilità di far fronte ai problemi più sentiti dai cittadini, rispetto ai quali quelle stesse forze finiscono sempre per incolpare gli altri, le minoranze, i più deboli.

“Le accuse che vengono rivolte ai giovani federalisti che hanno realizzato la panchina insieme ad amministrazione e cittadinanza”, continua, “sono solamente strumentali, volte a demoralizzare volontari che si impegnano sul proprio territorio per una cittadinanza attiva”.

Lanciano un appello Sara Bertolli e Edoardo Pecene, rispettivamente Segretaria regionale toscana e segretario lucchese della GFE: “Ci appelliamo a tutte le associazioni e i corpi intermedi che si riconoscono nei valori dell’antifascismo: facciamo rete insieme! Fare attivismo nelle nostre zone sta diventando sempre più complicato, a causa del clima repressivo creato dalle continue accuse strumentali alle attività che la società civile porta avanti .

Questo non deve succedere in un paese democratico, la cui Costituzione si fonda sui valori della Resistenza. I valori europei sono i valori della Resistenza e non quelli di chi la nega”.

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