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L’Assemblea Sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori del Polo Fermi-Giorgi lancia un appello urgente al Presidente della Provincia e all’intera comunità scolastica, per denunciare una situazione ormai divenuta insostenibile, che mette seriamente a rischio il presente e il futuro dell’Istituto Professionale G. Giorgi.
Negli ultimi anni, nonostante l’Istruzione Professionale rappresenti una risposta concreta ai bisogni occupazionali e produttivi del territorio, una serie di scelte politiche e istituzionali, insieme a gravi disattenzioni, hanno progressivamente compromesso la sua funzione educativa e sociale, minacciando di cancellare la storia centenaria di formazione e inclusione del nostro istituto.
Le cause del declino:
• Laboratori chiusi e non funzionanti per mancanza di investimenti: strumenti didattici fondamentali per la formazione tecnico-pratica restano inaccessibili da anni, impedendo a studenti e docenti di svolgere esperienze indispensabili per un apprendimento completo e qualificato;
• Sedi temporanee inadeguate: lo spostamento nella sede di Saltocchio, scelta logistica discutibile, ha ulteriormente penalizzato gli studenti, soprattutto quelli residenti in aree periferiche o privi di mezzi propri. Gli spazi sono in parte fatiscenti, manca una palestra e i collegamenti pubblici risultano insufficienti;
• Progressiva marginalizzazione dell’indirizzo professionale: mentre al nostro istituto vengono imposti ridimensionamenti, si continua a investire nella creazione di nuovi e moderni spazi per ulteriori licei, senza una reale valutazione dei bisogni sociali e produttivi del territorio;
• Scelte progettuali discutibili: il progetto Future Learning Lab, in collaborazione con INDIRE - presso la sede di via Santa Chiara - ideato con una dichiarata finalità di recupero della dispersione scolastica, viene al contrario destinato al nuovo liceo quadriennale e ad un’ulteriore sperimentazione liceale. Tutto questo a costo di un drastico ridimensionamento degli spazi dedicati al Professionale, privandolo di laboratori, di un intero piano e con la minaccia di un trasferimento ad una nuova sede di cui, nonostante le numerose richieste, non si sa niente.
Le conseguenze: dispersione in aumento, posti di lavoro a rischio, territorio impoverito
Questa situazione sta già producendo effetti gravi e prevedibili:
• Il calo delle iscrizioni non è un fenomeno casuale, ma la conseguenza diretta di scelte miopi e della mancanza di un progetto strategico;
• Cresce la dispersione scolastica, colpendo in particolare gli studenti più fragili;
• Si indebolisce il rapporto tra scuola e imprese, proprio in un momento storico in cui settori come cartotecnica, meccanica, nautica, manutenzione e impiantistica registrano una crescente richiesta di personale qualificato;
• Le aziende locali, già in difficoltà nel reperire personale, rischiano di dover ridurre o cessare l’attività per l’impossibilità di sostituire i lavoratori in uscita;
• Si rischia la perdita di posti di lavoro tra docenti e personale ATA, senza possibilità di ricollocazione nelle altre scuole del territorio.
L’Assemblea Sindacale del Polo Fermi-Giorgi chiede con urgenza:
• Un incontro chiarificatore con il Presidente della Provincia Marcello Pierucci per affrontare con serietà le criticità della sede e rilanciare l’offerta formativa dell’Istituto Professionale.
• La riattivazione immediata e completa dei laboratori, garantendo sicurezza, manutenzione e continuità nel loro utilizzo.
• Investimenti in orientamento e promozione dei percorsi professionali, per contrastare stereotipi e disinformazione che penalizzano l’Istruzione Professionale.
• Il pieno coinvolgimento dell’Istituto nei progetti di riqualificazione urbana e scolastica, a partire dal progetto Santa Chiara, affinché non si ripetano scelte escludenti o sbilanciate.
Le lavoratrici e i lavoratori dell’Istituto Professionale chiedono risposte chiare e tempestive. Difendere questa scuola significa difendere il futuro del lavoro, dell’equità sociale e della formazione accessibile a tutti, anche ai più fragili.
Lucca violentata. La Camera di Commercio, distrutta e portata a Pisa, ha venduto l'immobile del Giorgi (quello della fotografia). Le pecorone lucchesi tutte zitte!! Il Giorgi è finito in sedi inadeguate. Ora la Camera di Commercio di Pisa sta per vendere anche la sede di Corte Campana. Le pecore??? Zitte come al solito. Avanti così! Spediti verso il NULLA!
anonimo - 24/04/2025 00:46Con Augusto ho condiviso q ...
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