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  • 14/02/2024 16:17

Stazzema. DON FIORE MENGUZZO E LE VITTIME DI MULINA

DON FIORE MENGUZZO E LE VITTIME DI MULINA RECLAMANO LA DOVEROSA ATTENZIONE NELL'ANNO DELL'80° ANNIVERSARIO DELLA LORO MORTE.
 
 
 
Stazzema_ Il 9 febbraio scorso il consiglio comunale di Stazzema ha approvato il bilancio di previsione 2024-2026 dell'Istituzione Parco nazionale della Pace (Del. n. 4 del 09.02.2024). consiglieri di minoranza Guidi, Vangelisti e Boccoli si sono astenuti. Consultando il Piano delle attività 2024-2026 trova conferma la volontà di non prevedere nulla di specifico per la valorizzazione della memoria dei Martiri di Mulina, una costante che non desta più nessuno stupore ma è offensiva per la memoria che si afferma di salvaguardare e valorizzare. In quanto al Piano delle attività 2024-2026 voglio effettuare alcune osservazioni  che ritengo pregnanti.
 
1) Dal 2014 è iniziato il deterioramento della memoria degli accadimenti bellici avvenuti a Mulina nel luglio e agosto 1944. Fatti recuperati nel 1991 e riconsegnati alla storia e alla memoria dopo 47 anni di silenzio. Fa rabbia che neppure un euro, a fronte delle diverse centinaia di migliaia di euro che ogni anno sono destinati al funzionamento del Parco nazionale della Pace, alla valorizzazione dell'eccidio di Sant'Anna e a propalare i valori della Resistenza, sia stato destinato a favore del luogo in cui operò la Medaglia d'Oro Don Fiore Menguzzo, figura che aderì alla lotta partigiana il 10 luglio 1944 dopo circa poco più di un mese che era ritornato a svolgere il suo ministero nella parrocchia di San Rocco di Mulina di Stazzema. Infatti, chiamato alle armi, 21 aprile del 1943 in Albania con il grado di Tenente Cappellano. Dopo l'8 settembre 1943 fu internato in Germania e nel maggio del 1944, a seguito di una malattia ma anche per il probabile interessamento dell'Arcivescovo di Pisa Mons. Vettori, rientrò dalla Germania ( presumibilmente nel mese di maggio) presso la sua famiglia residente a Pisa. Dopo il periodo di convalescenza tornerà a svolgere la missione pastorale nell'allora cappellania di San Rocco di Mulina. Si presume che ciò sia avvenuto intorno alla metà di giugno 1944. E certo invece che celebrò la festa della Madonna delle Misericordie del 1944, un festa che in passato si teneva la prima domenica di luglio di ogni anno. La ricorrenza del 1944 cadde nella domenica del 2 luglio. Lo testimonia un bassorilievo in marmo posto sul muro del campanile e l'epigrafe che affida il paese di Mulina alla Madonna delle Misericordie, anche se sul bassorilievo è raffigurata la Madonna della Stella del Beato Angelico, la cui copia del quadro si trova esposto sulla parete absidale del Seminario Arcivescovile di Pisa dove si è formato don Fiore Menguzzo. La festa della Madonna delle Misericordie del 1944 fu caratterizzata anche dalla somministrazione della Prima Comunione ai bambini di Mulina. Nel 2019 una signora di Pontedera mi ha inviato il Santino celebrativo della Prima Comunione del padre e una testimonianza su quanto il padre le ha raccontato sui fatti accaduti a Mulina poco più di un mese dopo. Nessuna rassegnazione su quanto accade. L'ostinazione a non destinare risorse a favore della memoria che si custodisce nella frazione di Mulina deve cessare!
 
 
 
2) Alla luce delle dichiarazioni che in questi ultimi anni ha fatto il presidente della Repubblica Mattarella in merito al crimine contro l'umanità delle foibe, desta sorpresa invece osservare che la Giornata del Ricordo (10 febbraio) non sia segnalata come evento nel Piano delle attività 2024-2026, così come invece avviene per il Giorno della Memoria (27 gennaio).
 
3) Osservo, come punto specifico, che è sparita la proposta che nel settembre 2020 presentò il Comitato scientifico presieduto dal prof. Paolo Pezzino per indire un bando finalizzato alla scelta di uno storico che unitamente al Comitato scientifico si dedicasse a redigere un riscontro ufficiale sul numero e sulla identità delle vittime della strage di Sant'Anna. Questo intento pare richiamato nella sezione 2 del progetto RICOSTRUZIONE VIRTUALE DI SANT’ANNA PROGETTO RICOSTRUZIONE VIRTUALE SANT’ANNA E MUSEO ACCESSIBILE. Si legge: "Nell’ambito del progetto sarà promossa una ricerca sulle vittime della strage ricollocate graficamente nello spazio (Coletti, Piazza della Chiesa…) con approfondimenti su singoli gesti. Una sezione sarà dedicata alla medaglie d’oro e al sacrificio del clero".

Don Fiore aderì alla Resistenza il 10 luglio 1944 e fu ucciso il 12 agosto 1944 per “causa di servizio, così attesta ( aggiunta a penna) un documento firmato il 6 giugno 1945 dal comandante partigiano Lorenzo Bandelloni: “detta morte va ritenuta avvenuta in servizio e per causa di servizio”.
 
Giusepppe Vezzoni
 

Gruppo Labaro Martiri di Mulina di Stazzema, addì 14.2.2024 

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