Parcheggi interrati e alluvioni

Ho sentito e letto molti interventi di esperti dei vari settori e tutti sono più o meno d'accordo che è in corso una tropicalizzazione del centro italia. Cesena, Forlì e la Romagna in genere ne sono testimoni e pare che questi fenomeni di uragani e alluvioni siano, ormai, più che una ipotesi una certezza. L'unica domanda è dove e quando. 

A questo punto ha ancora senso parlare di parcheggi interrati? I parcheggi che gli esperti Buchignani e Barsanti hanno promesso ai loro amici commercianti della zona fuori e dentro porta Giannotti - e magari anche ai costruttori amici che già si leccavano i baffi -  lo faranno comunque rischiando cause milionarie da parte dei proprietari delle auto distrutte? Attenzione perché noi andiamo avanti con la pia illusione che in caso di alluvione basti rompere l'argine nell'oltre serchio per salvare la città. Sbagliato! Come in Romagna se piove a diluvio l'acqua resta tutta da queste parti perché è stato tutto cementato. Poi visto che il clima sta cambiando proibirei anche ai nuovi condomini di fare garage sotto terra perché poi i danni li dobbiamo pagare noi (italiani) come pagheremo oggi quelli in Romagna). Quindi eviterei i parcheggi pubblici che diventano trappole per topi e costano un sacco di soldi e farei parcheggi prefabbricati fuori terra (ce ne sono anche esteticamente apprezzabili). Questa è la logica che lo direbbe ma per applicare la logica, che non sia quella del portafogli, servono un numero sufficiente di neuroni e su questo lato forse siamo abbastanza carenti. 

ps.: sono sempre stato favorevole ai parcheggi interrati ma i recenti eventi, ed in previsione quelli futuri, mi hanno fatto rivedere la mia precedente opinione


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