Mercato del Carmine e stazione rifiuti bloccata!
Come dovrebbero fare i cit ...
L’emergenza delle figure sanitarie, soprattutto di infermieri, che sta interessando tutte le strutture e i servizi sanitari e socio-sanitari, in particolare RSA e servizi di cure intermedie, stando alle comunicazioni numerose e preoccupate che ci pervengono dalle cooperative sociali appaltatrici di servizi pubblici, sta mettendo a repentaglio la tenuta dei Servizi e del sistema socio sanitario territoriale, affidato al privato .
Le Organizzazioni Sindacali , unitamente alle stesse Organizzazioni di rappresentanza (tutte) del settore, hanno segnalato da tempo questa situazione, che è divenuta insostenibile a causa dell’epidemia da COVID-19 e a seguito dei concorsi pubblici banditi in Toscana da ESTAR , che hanno determinato il trasferimento in massa di queste figure dalle strutture gestite dalla cooperazione sociale, da privati e dalle organizzazioni del terzo settore, verso presidi ospedalieri e Aziende USL, per far fronte alla penuria di personale, con l’esito che gli infermieri - a saldo invariato - sono trasmigrati dal privato al pubblico sguarnendo le strutture affidate ai privati che con ogni probabilità non riescono più a rispettare nemmeno i requisiti organizzativi previsti dall’accreditamento.
Più volte le scriventi organizzazioni hanno fatto presente al quadro istituzionale la necessità di intervenire con le Università Toscane per adeguare la programmazione dei posti del corso di laurea all’effettivo fabbisogno dell’intero sistema, considerando non solo il bisogno occupazionale delle Aziende Sanitarie Locali, ma anche quello delle strutture convenzionate. Purtroppo, la mancata considerazione anche di questo fabbisogno ha scaricato unicamente sui gestori dei servizi , il problema della reperibilità sul mercato del lavoro degli infermieri che, con l’emergenza pandemica, è divenuto assolutamente impossibile.
Abbiamo formulato in tutto questo tempo tante proposte per risolvere quest’emergenza che, a nostro parere, sarebbe stato necessario affrontare e discutere in un tavolo di lavoro ad hoc, che però non è mai stato convocato. Ora la condizione in provincia di Lucca è diventata esplosiva e irreversibile con gli operatori chiamati con regolarità a turni di lavoro e orari insostenibili come le stesse cooperative sostanzialmente riconoscono.
La situazione qui rappresentata, e il profilarsi del rischio contestuale di un’emergenza in ambito sanitario, richiede scelte rapide ed un’operatività immediata e, pertanto, chiediamo che codesta spett.le Prefettura convochi un incontro urgente - con la presenza della ASL territorialmente competente - per definire modalità condivise tra le parti in risposta alle criticità esposte.
Ci troviamo, al momento, di fronte alla necessità di realizzare uno sforzo straordinario nell’adozione di misure tampone e, confidando in una pronta e compiuta adesione alla presente richiesta, cogliamo l’occasione per porgere i più cordiali saluti.
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