Agriturismi, a giugno e luglio in Toscana calo di prenotazioni in media del 25%
Dal
Chianti alla Versilia fino alla Maremma, i dati di Confagricoltura Toscana e
Agriturist regionale: “Aumentano i soggiorni brevi e le prenotazioni di coppie.
Positivi i dati sul turismo esperienziale”
“In diverse zone della Toscana la stagione turistica degli
agriturismi sta soffrendo un calo di prenotazioni per giugno e luglio in media
del 25%. Ad agosto la situazione sembra leggermente in ripresa”.
A
dirlo è Daniela Maccaferri, presidente di Agriturist Toscana, sezione di
Confagricoltura Toscana che si occupa di turismo rurale, facendo il quadro
delle prenotazioni per i mesi estivi del turismo in Toscana.
“La
caratteristica di quest’anno nei nostri agriturismi è l’aumento dei soggiorni
brevi a discapito dei lunghi periodi di permanenza, tipici del mercato estero –
dice Maccaferri – mentre la clientela italiana continua a preferire
prenotazioni last-minute che rendono impossibile fare previsioni. La
situazione comunque è differente da zona a zona. Consultando le varie imprese affiliate Agriturist abbiamo cercato di fare una
mappa delle prenotazioni negli agriturismi in Toscana”.
“Nell’area
della Maremma la stagione nel suo complesso si attesta ad un -30%, le famiglie
sono praticamente scomparse e le prenotazioni sono spesso di coppie che
compiono soggiorni brevi fino a un massimo di 4 giorni” spiega Maccaferri.
“Stessa
cosa accade nell’area senese – prosegue la presidente - dove per agosto si
registra un’impercettibile ripresa, con una folta presenza di turisti
americani. Mancano invece i turisti inglesi, che sono soliti frequentare la
zona, forse a causa delle regole stringenti per uscire dal paese legate alla
Brexit”.
“Nelle
zone costiere come Livorno e l’Argentario, le imprese affiliate Agriturist
dichiarano di avere l’impressione che la stagione vera e propria non sia ancora
iniziata – continua la presidente di Agriturist Toscana –. Spesso i viaggiatori sono famiglie e clienti
abituali, ma si conferma la tendenza dei soggiorni brevi. Inoltre è da notare
l’assenza di turisti tedeschi, che ogni anno frequentano la zona”.
“In
Versilia e nella zona delle campagne lucchesi invece il dato è in
controtendenza, le strutture registrano un aumento intorno al 10-15% sui
pernottamenti – prosegue Maccaferri – La tipologia di cliente si divide fra i
diversi periodi dell’anno, in estate sono soprattutto famiglie. Il turista in
queste zone spesso arriva dalla Germania e dal nord Europa, e possiamo notare
anche qua una forte ripresa del turismo americano. Il turismo in queste zone è
spesso legato alle degustazioni di olio e di vino nelle aziende di produzione,
che soprattutto quest’anno sembrano avere un vero e proprio boom di
prenotazioni”.
“Infine
anche nella zona del Chianti e nel Chianti classico le prenotazioni sembrano
seguire un andamento piuttosto positivo – conclude la presidente di Agriturist Toscana – Questo perché
nelle strutture esistono molti clienti abituali che garantiscono una base di
prenotazioni di anno in anno, per quanto riguarda le richieste ex novo invece i
dati non sono molto incoraggianti. Numeri interessanti arrivano dal settore
delle “experience” che però non garantiscono il pernottamento”.