IL RISCHIO ALLAGAMENTI A S.CONCORDIO


Come è noto il sistema colatorio e la falda a Lucca scorrono in direzione nord-sud, ed in questa direzione scorrono anche i maggiori canali derivati dal Condotto Pubblico che attraversano S.Concordio, come il Piscilla, il Formica e il Benassai-Penitese, che portano l’acqua del Serchio, prelevata sopra Ponte a Moriano, verso la depressione dell’Ozzeri.


 La parte a sud delle Mura, come S.Concordio, si trova a 13-14 metri sul livello mare, mentre quella a nord, come il Giannotti, si trova a 19 m. s.l.m., ed è ovvio che, se i canali tombati (Benassai-Penitese, Formica, ecc) straripano, tutta la parte sud della città, dalle Mura fino all’Ozzeri, è la prima a finire sott’acqua.


 La fragile situazione di S.Concordio è stata aggravata negli anni con l'eccessiva cementificazione, la tombatura di tutti i fossi e, da ultimo, con la costruzione della Galleria Coperta e suoi annessi, che ha comportato 6.000 mq in più di impermeabilizzazione del terreno e di consumo di suolo. A sud del campo di calcio, di fronte via Savonarola, è stato fatto un notevole riempimento ed innalzamento del piano di campagna, quando è noto che la zona bassa dei “Chiariti” rappresentava una naturale cassa di espansione che proteggeva S.Concordio dagli allagamenti. Inoltre è stato interrato il laghetto (o rain-garden) che contribuiva al drenaggio delle piogge e l’intero progetto della Galleria Coperta è stato realizzato senza tenere conto delle Linee guida del Ministero dell’Ambiente sulla progettazione del verde pubblico, che raccomandano soluzioni che consentano l’infiltrazione dell’acqua nel terreno.


Ha avuto un impatto negativo anche l’accanimento a realizzare il piano interrato della Piazza Coperta, costruito sopra una falda acquifera in pressione, con grandi gettate di cemento a “fare peso” perché la struttura non si sollevasse per la sottospinta della falda, e con costose esagerate soluzioni ingegneristiche (ma perché insistere a realizzare un parcheggio interrato proprio sopra una falda acquifera in pressione, dove scorre un canale e dove non a caso c’era un porto?). Infine, si teme non abbia giovato l’inutile demolizione di un tratto del canale Penitese, che da “tombato” è diventato “inscatolato”.


  Per questo chiediamo la revisione completa, l’abbandono e la demolizione programmata delle nuove costruzioni fatte con i Quartieri Social. Chiediamo che a sud del campo di calcio non sia realizzato il superfluo parcheggio a servizio della Galleria coperta, come è stato proposto, ma sia ripristinato lo stato dei luoghi e l’area venga interamente alberata, creando una fascia verde anche a protezione dall’inquinamento dell’autostrada.


Chiediamo inoltre che la sistemazione delle resedi e dell’area esterna dei progetti Piazza coperta e Pinqua sia completamente rivista, tenendo conto della presenza del canale e delle molte strutture archeologiche portate alla luce, e soprattutto che sia concordata e condivisa con i cittadini. Infine, che siano valutate le Osservazioni che abbiamo presentato al Piano Operativo, tutte rivolte a contenere il consumo di suolo.




Comitato Per S.Concordio


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