Progetto Polis, via ai lavori a San Romano. Mariani: “Migliorano i servizi offerti alla comunità”
Il Sindaco di San Romano ...
La
Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana Raffaella Mariani, Sindaco
del Comune di San Romano in Garfagnana, ha partecipato all’evento
presso Palazzo Borromeo a Roma per parlare del progetto territoriale
dell’Anno delle Radici e delle iniziative di valorizzazione dei
cammini storico-religiosi in occasione dell’Anno Santo
GARFAGNANA – Una giornata che ha dato modo
di riflettere sul rapporto con le comunità all’estero e sul
turismo di ritorno, nel contesto di un anno importante per i
pellegrini religiosi.
La Presidente dell’Unione
Comuni Garfagnana Raffaella Mariani, Sindaco del Comune di
San Romano in Garfagnana, è intervenuta all’incontro
“Giubileo 2025 e Turismo delle Radici. Sinergie ed opportunità
per la riscoperta e la valorizzazione dei territori”
organizzato dall’Ambasciata d’Italia in Santa Sede presso
Palazzo Borromeo a Roma.
I lavori sono stati
introdotti dall’Ambasciatore presso la Santa Sede Francesco Di
Nitto ed hanno visto la partecipazione del Sottosegretario del
Dicastero per l’evangelizzazione Mons. Graziano Borgonovo e
dell’Ambasciatore Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli
italiani all’estero.
La Presidente è intervenuta, nello
specifico, per riportare l’esperienza della Garfagnana nell’Anno
delle Radici italiane nel mondo 2024 e le iniziative di
valorizzazione portare avanti sui cammini storici e religiosi
del territorio in occasione dell’Anno Santo.
Mariani
ha esordito facendo una breve panoramica della Garfagnana,
definendola un’”area cerniera” tra l’Emilia Romagna e la
Liguria, compresa tra le catene delle Alpi Apuane e
dell’Appennino Tosco-Emiliano. Supportata dalle immagini
promozionali proiettate per l’occasione, la Presidente ha poi
sottolineato la grande storia di emigrazione di questa terra
che conserva un rapporto molto forte con i cittadini emigrati
all’estero, i quali ritornano spesso nei loro luoghi di origine.
L’incontro di Roma arriva a conclusione del progetto
territoriale “Garfagnana Radici, Identità e Memoria” che
ha visto, quest’estate, cinque Comuni del territorio fare rete con
il coordinamento dell’Unione Comuni Garfagnana. Un progetto nato
proprio da un bando del Ministero degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale (MAECI) che, per il 2024, ha promosso
il progetto “Turismo delle Radici” per rafforzare il
legame tra l’Italia e le comunità italiane all’estero e
permettere agli italo-discendenti nel mondo di ricostruire la
propria storia familiare e approfondire la conoscenza della
propria cultura d’origine. Il progetto ha contribuito a
creare una rete di Enti da certificare come “Comuni delle radici
italiane” all’interno del programma di promozione del turismo
delle radici Italea, lanciato dallo stesso Ministero
all’interno del progetto PNRR e finanziato da
NextGenerationEU.
“Mi auguro che questo progetto
– ha dichiarato la Presidente dell’Unione Comuni Garfagnana
Raffaella Mariani – possa avere una continuità perché,
oltre ad avvicinarci ai nostri emigrati e alle nuove generazioni che
vivono all’estero, contribuisce a costruire e sviluppare
collaborazioni con il mondo scientifico ed accademico e prosegue un
percorso lungimirante già avviato sul territorio grazie ad
esperienze come quella del progetto del Parco Nazionale Appennino
Tosco-Emiliano “ParcoAppennino nel mondo” del 2009, gestito
dall’Unione Comuni Garfagnana, e della Banca dell’Identità e
della Memoria della Garfagnana con la quale l’Ente si occupa, dal
2004, di approfondire il fenomeno, complesso, dell’emigrazione
garfagnina”.
L’intervento della Presidente Mariani si
è quindi concentrato sugli itinerari di fede nell’anno
giubilare vedendo in essi un’ulteriore motivo di richiamo per i
viaggiatori delle radici: da una parte la Via Matildica del
Volto Santo, che unisce la città di Mantova con quella di
Lucca alla scoperta dei territori di Matilde di Canossa,
e che rientra nei sette percorsi giubilari; dall’altra la Via
del Volto Santo, che si incrocia con la Via Matildica e che
rappresenta una variante della Via Francigena percorsa, sin dal Medio
Evo, da commercianti e religiosi.
A tal proposito, la
Presidente ha ricordato la grande ricchezza di bellezze naturali
e di beni culturali della Garfagnana - ospitali, santuari,
antiche chiese – che rappresentano un rilevante elemento di
attrazione.
“Questo circuito sta diventando molto
importante – ha concluso Mariani –. Con l’Arcivescovo di
Lucca e con i giovani delle nostre comunità stiamo organizzando
momenti di accoglienza, potendo contare su un associazionismo, laico
e religioso, molto forte che mette a disposizione, soprattutto nei
mesi estivi, risorse umane e competenze preziose. Notiamo una
ricerca del turismo lento, della sostenibilità e anche
dell’accessibilità sui nostri percorsi. Il Giubileo ha fatto
nascere nelle comunità locali la voglia di tracciare itinerari
spirituali alternativi per meditare e camminare a contatto con la
natura. Si tratta ora di aiutare loro, creando le giuste condizioni
per promuovere ancora meglio queste iniziative”.
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